domenica 22 marzo 2015

Dalla Pagina Facebook di Andrea Cerioli

ISTRUZIONI per l'USO:
Come sempre, ho cancellato i nick, anche se non sono tenuta a farlo. Ho usato i COLORI per individuare le intellettuali di turno. Non ho riportato nessun esempio degli insulti, offese, parolacce, ecc. Andate sulla fiducia.
Mi ha ricordato i cari tempi andati. Da "L'invidia è una brutta bestia", a "Fatti una vita", "Fatti una sco*ata"....  Il mio grande snobismo perché mi rifiuto di scrivere "ho stata", segno indiscusso di umiltà e di democrazia.
Piccolo dettaglio: io ero nella pagina dov'era ovvio e logico che fossi, apprezzando la coppia. Poi, ovviamente, scatta l'ipotesi Complotto.



Stamp n.2. Il Complotto arriva al Delirio (non che, prima, i commenti fossero da meno): io sarei la stessa Valentina o Giada (Detta "Dada"), sorella di Andrea.




Stamp n.3: Interviene un "amico di famiglia". Intervengono tutti tranne le Admin (che sarebbe cosa buona e giusta. Ma quando mai? Altro déjà vu).




Stamp n.4 e n.5: Dopo aver esaurito il solito repertorio, dopo aver delirato sull'ipotesi complottistica, si buttano sull'appiglio etnico-razzista (Lacrime Napulitane) A me! Ciliegina: All'epoca, ci fu chi avanzò l'ipotesi che io fossi pagata dal facoltoso daddy di Margherita per difenderla. Continuo a credere che su certo web circoli un neurone solo e che se lo passino, come le Parche.






Naturalmente, gli stamp sono presi da: https://www.facebook.com/AndreaCerioli.it

Andrea Cerioli, Valentina Rapisarda e il FUNaticato Truzzo e Disperato (Déjà vu!)

Chi ha letto i post precedenti sa che mi sono interessata poco e niente al trono classico; in particolare, Andrea Cerioli era Andrea Ciccioformaggio, e la “favorita” di turno (la favorita di Marì, della red, e delle ricostruttrici di unghie e intrecciatrici di eXtenSCIONZ di un certo web) era una tal Sharon, tipico nome campano - indice degli atavici gusti truzzi - un'Alice paffuta con un carillon incorporato (“Tu nun hai capit gnent'emè!”), innamorata persa dopo un'esterna (30 min), fidanzata rabbiosa, ululante e piangente (mai viste eXtenSCIONZ così inzuppate) dopo due esterne (60 min), cordone ombelicale con il “suo” FUNaticato, occupata e preoccupata del personaggino-ino che andava costruendo.
Ho abbandonato. Sono tornata verso la fine – anzi – proprio alla fine – e ho recuperato qualcosa - per una corteggiatrice, scesa nel frattempo, Valentina: tosta, fragile, testarda, totalmente disinteressata a Marì, al pubblico, al web, all'”immagine”. Non ha mai cercato di impietosire e/o di risultare simpatica manco al pubblico in studio. Andrea non si è dimostrato sveglissimo e non ha colto. Certo, gli piaceva, ma...
Decide di non scegliere nessuna delle due (anche se Marì ha precisato che da un mese e mezzo la scelta sarebbe stata Valentina). Se ne va. (Cercate i miei post per i dettagli, odio già fare i riassunti).
Il giorno dopo, Valentina è a Bologna, non accettando di essere spenta come una telecamera, lei e il “noi” in cui credeva, mentre Sciaronnècosa organizzava raduni di FUNZ a pagamento e servizi fotografici da museo degli orrori truzzi. E si è consolata in pochi giorni con un ragazzo che le fa da pendant (giudizio estetico).
In due mesi dal blitz di Bologna, si moltiplicano gli insulti - i più volgari, triviali e scompensati nonché sgrammaticati - nella pagina del Cerioli, contro di lui, ma, soprattutto, contro Valentina, che, è ormai la sua fidanzata (convivono da subito!). Chi mi conosce lo sa, non sono mai andata a commentare nella FUNpage di nessuno, mai. Eccezione! Sono entrata da Andrea e ho difeso Andrea&Valentina. A modo mio. Usando il mio fedele neurone, cercando un filo logico, usando ironia, sarcasmo... mai offese ed insulti personali, mai termini da depennare, mai. Il resto è un déjà vu. Ed è preoccupante. Un esempio nel post successivo.


