lunedì 23 settembre 2013

Brutti, Sporchi e Cattivi Gitano: Gatto Nero, Gatto Bianco di Kusturica

GATTO NERO, GATTO BIANCO
(Titolo originale: Black Cat, White Cat)

Un film di Emir Kusturica.
Con Bajram Severdzan, Florijian Ajdini, Srdjan Todorovic
Jugoslavia, Francia 1998.



"Non so se lo abbiate mai visto ma mi sono fatta delle sane risate vedendo "Gatto bianco, gatto nero " film diretto dal regista serbo-bosniaco Emil Kusturica. In realtà il film, al solito, era già iniziato ma mi sono resa conto subito che era divertente. Le gag non si contano e l' allegria zingaresca dei personaggi , veri rom, mi ha fatto sbellicare dalle risate anche per via delle buffissime ed autentiche facce degli attori. Mi sembrava di vedere un film stralunato di Federico Fellini, molto più rumoroso, molto meno elegante ma ugualmente intenso. Penso che a Fellini Kusturica sarebbe piaciuto molto. Naturalmente non poteva mancare una storia d' amore fra due giovani dove il ragazzo era stato promesso alla sorella di un ganster in bigodini che tirava di coca con il suo harem ed aveva tre sorelle una più brutta dell'altra. Doveva far sposare una recalcitrante sorella un tantino bassa ( alta un metro ed una lametta dicevano loro) ma di gran carattere. L' ambiente spaziava da una opulenta ed un tantino ( tanto ) kitsch villa del bandito alle case degli zingari, futuri parenti più poveri dove per necessità era stato occultato il cadavere del nonno " morto" apposta il giorno del matrimonio dell'amato nipote per impedire la cerimonia matrimoniale e il nonno stesso viene messo sotto enormi blocchi di ghiaccio in una fatiscente soffitta che permetteva lo sgocciolamento dell'acqua al piano sottostante. Da morir dal ridere."

http://4chiacchere2riflessioni.iobloggo.com


" Mettiamola così: un Kusturica minore vale sempre più di molti film “normali” che circolano per i cinema del mondo. Ripetendo un paragone artistico che usammo già da Venezia, vedere Gatto nero gatto bianco dopo l'immenso Underground è come passare dalla Cappella Sistina al tondo Doni: cambiano le dimensioni, ma è sempre Michelangelo. Il confronto tra il sommo Buonarroti e il bosniaco Emir vi sembrerà esagerato, ma sapete com'è: nel cinema, accanto a tanti venditori di saponette, c'è anche qualche artista, e Kusturica è uno di questi. In Gatto nero gatto bianco, suo sesto lungometraggio, Emir ha fuso la tematica del Tempo dei gitani (1989) con l'episodio delle nozze in Underground (1995), e li ha come compressi, girando un'opera molto compatta che per lui, abituato alle sceneggiature aperte e alle riprese senza fine, è a tutti gli effetti un “piccolo film”. Dopo una lunga premessa che serve a definire le tre famiglie su cui si impernia il film, Gatto nero gatto bianco racconta un matrimonio riparatore (ma per motivi economici, non morali...) all'interno della comunità gitana che ancora vivacchia, libera e agitata, nelle terre dell'Europa centrale. (...) Tra nozze mal combinate e morti nascosti in soffitta che si riveleranno ancora vivi, il film va avanti per 2 ore a ritmo frenetico, pieno di musica, di strilli, di trovate scenografiche e di animali che fanno da coro alle umane vicende (strepitoso il maiale che, lungo il film, si mangia a poco a poco un'automobile). Rinunciando del tutto alla narrazione classica, a favore dell'affastellamento di gag e di personaggi, Kusturica si rivela più che mai debitore della letteratura fantastica sudamericana, oltre che delle tradizioni dei natii Balcani: un Marquez trasportato in una Jugoslavia illusoriamente pacificata. Sì, perché sullo sfondo la guerra c'è sempre, se non altro nel vitalismo persino nevrotico con cui i rom tentano di affermare la propria identità, di fronte a un'Europa che non li vuole più."

Alberto Crespi - l'Unità


Teresanna Pugliese e l'Ipocrisia del web

Teresanna Pugliese ha postato una foto su Facebook.





Su un forum o blog o sito, hanno pubblicato la foto accompagnata dalla seguente didascalia:

TERESANNA PUGLIESE E LA SUA AMICA CHE SE LA RIDONO ALLA FACCIA DI CHI PENSA CHE STIA SOFFRENDO PER IL SUO EX FRANCESCO MONTE CHE A SUA VOLTA SE LA STA GODENDO CON LA BELLA CECILIA RODRIGUEZ E TUTTO IL MONDO CHE GIRA INTORNO A LEI…CHI RIDERà DI+? LO SCOPRIREMO SOLO VIVENDO.

