giovedì 19 marzo 2015

Isola dei Famosi: Gli Strani Consensi e gli Strani Dissensi

L'Isola era l'unico reality che ho seguito con continuità, ovviamente, non sempre e comunque: voglio dire, non è che si perda il filo se si guarda a pizzichi e a mozzichi. Trovavo le puntate lunghe e noiose, ma mi piacevano le strisce quotidiane, la parte migliore. Colloco la Ventura un gradino sopra Vanna Marchi quanto ad eleganza, e un gradino sotto quanto a caratteristiche da imbonitrice mediatica, ma è innegabile che l'Isola le sia stata cucita addosso – o è stata la Ventura stessa così abile da renderla cosa “sua”. Quando ho saputo del passaggio a Mediaset (per gli amici Papiset), ho osservato un minuto di silenzio: come un re Mida al contrario, Papiset trasforma in meNTa tutto ciò che tocca. Infatti... 
La conduzione della Marcuzzi, poi, è stata la pietra tombale.
Porella, a meno che non sia una diabolica stratega, si gioca apertamente, da 85 anni, il ruolo della ragazzina sfrangettata, capitata lì per caso, troppo giovane per capire le cose dei “grandi”, troppo ingenua per afferrare i doppi sensi. Sull'orlo della menopausa, capite bene che non funzionano più né la frangia e le lentiggini alla Pippi Calzelunghe né l'ingenuità e l'imbarazzo, che sembrano più i primi segni di un'incombente senilità precoce.





Signorini e Mara Venier : una bella gara di signorilità e sottile ironia. Invece di sostenere la starnazzante quanto spaesata conduttrice, si limitano ad escluderla dal loro raffinato gioco di allusioni ed insinuazioni, degnandola di attenzione solo se si tratta di prendere apertamente in mano le redini per indirizzare consenso o dissenso a favore o contro chi Azienda comanda.

Un paio di esempi a caso di strano Consenso e di strano Dissenso:







Spremere tenerezza sul pianto della zitella Scanu che singhiozza per i cagnolini lontani, come un'intera famiglia divisa dalla guerra in Siria (se fossi una bimbaminkia, direi: Vergognatevi!), e urletti “Quanto è simpatico” quando per la 26538970000ma volta si esibisce nelle sue esilaranti imitazioni. Adoro lo spirito d'iniziativa e l'energia delle Donatella, ma ricci e granchi andavano a suicidarsi nella rete pur di evitare l'ennesima esibizione di Scanu. Che poi, per il resto.... più che contemplarsi il paffuto (nonostante il digiuno!) ombelico e mormorare insinuazioni contro tutti come una vecchia bigotta che biascica il Rosario...








E che dire dello strano rapporto, in particolare della Venier, con la Playa Desnuda? (ribattezzata La Playa de la Boca Stuerta dopo il passaggio del frat... della sorella di Belén). Osanna e Alleluja quando la suddetta sorella di sangue e chirurgo, dopo aver simulato malamente una finta esitazione, sotto lo sguardo ammirato del suo pappaGordo (quello che si è installato in studio solo perché fidanzato del Cece, che, a sua volta, sta sull'Isola solo perché è sorella di Belén, che, a sua volta, si è installata a Mediaset solo perché...), decide - unica donna del reality- di spogliarsi. Frasi fortine del tipo “Sei stata coraggiosa, brava!” (ma che coraggio? Un po' come dare del coraggioso ad un idraulico perché ripara un tubo che perde o ad un arrotino perché affila un coltello o a Belén perché mostra la farfallina). Per non parlare del fatto che l'acuta Marcuzzi rivela disinvoltamente in studio che il Cece sapeva benissimo che avrebbe dovuto spogliarsi... come da contratto. Un unicum nella sua vita, proprio.







Al contrario, viene sfan*ulata Rachida - donna di una certa età e forma mentis, che non ha mai mostrato niente sopra il ginocchio – e viene aggredita la di lei figlia che le rivolge l'unica frase dignitosa di tutto il reality. “Mamma, un programma televisivo non vale la tua umiliazione”. Dopo aver insinuato che simili concetti possono essere condivisi solo da pericolosi integralisti islamici – in Italia siamo democratici e la farfallina di Belén mantiene tutto il clan Marti-Rodriguez da anni! - ironizzano sull'ascesa e caduta di Rachida, che, molto amata all'inizio, è diventata immediatamente odiosa e cattiva non appena ha osato trattare la Sorella d'Italia come la ragazza arrogante e maleducata che è, forse intuendo che, appena arrivata sulla vera Isola, ha individuato il “cuore” della medesima, Rachida e Rocco, e se ne è liberata in un amen, mettendo l'uno contro l'altro e appoggiandosi all'aiuto dello Studio.

Poi, improvvisamente, il rifiuto di denudarsi di un anonimo quanto affamato- come-un-lupo-nell'inverno-siberiano Andrea Montovoli è stato definito “scelta nobile e giusta” dalla stessa opinionista che aveva sfan*ulato Rachida e i suoi principii.

E come mai le varie "bellone" rifatte sono state tutte sbeffeggiate e derise, mentre la sola Rachida, in studio e fuori, ha osato ricordare che solo due borraccione di plastica dividono il Cece dall'essere inopinatamente scambiata per il figlio segreto dell'Incredibile Hulk?

E che dire quando ad un esasperato Brice, appena unitosi al gruppo, una saggia Marcuzzi ricorda che “se la deve guadagnare l'immunità, che cavolo! Non sarebbe giusto arrivare in finale Così!”?
Alt! Il Cece ha avuto l'immunità aggratis quando è toccato a lei abbandonare la Playa de la Boca Stuerta ed è arrivata liscia in finale grazie anche ad uno Scanu, che, con la boccuccia sinistramente simile al didietro dei suoi cagnolini, ha nominato le Donatella, che lo hanno sfamato per due mesi, perché “Non sono mai andate in televoto”. Eeeeeh? Perché, lo sconosciuto (per lui) Cece, sì?

Spero che Scanu arrivi a sentire il profumino della vittoria senza riuscire ad acchiapparla, ma l'esercito delle bimbeminkia e relative ricariche telefoniche è in agguato.

Mab

p.s.

Tifo per le Donatella. Se proprio non s'ha da fare, che vinca il Francesino, per esclusione, anche se l'ho amato quando, sorriso a 103 denti, scodinzolante come un cucciolo NON allevato da Scanu, ha espresso tutta la felicità e l'allegria che gli aveva procurato la visita delle Donatella, rimpiangendo di non aver trascorso il primo mese con loro piuttosto che con il lamentoso Cece - troppo educato per definirla un gatto idrofobo nelle mutande che non aveva, troppo espressivo per non lasciar trasparire la pesantezza dell'ex-compagna.






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