Mab 



sabato 21 marzo 2015

(Il Punto) Margherita: e alla Fine, Loft Fu! (Bisogna Prendere la Rincorsa Prima di Spiccare il Salto)



20 Giugno 2011

Lo so, "pare brutto" fare i conti della serva quando parliamo di sentimenti (?), ma, non essendo la diretta/o interessata/o, posso permettermelo. Anzi, devo farlo, se voglio capirci qualcosa di più. 
So che mi scontrerò con la solita ottusità congenita di chi è incapace di valutare le persone in base a fatti e comportamenti, ma si crogiola in un'adorazione acritica o in un odio pregiudiziale. Chissssene...
Ciò premesso: ho già detto che essere Dentro la Casa e vivere il Fuori, per me, hanno costituito e costituiscono un preciso spartiacque. Perché, spesso, dentro ci si è venduti in un modo, e fuori si vede altro. Così, parto... dal punto di arrivo. Oggi come oggi, in base alle stesse parole degli interessati, chi si è comportato in maniera coerente rispetto ai valori strombazzati in Casa, o in modo piacevolmente incoerente rispetto ai disvalori? Se ho cambiato idea rispetto alla Coppia e rispetto ai due singoli personaggi, vuol dire che ho visto cose diverse.

Cosa voleva Andrea, entrando nel Gioco, e cosa sta ottenendo?
Voleva tornare a vivere in Italia, per essere più vicino alla sua famiglia (e alla ex, la Sàndala dell'Est in comodato d'uso). Bene. Da Hong Kong si è avvicinato parecchio, direi. Ma non gli basta. Vuol vivere proprio a Roma. Ma non gli basta. Vorrebbe trovar casa nel quartiere in cui è cresciuto. E poi, quale romantico argomento da usare: a Roma c'è l'agente...Vogliamo vivere lontano dall'agente? Prima, doveva spipparsi dodici ore di aereo per rivedere la famiglia, adesso gli pare troppo vivere ad un'ora di aereo dall'agente...Naturalmente, la Donna di Locarno ha detto sì. A tutto.

Cosa aveva Margherita prima di entrare nel Gioco e cosa sta ottenendo?
Dalla sua scheda ufficiale, prima ancòra che dalle sue dichiarazioni all'interno della Casa, sappiamo che viveva a Locarno, città che ama, con amici che ama, facendo un lavoro che ama. E te credo! Non ti alzi alle quattro e mezza del mattino per un lavoro che non ami, a meno che tu non sia costretto, revolver alla tempia, a scendere in miniera. Ha un appartamento che "adora". E Locarno "triangola" Varese, la città dove abita la famiglia, e Milano, la città dove, forse le piacerebbe vivere, e dove, forse, ci sono occasioni per tentare lavori migliori. Bene. Va a vivere a Roma. Il generoso ed altruista Cocco ha fatto i capriccetti. Niente più radio, addio all'appartamento "adorato" (il Nipponico non trova il tempo per farle un regalo, ma si è prodigato nel darle una mano per il trasloco), molto più lontana dalla famiglia,  dagli amici storici, che, al contrario, Cocco ritrova. 'Azzzzzz. Però c'è l'agente. Scelto da Cocco. E poi c'è Cinecittà. Che interessa a Cocco.
L'agente.
Specializzato in "cinema e serate". Ciò che meno interessa a Margherita. Invece, di massimo interesse per Cocco: il cinema è il suo sogno di gloria, le serate sono i piccioli.
Ora, non mi aspetto la solita lauta mancia da daddy Zanatta, come alcune utenti in preda al delirium tremens insinuano, per aver messo in fila un po' di fatti incontrovertibili, anzi, gli do un bel consiglio gratis.  Come i genitori di Andrea, quelli di Margherita mi sembrano ottime persone, e non ho dubbi che, al di là dell'adorazione per Ko-Ko-san ( reazione irrazionale allo spavento-Nando), questi due conticini li hanno fatti anche loro. Non sarebbero genitori attenti, se non li avessero fatti. Ma la figlia ha ventinove anni, è innamorata, è felice ( per ora),  loro sono persone discrete e non vorranno interferire, "mettersi in mezzo". Ok. Ma io quel loft a Milano lo prenderei. Per i giorni di pioggia. Per i giorni bui.
Un pensierino, un regalino per la bimba di daddy, che, quando e se Cocco si rivelerà in tutto il suo splendore, o anche solo se la storia dovesse finire di comune accordo come tante altre storie, le avrà consentito di non perdere completamente il contatto con il suo mondo di affetti e di ambizioni accantonate, il triangolo Locarno-Varese-Milano.