...e accompagnata da commenti tipo questi:
(chiuderò la panoramica con una foto e una domanda).

X
soliti deliri… (fubar)

XX
solita scucchia in evidenza  (iuppi)

XXX

ps sta cosa dei lupi l’aveva già scritta se non sbaglio.. ma quanto è ripetitivo-ossessiva=??

 se non erro anche carlo pignatelli aveva scritto sta cosa dei lupi, ma è fraintendibilissima e lei lo sa bene  (cool)

XX
esatto lei gioca sempre su questi finti equivoci ma in realtà si capisce bene a cosa mira  (makeup)
XXXX
Io invidio Teremormora..ma solo x 1 motivo…si è spupazzata sia Figarelli che il Monte… (rofl) Insomma chi non vorrebbe essere al suo posto anche se con la scucchia? XD
http://www.ilvicolodellenews.it

E, come promesso...



Test: Quanto SEMBRA schiantato dal dolore questo corteggiatore, phonato, depilato e sorridente???

Come Richiedere la Benedizione di Papa Francesco per 25 Euro

Belen emozionata, ma la benedizione di Papa Francesco si paga 25 euro

Belen, Stefano e il piccolo Santiago, hanno ricevuto la pergamena che attesta la Benedizione di Papa Francesco. Molti, però, non sanno che chiunque può essere benedetto dal Papa, basta farne richiesta. Ecco come.

Da:

http://gossip.fanpage.it 

Il matrimonio di Belen è stato celebrato due giorni fa, portando con sé grande clamore mediatico e anche una folta schiera di "chi se ne frega". Pochi secondi fa, la showgirl ha pubblicato sul suo profilo, la pergamena ricevuta dal Vaticano, che attesta che Papa Francesco ha impartito la sua Benedizione sul matrimonio con Stefano De Martino e sul piccolo Santiago. Precisamente, il documento recita:


“Sua Santità Francesco di cuore imparte l’implorata  Benedizione Apostolica a Stefano De Martino e Belen Rodriguez e al loro piccolo figlio Santiago, invocando abbondanti grazie divine in occasione del loro matrimonio. 20 settembre 2013, Abbazia di Santo Spirito, Parrocchia San Giovanni Battista, Comignago, Novara"




Papa Francesco è straordinariamente amato e dunque è comprensibile la forte emozione di Belen Rodriguez, che su Instagram ha commentato:

 Grazie per la sua benedizione. #sonotroppoemozionata #troppo #troppoperme
Alcuni, però, potrebbero pensare erroneamente, che il Papa abbia preso a cuore questa coppia, semplicemente perché celebre o addirittura che abbia deciso di benedire questa unione di sua iniziativa. Per chi non ne fosse al corrente, la Benedizione papale è qualcosa che chiunque può ottenere.
Basta consegnare di persona o tramite posta o fax, la domanda per la Benedizione, presso l'Elemosineria Apostolica, in Vaticano. Occorre compilarla con i propri dati e i dettagli dell’evento da benedire (nome della chiesa in cui è celebrato e luogo) e l’indirizzo a cui ricevere la pergamena come quella ricevuta da Belen. Entro 30-40 giorni si riceve la pergamena e il bollettino tramite il quale corrispondere una cifra che varia dai 20 ai 35 euro. Ovviamente si può richiedere la benedizione del Papa, solo per ricorrenze specifiche, come ad esempio, battesimo, prima comunione, cresima, matrimonio, ordinazione presbiterale, anniversario di matrimonio (solo se si tratta del 10°, 25°, 40°, 50°, 60°) e compleanno ( ma solo 18°, 50°, 60°, 70°, 80°, 90°, 100°).

Belenate: Chisssenè dal Web

Belén si sposa: il “chi se ne frega” generale della rete

Diciamocelo con franchezza, nonostante il matrimonio di Belen e Stefano, sia l'evento più chiacchierato degli ultimi mesi, ci sono persone a cui sostanzialmente non importa nulla. Su twitter abbondano i cinguettii del club dei "me ne frego di Belen", vediamoli insieme.


http://gossip.fanpage.it

In questi mesi non si è parlato d’altro. Da nord a sud, tutti almeno una volta hanno sentito parlare dell’approssimarsi del matrimonio di Belen Rodriguez e Stefano De Martino. Si conosce ormai ogni dettaglio, dal costo dell’abito alle peripezie affrontate per trovare un prete. Il popolo della rete, però, è diviso. Accanto a chi è sinceramente interessato all’evento, perché magari ama i matrimoni vip, l’atmosfera da mille e una notte e – perché no – ammira Belen Rodriguez, c’è chi vivrebbe tranquillamente, anche senza sapere che la showgirl argentina si è accasata.

