martedì 23 giugno 2015

Silvia Chi?

Ho parlato pochissimo della corteggiatrice con il manuale "Piccoli Tronisti Crescono" sotto il braccio... e ne ho già parlato anche troppo per i miei gusti. E' uno di quei personaggi-ni che non mi sfruculia neanche per ca**eggiare un po'. E' grave. In realtà, così come è stato per Sciaronnécosa, il vero fascino malato si sprigiona dal seguito di SFUNZette in adorazione. Personalmente, di intrigante nel suo, ehm, percorso c'è stato solo il duedipicche, la trave, la tranvata, il palo, il frontale che ha preso dall'Argentino-ora-feliz. Per carità, non che non avesse un piano B. Altro che ritorno felice e tranquillo alla vita "normale" ! L'amica del cuore, offesa e delusa, scrive su Instagram (lei non ce la fa!) con la vittima accanto: posa plastica, solito paio di chiletti di trucco, la "testolina" piegata sotto il peso delle pene d'amore. Piangendo, si iscrive ad un'agenzia, un paio di giorni dopo, ritorna alla vita mandando messaggi profondi con deretano+infrachiappe in primo piano, per cui il dubbio se realmente trattasi di "pensiero profondo" o della pubblicità per un anti-emorroidale (l'agenzia lavora in fretta) sorge spontaneo...
Per qualche giorno, circolano gossippate su incontri ravvicinati con l'altra star disinteressata di questa stagione, gossip alimentato dagli stessi protagonisti (al di là delle loro intenzioni!) da vaghi, misteriosi segnali su Instagram. Ah, dimenticavo! Sono con la stessa agenzia. Le coincidenze della vita fanno paura! Puntuale come le tasse e la morte, arriva la fotina sul sito ufficiale della nuova santISSIMA. Altra coincidenza, ovvio. Malpensanti!




Ma l'estate avanza, il martellamento delle adoranti alla Red: "Silvia-sul-Trono!" rischia di passare direttamente dalla e-mail alle balls sfrante della suddetta. Lei si disidrata inondando di bava Raffaella Mennoia (che adesso soffre della sindrome di Frodo imbozzolato nella bava malefica del grande Ragno!). Ma può non bastare. Intanto, continua a "imbozzolare" le sFUNZ con le mirabolanti avventure di suor Silvia delle  Missionarie della santissima fronte: in ultimo, ma non ultima, si fa riprendere sdraiata sul lettino di un tatuatore (credo):

silvietta_raffa Tracheotomia In Corso silvietta_raffa





Spiritosona! Dolcetto o scherzetto







Per la verità, era abbastanza evidente che lo fosse. Né penso che volesse deridere o fare dello spirito (oltretutto, mancando totalmente della materia prima per raggiungere lo scopo) su malati gravi o su una pratica chirurgica molto delicata. Il punto non è questo. Il punto è che la "gran signora" di signorile ha ... ciò che aveva già ampiamente dimostrato durante il trono e al momento della "Scelta": nulla di percepibile da occhio umano. E la "gran zenzibbilità" è direttamente proporzionale alla suddetta signorilità. Partono commenti critici e/o indignati.
Lei risponde su Instagram.




Il "suo" umorismo viene frainteso: il che capitava e capita a Oscar Wilde o a Woody Allen ... o a santa Silvia, ma per ... ari-ehm....motivi diversi.
Non commento il suo commento. Nessuno potrebbe sfan*ulare Silvietta quanto la stessa Silvietta. Constato con piacere che Nicole l'ha battuta non solo nelle pampas argentine, ma anche sui banchi di scuola (nonostante il tiro al bersaglio con i dizionari). E' rassicurante che eserciti la sua "autoironia su se stessa": fra un po' dovrà specificare a chi elargisca la "sua autostima"! E chi si impegna quando esercita l'autocontrollo? Vabbé.... il delirio corre sul Web.
Incapace delle doti che denuncia come misconosciute, invece di chiuderla lì con:"Ok, uscita infelice, chiudiamola qui, chiedo scusa per il neurone in sciopero", posta un selfie scattato (evidentemente) da sonnambula, truccata anche nel lettuccio e con la tetta che tenta di arrampicarsi sulla clavicola:

Se fai del parere degli altri il tuo stile di vita sei FOTTUTO! #notteaTutti #semprefantastici #ungrandeBacio 😘✨





"Un grande in bocca al lupo! Ne avrai MOLTO bisogno!", (cit.)