20 Febbraio 2013


Morale della favola: pare che adesso quel nido milanese Margherita ce l'abbia. Ma vogliamo mettere?
Immagino con che animo festoso lo avrà messo su. Delusa, vivendo ogni passo come la ripresa da una sconfitta particolarmente cruenta. E' un rifugio, un riparo, un ripiego. Nella migliore della ipotesi, un "ricominciamo da qui". Allora, sarebbe stato un volersi bene, pur amando senza riserve, avrebbe significato dare alle proprie aspettative ed esigenze lo stesso valore che supinamente assegnava all'egoismo (perché tale era ed è sempre stato) di Colui. Non nego che Margherita mi abbia deluso sotto tanti aspetti: l'infantilismo coccolato e coccoloso, la poca stima di sé, lo scarso rispetto di sé. Ma le riconosco sempre generosità e buona fede nel viversi la sua storia. Nel bene e nel male.

Mab



giovedì 19 marzo 2015

Isola dei Famosi: Gli Strani Consensi e gli Strani Dissensi

L'Isola era l'unico reality che ho seguito con continuità, ovviamente, non sempre e comunque: voglio dire, non è che si perda il filo se si guarda a pizzichi e a mozzichi. Trovavo le puntate lunghe e noiose, ma mi piacevano le strisce quotidiane, la parte migliore. Colloco la Ventura un gradino sopra Vanna Marchi quanto ad eleganza, e un gradino sotto quanto a caratteristiche da imbonitrice mediatica, ma è innegabile che l'Isola le sia stata cucita addosso – o è stata la Ventura stessa così abile da renderla cosa “sua”. Quando ho saputo del passaggio a Mediaset (per gli amici Papiset), ho osservato un minuto di silenzio: come un re Mida al contrario, Papiset trasforma in meNTa tutto ciò che tocca. Infatti... 
La conduzione della Marcuzzi, poi, è stata la pietra tombale.
Porella, a meno che non sia una diabolica stratega, si gioca apertamente, da 85 anni, il ruolo della ragazzina sfrangettata, capitata lì per caso, troppo giovane per capire le cose dei “grandi”, troppo ingenua per afferrare i doppi sensi. Sull'orlo della menopausa, capite bene che non funzionano più né la frangia e le lentiggini alla Pippi Calzelunghe né l'ingenuità e l'imbarazzo, che sembrano più i primi segni di un'incombente senilità precoce.





Signorini e Mara Venier : una bella gara di signorilità e sottile ironia. Invece di sostenere la starnazzante quanto spaesata conduttrice, si limitano ad escluderla dal loro raffinato gioco di allusioni ed insinuazioni, degnandola di attenzione solo se si tratta di prendere apertamente in mano le redini per indirizzare consenso o dissenso a favore o contro chi Azienda comanda.

Un paio di esempi a caso di strano Consenso e di strano Dissenso:







Spremere tenerezza sul pianto della zitella Scanu che singhiozza per i cagnolini lontani, come un'intera famiglia divisa dalla guerra in Siria (se fossi una bimbaminkia, direi: Vergognatevi!), e urletti “Quanto è simpatico” quando per la 26538970000ma volta si esibisce nelle sue esilaranti imitazioni. Adoro lo spirito d'iniziativa e l'energia delle Donatella, ma ricci e granchi andavano a suicidarsi nella rete pur di evitare l'ennesima esibizione di Scanu. Che poi, per il resto.... più che contemplarsi il paffuto (nonostante il digiuno!) ombelico e mormorare insinuazioni contro tutti come una vecchia bigotta che biascica il Rosario...








E che dire dello strano rapporto, in particolare della Venier, con la Playa Desnuda? (ribattezzata La Playa de la Boca Stuerta dopo il passaggio del frat... della sorella di Belén). Osanna e Alleluja quando la suddetta sorella di sangue e chirurgo, dopo aver simulato malamente una finta esitazione, sotto lo sguardo ammirato del suo pappaGordo (quello che si è installato in studio solo perché fidanzato del Cece, che, a sua volta, sta sull'Isola solo perché è sorella di Belén, che, a sua volta, si è installata a Mediaset solo perché...), decide - unica donna del reality- di spogliarsi. Frasi fortine del tipo “Sei stata coraggiosa, brava!” (ma che coraggio? Un po' come dare del coraggioso ad un idraulico perché ripara un tubo che perde o ad un arrotino perché affila un coltello o a Belén perché mostra la farfallina). Per non parlare del fatto che l'acuta Marcuzzi rivela disinvoltamente in studio che il Cece sapeva benissimo che avrebbe dovuto spogliarsi... come da contratto. Un unicum nella sua vita, proprio.







