lunedì 23 settembre 2013

Inaugurazione delle Belenate, tra Ricordi e Attualità

Belen, fuggi-fuggi di vip dalle nozze della showgirl


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Il matrimonio di Belen è talmente un programma televisivo che ieri si parlava di flop di ascolti, ovvero di ospiti. Miss Farfallina inguinale ha detto sì al suo toy boy, pardon marito, Stefano De Martino, ma i tanti vip invitati non hanno partecipato alla kermesse nuziale. Simona Ventura? Non pervenuta. Silvia Toffanin? Impegnata in tv. Gerry Scotti? Idem. La sua grande amica Elisabetta Canalis (ma da quando?) ha twittato una foto in auto con due amici mentre arrivava in ritardassimo alla cerimonia a Comignano, sul Lago Maggiore,  e forse l’ex velina è proprio tra quei personaggi famosi chiamati all’ultimo dai neosposi con la richiesta di portare qualcuno con sé. Motivo: troppe defezioni importanti. Alcuni dei vip accorsi, gli esperti di gossip notano, non sono amici di Belen, non si frequentano da anni. E non hanno potuto nemmeno documentare fotograficamente l’evento mediatico perché sono stati invitati a non usare i cellulari per scattare immagini, una «misura di sicurezza» per evitare che l’esclusiva di Chi potesse essere bruciata. Insomma, ci sono stati più controlli alle nozze di Belen che nelle stanze di Arcore.
L’evento  sembra  la risposta nordica alle nozze Bagaglino di Valeria Marini ma del matrimonio ha ben poco. Qualcuno l’ha ribattezzato «mercimonio». Sembra più il festival di Sanremo con l’immancabile polemica preventiva dei due preti (Don Spritz e Don Roberto) che hanno rinunciato a sposare la coppia. Curiosa anche la scelta dei testimoni. Lo stylist Giuseppe Dicecca e Patrizia Griffini detta Petineuse (fa la parrucchiera) per lei; Fabrizio Fiorani, stylist e compagno di Dicecca, e Macia del Prete, maestra di danza, per lui. Forse l’astuta Rodriguez ha pensato: se mi si ammoscia la messa in piega o se mi crolla una ciglia finta chi deve porre rimedio è a portata di mano.  Proseguendo nel paragone con il matrimonio della Marini,   Valeriona aveva un parterre di testimoni ben più spendibile sui rotocalchi: Maria Grazia Cucinotta, Ivana Trump, Anna Tatangelo e Gigi D’Alessio
Settanta i bodyguard per bloccare i paparazzi, trecento gli invitati alla funzione tenuta dal padre francescano Luigi Rossi, di Torre Annunziata, amico di famiglia dello sposo. Pochi minuti prima di dire sì Belen ha fatto un’intervista con Verissimo che oggi andrà in onda. «Non arriverò all’altare in dolce attesa», ha detto, «vorrei tanto una bambina ma non ci sto ancora provando, voglio godermi il piccolo Santiago che ha solo cinque mesi, però vorrei regalargli presto una sorellina, perchè avere dei fratelli non ti fa sentire sola». E sul giallo dei sacerdoti: «Questa è una faccenda delicata e vorrei fare chiarezza. Io non so nemmeno chi sia questo don Spritz e sicuramente non l’ho mai contattato. Invece, don Roberto, il prete che doveva inizialmente sposarci, non si è ritirato per troppa pressione mediatica, ma perché ha avuto un problema personale di cui non posso parlare. Comunque battezzerà il piccolo Santiago». 
Se i volti di prima serata hanno dato forfait, tante belle showgirl hanno presenziato con furore. E, non si sa perché, avevano comunicato già giorni prima la griffe che le avrebbe vestite, proprio come succede al Festival di Sanremo o al red carpet di Venezia. Elisabetta Canalis in Cavalli, Elena Santarelli in Luisa Beccaria, Claudia Galanti in Zuhair Muared. A tutte loro sono state  offerte ballerine per stare più comode e lanciare i tacchi sul prato. L’abito bianco di Belen è firmato Daniele Carlotta, designer siciliano super cool.  «Costa quasi 100 mila euro ma fortunatamente me l’hanno regalato», dice la bella argentina . La stylist Masha Brigatti  le ha dato  una mano. Era la stessa che ideò lo strappo a Sanremo che mostrò la farfallina tatuata in Eurovisione. 
Comunque festeggiamo. Belen e Stefano si sono sposati. Anche noi abbiamo i nostri Kate e William, Royal Baby e Cecilia Rodriguez vestita come Pippa Middleton. Come si fa a non volere loro un gran bene. (sì sì, la nostra è tutta invidia).


di Alessandra Menzani


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