Difficile, però, restare fuori dal ciclone che si è scatenato nella giornata di oggi, data X del matrimonio dell’anno. Cosa fare allora? Molti di loro si sono sfogati, con sonori “chi se ne frega” e cinguettii al vetriolo. C’è chi non si preoccupa di usare mezzi termini e non vede l’utilità delle 70 guardie del corpo, impiegate per tutelare la privacy e la sicurezza della coppia.















Inaugurazione delle Belenate, tra Ricordi e Attualità

Belen, fuggi-fuggi di vip dalle nozze della showgirl


Da:




Il matrimonio di Belen è talmente un programma televisivo che ieri si parlava di flop di ascolti, ovvero di ospiti. Miss Farfallina inguinale ha detto sì al suo toy boy, pardon marito, Stefano De Martino, ma i tanti vip invitati non hanno partecipato alla kermesse nuziale. Simona Ventura? Non pervenuta. Silvia Toffanin? Impegnata in tv. Gerry Scotti? Idem. La sua grande amica Elisabetta Canalis (ma da quando?) ha twittato una foto in auto con due amici mentre arrivava in ritardassimo alla cerimonia a Comignano, sul Lago Maggiore,  e forse l’ex velina è proprio tra quei personaggi famosi chiamati all’ultimo dai neosposi con la richiesta di portare qualcuno con sé. Motivo: troppe defezioni importanti. Alcuni dei vip accorsi, gli esperti di gossip notano, non sono amici di Belen, non si frequentano da anni. E non hanno potuto nemmeno documentare fotograficamente l’evento mediatico perché sono stati invitati a non usare i cellulari per scattare immagini, una «misura di sicurezza» per evitare che l’esclusiva di Chi potesse essere bruciata. Insomma, ci sono stati più controlli alle nozze di Belen che nelle stanze di Arcore.
L’evento  sembra  la risposta nordica alle nozze Bagaglino di Valeria Marini ma del matrimonio ha ben poco. Qualcuno l’ha ribattezzato «mercimonio». Sembra più il festival di Sanremo con l’immancabile polemica preventiva dei due preti (Don Spritz e Don Roberto) che hanno rinunciato a sposare la coppia. Curiosa anche la scelta dei testimoni. Lo stylist Giuseppe Dicecca e Patrizia Griffini detta Petineuse (fa la parrucchiera) per lei; Fabrizio Fiorani, stylist e compagno di Dicecca, e Macia del Prete, maestra di danza, per lui. Forse l’astuta Rodriguez ha pensato: se mi si ammoscia la messa in piega o se mi crolla una ciglia finta chi deve porre rimedio è a portata di mano.  Proseguendo nel paragone con il matrimonio della Marini,   Valeriona aveva un parterre di testimoni ben più spendibile sui rotocalchi: Maria Grazia Cucinotta, Ivana Trump, Anna Tatangelo e Gigi D’Alessio
Settanta i bodyguard per bloccare i paparazzi, trecento gli invitati alla funzione tenuta dal padre francescano Luigi Rossi, di Torre Annunziata, amico di famiglia dello sposo. Pochi minuti prima di dire sì Belen ha fatto un’intervista con Verissimo che oggi andrà in onda. «Non arriverò all’altare in dolce attesa», ha detto, «vorrei tanto una bambina ma non ci sto ancora provando, voglio godermi il piccolo Santiago che ha solo cinque mesi, però vorrei regalargli presto una sorellina, perchè avere dei fratelli non ti fa sentire sola». E sul giallo dei sacerdoti: «Questa è una faccenda delicata e vorrei fare chiarezza. Io non so nemmeno chi sia questo don Spritz e sicuramente non l’ho mai contattato. Invece, don Roberto, il prete che doveva inizialmente sposarci, non si è ritirato per troppa pressione mediatica, ma perché ha avuto un problema personale di cui non posso parlare. Comunque battezzerà il piccolo Santiago». 
Se i volti di prima serata hanno dato forfait, tante belle showgirl hanno presenziato con furore. E, non si sa perché, avevano comunicato già giorni prima la griffe che le avrebbe vestite, proprio come succede al Festival di Sanremo o al red carpet di Venezia. Elisabetta Canalis in Cavalli, Elena Santarelli in Luisa Beccaria, Claudia Galanti in Zuhair Muared. A tutte loro sono state  offerte ballerine per stare più comode e lanciare i tacchi sul prato. L’abito bianco di Belen è firmato Daniele Carlotta, designer siciliano super cool.  «Costa quasi 100 mila euro ma fortunatamente me l’hanno regalato», dice la bella argentina . La stylist Masha Brigatti  le ha dato  una mano. Era la stessa che ideò lo strappo a Sanremo che mostrò la farfallina tatuata in Eurovisione. 
Comunque festeggiamo. Belen e Stefano si sono sposati. Anche noi abbiamo i nostri Kate e William, Royal Baby e Cecilia Rodriguez vestita come Pippa Middleton. Come si fa a non volere loro un gran bene. (sì sì, la nostra è tutta invidia).


di Alessandra Menzani