Al contrario, viene sfan*ulata Rachida - donna di una certa età e forma mentis, che non ha mai mostrato niente sopra il ginocchio – e viene aggredita la di lei figlia che le rivolge l'unica frase dignitosa di tutto il reality. “Mamma, un programma televisivo non vale la tua umiliazione”. Dopo aver insinuato che simili concetti possono essere condivisi solo da pericolosi integralisti islamici – in Italia siamo democratici e la farfallina di Belén mantiene tutto il clan Marti-Rodriguez da anni! - ironizzano sull'ascesa e caduta di Rachida, che, molto amata all'inizio, è diventata immediatamente odiosa e cattiva non appena ha osato trattare la Sorella d'Italia come la ragazza arrogante e maleducata che è, forse intuendo che, appena arrivata sulla vera Isola, ha individuato il “cuore” della medesima, Rachida e Rocco, e se ne è liberata in un amen, mettendo l'uno contro l'altro e appoggiandosi all'aiuto dello Studio.

Poi, improvvisamente, il rifiuto di denudarsi di un anonimo quanto affamato- come-un-lupo-nell'inverno-siberiano Andrea Montovoli è stato definito “scelta nobile e giusta” dalla stessa opinionista che aveva sfan*ulato Rachida e i suoi principii.

E come mai le varie "bellone" rifatte sono state tutte sbeffeggiate e derise, mentre la sola Rachida, in studio e fuori, ha osato ricordare che solo due borraccione di plastica dividono il Cece dall'essere inopinatamente scambiata per il figlio segreto dell'Incredibile Hulk?

E che dire quando ad un esasperato Brice, appena unitosi al gruppo, una saggia Marcuzzi ricorda che “se la deve guadagnare l'immunità, che cavolo! Non sarebbe giusto arrivare in finale Così!”?
Alt! Il Cece ha avuto l'immunità aggratis quando è toccato a lei abbandonare la Playa de la Boca Stuerta ed è arrivata liscia in finale grazie anche ad uno Scanu, che, con la boccuccia sinistramente simile al didietro dei suoi cagnolini, ha nominato le Donatella, che lo hanno sfamato per due mesi, perché “Non sono mai andate in televoto”. Eeeeeh? Perché, lo sconosciuto (per lui) Cece, sì?

Spero che Scanu arrivi a sentire il profumino della vittoria senza riuscire ad acchiapparla, ma l'esercito delle bimbeminkia e relative ricariche telefoniche è in agguato.

Mab

p.s.

Tifo per le Donatella. Se proprio non s'ha da fare, che vinca il Francesino, per esclusione, anche se l'ho amato quando, sorriso a 103 denti, scodinzolante come un cucciolo NON allevato da Scanu, ha espresso tutta la felicità e l'allegria che gli aveva procurato la visita delle Donatella, rimpiangendo di non aver trascorso il primo mese con loro piuttosto che con il lamentoso Cece - troppo educato per definirla un gatto idrofobo nelle mutande che non aveva, troppo espressivo per non lasciar trasparire la pesantezza dell'ex-compagna.






lunedì 16 marzo 2015

Tempo di Saldi, Tempo di Sàndale

Da qualche anno avevo perso di vista Ko-Ko-san, il suo amato basilico, quei piattini melmosi con una forchettata di tagliolini pallidi e moribondi color pesce un po' passatello, “impreziositi” da duefilettinidue di pesce, a loro volta, color tagliolino scotto, una manciatina di erbette strappate dal ciglio di un fosso, e una pioggerellina stitica di parmigGiano (sic!). Il tutto coronato da una spolverata di ciuffo nipponico incatramato di gel: sì, perché, per la gioia delle sue FUNZette, il Nipponico con la voce di Alberto Sordi col cimurro amava spenzolare l'adorato testone sul capolavoro culinario affinché le casalinghe trottoline amorose potessero godere della rapida visione di una delle sue due espressioni (inespressivo come un Nippo in rigor mortis con il sopracciglio destro alzato/ inespressivo come un Nippo in rigor mortis con il sopracciglio sinistro alzato). 
E allora, giù frasi del tipo: “Mmmm, gnam gnam, sembra squisito, Andrea! Stasera ci provo anch'io!”- e il marito in canotta e pantaloni del pigiama smadonnava leggendo la pagina dello sport in bagno, “Manco stasera se magna decente, eh?”, ricordando l'ultimo esperimento a base di 5 pennette arancioni impastate di strane simil-alghe e di microscopiche uova di geco.
Il fatto è che Ko-Ko-san ci crede proprio, cioè è talmente convinto di saper cucinare che annota le sue preziose, originalissime ricette in un delizioso Italiano che farebbe sbudellare dalle risate anche un bimbo un po' ciuchino di terza elementare. Io no, io non rido.
L'ho perso di vista a New York, (come potete constatare rileggendo l'ultimo post che ho riesumato per l'occasione), impegnato in un durissimo corso di recitazione della durata di 30 giorni. In agosto, a New York. Con il prezioso, imperdibile ausilio di uno dei Robert De Niro nostrani, momentaneamente impegnato nella 537432ma puntata de... “I Soprano” – si chiederanno i miei piccoli lettori – o, forse, di “Breaking Bad”, no, di “Un Posto al Sole”. Né mi son persa le sue dichiarazioni al ritorno, immediatamente comunicate alle FUNZette, con una sottile malinconia sulla faccetta da Heidi in menopausa, del tipo: ho lasciato perdere prestigiose occasioni per tornare dalla mia famiglia. Cioé, sempre a New York, peggio del Deserto dei Tartari in agosto, dopo 30 giorni di “la rana in Spagna gracida in campagna” … lo voleva Scorsese? O non sarà stato il solito servizio posato in cui indossa la linea autunno-inverno per tredicenni vagamente rinc***ioniti, o, meglio ancòra, il solito lavoro da geisha-san, ovvero alzare 2000 volte il bicchiere in qualche locale che non può permettersi di meglio? Boh, non lo sapremo mai. Perché lui-san è modesto. Fa la nobile vittima – con quei modini che son peggio della cremina appiccicosa e dolciastra di certe caramelle – ma non entra nei dettagli. De Niro, comunque, salutava piangendo e sventolando il fazzoletto mentre l'eroico Ko-Ko-san rinunciava ad una gloriosa carriera volando verso casa. Sssssa.
Ultima notizia pervenuta. Un'amica mi dice:
“Lo sai che Andrea e Margherita si son lasciati?”
“Che? Come? Quando?”
“Non si sa bene. Pare che Margherita dovesse avere un punto d'appoggio a Milano per lavoro, lui l'ha aiutata a traslocare e poi è sparito.”
“In che senso?”
“Non so. L'ha mollata”
“E perché?”
“Ah, non lo so. Margherita sembra molto amareggiata e delusa” (Perché non hai letto in tempo la mia collezione di post, Marghe? Ti avrebbe messo in moto il neurone!)
“Ma ci sarà stata una scusa ufficiale-ufficiosa?!”
“Dice che ha l'apatia”
“Eh, ma lo diceva di avere le transaminasi in tempesta...”
“No, non l'epatite, l'apatia
“APATIA? Chi, il brillantone del gruppo? Quello che ti fa addormentare con la vocetta da calabrone? Oddio, allora, è morto?”
“Ma che morto! E' apatico”
… E la mia mente vola...le discese arditeee e le risaliteee... e poi ancòraaaa in altoooo.... alt! L'ultima volta che ha avuto l'apatia trattavasi di viscida azione di distrazione di massa perché si era rivisto con la Sàndala dell'est, “Non mi dirai che?...”.
“Noooo, ma che vai a pensare!”
“Aaaaaah! Volevo ben dire! Anche un esserino che usa come dopobarba bava di lumaca NON PUO', non potrebbe..."
“No, infatti, è la Sàndala dell'Est 2.0”.

(continua?) 

Mab

domenica 15 marzo 2015

(Rewind... Non si Può?): Margherita Zanatta Ha Lasciato Andrea Cocco

Oddio, l'ho riletto e mi sembra fantascienza pura (i commenti sono un poema a parte). Sarebbe stupendo un rewind... e, che, per magia, questa fanta-intervista diventasse vera, reale come un bel ricordo, non un Mab-caxxeggio dell'estate 2011.



Margherita Zanatta Ha Lasciato Andrea Cocco
Dal Blog "La Sòla di Tokyo"


"E' di quelle notizie che lasciano stupefatti...del resto in questi primi giorni d'estate, ne sta succedendo di ogni!
Ho avuto la fortuna di raccogliere le prime dichiarazioni a caldo dalla diretta interessata.

Margherita, cosa è successo? Sembrava una favola! Andavate d'amore e d'accordo!

"Lo so, lo so. Mi dispiace moltissimo, per noi, naturalmente, ma anche per tutte la persone che ci seguivano e hanno creduto in noi. Spero che continueranno a volerci bene anche singolarmente! Cosa è successo? Non so spiegarlo neanche io. E' un po' come se mi fossi svegliata da un sogno, ad un tratto, Andrea non era più il principe delle favole. "

E cosa hai visto?

"Beh, non so trovare le parole: direi l'incommensurabile scassamaroni che conoscevo in Casa, prima del fidanzamento, insomma, la solita vecchia pentola di fagioli brontolona...non lo vedevo più neanche tanto figaccione, ma un po' come lo consideravamo io e Guenda i primi tempi: una bambina giapponese perfettina e carina. Un po' mollaccione, senza sedere, gambe secche, corte e storte, sembra che abbia preso una sportellata in faccia...ma non voglio parlarne male...."

Ma ci sarà qualcosa di più profondo che ti ha "svegliato"?

"Certo, l'ho capito quando ho incominciato a chiamarlo Nosfi ( Sta per "Nosferatu" , ndr). Mi ha succhiato via tutto, un giorno mi sono svegliata e non avevo più niente: amici, lavoro, famiglia, casa...via, mi voleva far vivere la sua vita. E la sua vita è noiosissima. Ricordi quando Guenda borbottò al Parpiglia, vedendo un video del corteggiamento di Andre, 'Fossi io, je menerei!' Ecco perché siamo di nuovo amiche! Pensa, stasera io e Guenda ci faremo un bel giro insieme, con i miei e i suoi amici...E vaiiii!"

Scusa, non ti vedo molto sconvolta...

"Sono stata male invece! Ma non ce la facevo più, credimi. Perfettino vabbé, braccinocorto, ròsicone, permaloso, sotuttoio vabbé, ma uno prevedibile e pignolo, uno che si fa le liste...pure dei libri da leggere...io ero al quarto posto: 4) trombxxx la Marghe alle 17.23...Non ce la posso fare! E poi ...fosse davvero tutta 'sta cultura...O signùr, è che in tante ore di aereo se n'è inzeppate di "Strano , ma vero" e di "Lo Sapevate che...?" ...No, no, mi stavo intristendo, ero insicura come prima...ed in più ...triste! Sempre a dirmi quello che dovevo o non dovevo dire e fare...Io un daddy già ce l'ho, grazie, e lui sì che è un vero figaccione e mi ama davvero!"

Che vuoi dire, che Andrea non ti ha dimostrato niente?

"No, no, non direi questo. Certo, mi è sembrato un tantinello egoista nelle scelte di vita e di lavoro, certo,le fan mi riempivano di regali e lui nada de nada, manco un mazzo di rose fetenti...Certo, quando un Parpiglia o un Giuliano mi offendevano davanti a lui, facendo insinuazioni pesanti su Szilvia la sàndala, stava zitto...Mi ha spiegato che era meglio farsi scivolare le cose addosso...gli davo ragione...ma "le cose" da far scivolare via erano sempre su di me ed erano menta allo stato puro...e se qualcuno avesse offeso la madre o la sorella...si sarebbe fatto scivolare addosso anche quello? Se i suoi fan avessero insultato ogni giorno Mikiko e Valentina, avrebbe seguito la pratica dello Zen? Non credo proprio, e avrebbe fatto benissimo. Quando ho incominciato a pensarla così, ho capito che la guarigione era vicina. "

E della padella, adesso, cosa pensi?

"Cio che pensavo prima, ovvio. Ma ho incominciato a farmi qualche domanda. Come ha fatto Andrea a vivere per due anni con una del genere senza capire che razza di persona fosse? Chissà, magari avevano tanta superficialità in comune, tanta "immagine" mascherata da pseudo-cultura trendy che lui proprio non ha visto ...ma adesso non importa ..."

Che pensi di fare?

"Vivrò, respirerò senza qualcuno che mi tiene la testa sott'acqua, cercherò di essere felice...senza rinunciare ad essere me stessa. O signùr, troppo seria..."

In bocca al lupo, Marghe!

" Ci sono appena stata, grazie...Per caso, hai il numero di Martin?"


Dal Blog "La Sòla di Tokyo"







p.s.

Istruzioni per l'Uso: Leggete BENE le etichette del post, ehehehe!

sabato 14 marzo 2015

Andrea, Valentina e la Sindrome del Cocco (?)

Certo che Ko-Ko-san stende il suo velo sinistro appena lo si nomina...
Che Andrea e Valentina non rispondano mai ad insulti pesanti, auguri di morte precoce, ecc., nelle proprie pagine e/o su Instagram è cosa buona e giusta. Naturalmente, come sempre accade quando c'è odor di reality, la ragazza è la parte debole, la più vulnerabile. Il pubblico di U&D è "femmina", ragiona con l'ormone e perdona ai maschietti ciò che non perdonerebbe mai ad una consorella. Valentina è stata insultata ed offesa per mesi in tutti i modi possibili, tranne quelli lontanamente dialoganti ed educati. Anche nella pagina di Andrea. Ma, all'epoca, c'era la giustificazione che Colui dovesse essere un po' (tanto) distaccato, essendo ancòra sul "trono". Successivamente, la giustificazione poteva essere che le pescivendole impazzite fossero (e sono) principalmente FUNZette della imperdibile Sciaronnècosa.





Ma, quando una presunta FUNZetta del Cerio - questa è una a caso - incomincia ad arrogarsi il diritto di delimitare, marcare il territorio, dividere feisbucchianamente una coppia vera e reale, e anche con una certa protervia... beh, si va lungo...  o giù per una strada cha abbiamo già visto. Se non intervengono le Admin, DEVE intervenire il Cerioli e chiarire bene che la sua fidanzata fa parte della sua vita, punto. Non di un settore. Non in una zona protetta. Ovunque. A maggior ragione in una pagina in cui si mostrano anche foto domestiche e attinenti al quotidiano. Se si accettano certi distinguo, che sia per quieto vivere, o, peggio, per non perdere un like o mezza serata, il rispetto sta a zero. Qui, il "chissene" non vale proprio più,

Mab





venerdì 13 marzo 2015

Ripasso di un Ripasso: Miserie e Ignobiltà di Andreino Jolie

Lo avevo lasciato abbracciato al suo basilico.
Commossa partecipazione... al basilico. Si sa, la vita dei figli di separati è dura, figuriamoci se si resta con daddy-san.
Lo avevo lasciato premiato come radiosa promessa... de che?
Lo avevo lasciato che, Andreino sdegnoso del Missipipì, giurava eterno disprezzo per la tivvvvù, almeno per quella non alla bassezza della sua eclettica preparazione culturale, "Ballarò" era più o meno lo Zelig dell'informazione politica per i suoi parametri.
Lo avevo lasciato con le sue tristi tettine mosce e un vaso di gel spalmato sui capelli.
Lo avevo lasciato che camminava impettito, mezzo metro davanti a Margherita, che gli saltellava dietro trafelata, reggendogli lo strascico, con un filino d'imbarazzo.
Lo avevo lasciato che parlava sempre più raramente del famoso "piano b", strombazzato all'uscita dalla Casa (per dimostrare che restava con i calzini bianchi per terra e con la testa incrostata di bava di lumaca ben salda sulle spalle), ovvero: se non avesse sfondato nel campo artistico, notoriamente affamato di un Nippo senza talento, con la faccia da Nippo e la voce di Albertone, avrebbe preso un localino a Roma.

Mi informo, guardicchio, ricapitolo. Partiamo dalla fine (mai termine fu più azzeccato). Udite udite.
Ko-Ko-san ha ricominciato a far la geisha per locali. No, non a New York. A Roma. Ma che je frega. Duro il lavoro di alzare 324.564.567.000 volte un bicchiere. Non è abituato, porello, ma le transaminasi hanno una memoria propria... E poi, a 35 anni, che vogliamo pretendere? E' tenerello, il bimbominkia-san! E' già tanto che non abbia ricominciato con gli amati locali per scambisti. Ma non si sa mai. L'andropausa avanza.

Notiziona: la tivvvvù ha ricambiato il suo disprezzo. Gli ha aperto una porticina di servizio. Girevole. Tanto per fargli capire con delicatezza che la sabbia nella clessidra era pochina... Che programma gli è stato affidato? No, no, Piero e Alberto Angela hanno ancòra un presente e possono sperare nel futuro. Fazio, fino a quando non ha visto il suo nome sulla porta del camerino, ha tremato per la conduzione del Festival, ma ce l'ha fatta, puntando sul ben tornito deretano.
Ricordate quelle melme grigio-beige-verdolinomarcio spiaccicate su piattini stitici e irrorate dalla forfora di Colui, che amava immortalarsi con la testina spenzolante sui suddetti? Beh, sì, dopo ripetuti appelli, migliaia di firme raccolte dagli autentici estimatori di Tolkien (come me!)  perché la piantasse di tormentare il Silmarillion, gli hanno fatto fare la Wilma De Angelis de noatri. Vabbé, Wilmetta ha un'aria più virile, quell'accenno di barba che non guasta...
"Su che rete?" chiedo, strafocandomi in anticipo.
"Arturo"
"Chi è?"
Ho una pessima abitudine. Seleziono quei pochi canali che seguo e cancello gli altri. Vallo a cercare Arturo... Lo trovo. Ma non becco mai Colui (anche quando mi ricordo di cercarlo). Infine, una sera... Oh, myyyyy God! Vedo, in una specie di Fiera del Tortellino Alcolista, un box, un recinto, un coso... due fornelli, due sudatissimi "concorrenti", e una Heidi stagionata, gobbina e con gli occhialoni strappati agli amichetti Teletubbies, che zompetta, vagando senza meta...Ueh! Azzeccasse un'inquadratura-una. Guarda sempre da un'altra parte. Come gli sfortunati spettatori. Una tipatappa, biondiccia, grassoccia, più sudata dei concorrenti, dovrebbe essere la Littizzetto della situazione. Manco a pulire i cessi del Bagaglino l'avrei mandata. Lui dovrebbe farle da spalla. Non ha idea dei tempi, le brucia le battute (lei, ad un certo punto, glielo dice pure!!!!), parla come un bradipo in coma dopo aver ingoiato un robot giapponese, ridacchia da se medesimo. Apice: la suddetta littizzetta, disperata perché non riesce a strappare un sorriso manco ai parenti, lo prende affettuosamente in giro, nella segreta speranza di far partire il tandem comico ! "Perché  Cocco sembra così tranquillo, educatino, dolce, ma è uno tosto, uno che mena e picchia duro, eh!"
Il sorriso, già fintissimo, di Ko-Ko-san si congela, la boccuccia è un bastoncino Findus.
Io mordo i cuscini e penso che val la pena aver sofferto un quarto d'ora!!!

Ma non voglio essere ingiusta...'ssssiamai!
Per arrivare a questa prestigiosa intramuscolare televisiva, il nostro Ko-Ko-san ha studiato, eccome!
No, non le lezioncine private da quel misterioso attore talmente orgoglioso di cotanto allievo da non voler essere nominato.
Ha studiato a New York.
"Ah, però! Per questo l'ho perso di vista da un paio d'anni...", mi sembra di sentire la devota, fiduciosa ed ingenua lettrice...
No, carissima.
Trenta giorni.
In un agosto rovente.
A pagamento.
Ospite da un amico-collega-attore.
'Azzz, il nipotino di De Niro, penso.
"Un Posto al sole". Non sto inventando. Giuro.
Sommerge la sua pagina di poliedrici scatti.
"Dio mio, come stai diventando bravo! Si vede che stai studiando! Quante espressioni! Sei un grande!" Ululano le Funz.
Ululo anch'io.

Mab

Chi E' l'Intruso? Il Più Espressivo, of Course....





p.s.

Tre delle cinque foto le ho prese qui:
http://www.facebook.com/pages/Andrea-Hirai-Cocco-Official/157432477629575?sk=wall

sabato 7 marzo 2015

Quattrocentomila Grazie





Grazie ad Amiche e Nemiche, a chi mi ama e a chi mi "odia": nonostante le mie persistenti latitanze, i miei provvisorii ritorni-per-sempre, in breve, la mia trascuratezza; vi affacciate anche solo per vedere se c'è qualcosa di nuovo o per rileggere vecchi post. Purtroppo, ho ceduto anch'io a Facebook da un annetto. Facebook azzera immaginazione e voglia di fare, omologando tutti in tante paginette tutte uguali, ma, per una come me, che non cura il Blog come un'amorosa madre farebbe con il proprio pargolo, è un'occasione per buttare giù brevi annotazioni, appunti sparsi, lo scorcio di un'immagine, che mi sembrerebbe ridondante postare qui. Uso tanto "Condividi". e ne viene fuori una breve rassegna stampa à la manière de Mabbé (quando va a Mabbé). Continuo ad adottare i brutti anatroccoli e a spennare le aureole dei finti santi o santificati. Penso e spero che gli antichi estimatori, ancorché delusi dall'assenza, siano rimasti tali e credo che qualche antico nemico abbia, come minimo, cambiato idea sulle mie opinioni, se non su di me, alla luce dei fatti. Rassicuro gli uni e riattizzo gli altri: IO non sono cambiata. Besos e Quattrocentomila Grazie,

 Mab