Mab


giovedì 11 giugno 2015

Fabio e Nicole, la Scelta (e Non Solo)... Come l'Ho Vista Io

E' la Non-Scelta che, fatalmente, date le dinamiche del programma, ha la possibilità di capire i motivi della Scelta, certo, se ha sensibilità, intelligenza e balls per ascoltare e comprendere, invece di ripassare mentalmente la frase ad effetto che le guadagnerà l'ovazione del pubblico sdegnato.





Generalmente, i tronisti stile Bingo-Bongo, poco si curano di "andare oltre" (giusto un cincinino, eh?) la melassa della santificazione della Non-Scelta (sei stupAnda, percorso perfetto, ma il cuore mi porta altrove) e il consueto pi**one imbottito di sentimental-sadismo solitamente propinato alla Scelta, e che - in soldoni - si riduce all'elenco dei terribili vizi capitali e dei peccati mortali della tapina, per poi concludersi con un magnanimo:
"O Fortunella! Non meriti nulla e la testa mi manda un allarme rosso, ma voglio seguire il Ccccuore, quindi, baciami gli stivali perché sei la mia Scelta!"
E qui, la povera disgraziata, già con la pupilla dilatata e sull'orlo delle lacrime, vede la luce in fondo al tunnel ed una mano luminosa che si protende dall'alto a sollevarla dal fango perché sia sommersa dai petali di plastica e dalle avvilenti note dei non-talenti di "Amici"...

Fabio, a differenza dei Bingo-Bongo, dà alla Non-Scelta una spiegazione sensata, un po' al di là del livello quantoseibbbona, perfettamente in linea con quello che abbiamo potuto capire di lui, con quello che Nicole ha lasciato capire di sé, con ciò che abbiamo potuto facilmente dedurre guardando le loro esterne e le zuffe nei camerini.
"Io quando mi sono seduto su quel trono mi ero posto l'obiettivo di... che, se dovevo uscire con una persona da qua, doveva essere una persona che io non controlli (sic!) le sensazioni... perché comunque volevo qualcosa di diverso... perché in tutte le storie avute fino ad adesso io ho controllato la situazione, sono stato sempre quello che teneva in mano la situazione".

Del resto, cosa aveva detto Fabielén ad una Nicole che si era presentata in albergo dopo l'ennesima lite ("mettendo da parte l'orgoglio") e gli aveva chiesto:"Cosa ti piace di me oltre all'aspetto esteriore?"
"Non fai mai delle cose che ti chiedo, no? quindi forse questo posso vederlo più dal lato che hai più personalità di una persona a cui io chiedo delle reazioni, delle cose, e me le fa". Un'ammissione di totale ingestibilità che, se poteva, spesso, finire a martellate il già estenuato fegato, d'altra parte, lo intrigava non poco.

L'ottimistico tentativo di Fabio di dare un senso a ciò che un senso non ce l'ha, convinto - porello - di trovarsi in un contesto almeno temporaneamente umano e "normale", in cui un uomo può prendere fra le sue le mani di una ragazza (ancorché macrocefala), e, tra le mille banalità del caso e le foglie di fico che l'iter del programma esige, può onorare la sua intelligenza e rispettare il loro "percorso" (ecco, ho già l'orticaria!) motivando la non-scelta non sulla base di sommovimenti intestinali, disordini cardiaci, e capricci del Destino, ma partendo dal proprio vissuto e dal caos di sensazioni nuove che lo attraggono e lo terrorizzano al tempo stesso mi ha piacevolmente colpito, quindi, mi sono allarmata, quando, davanti ai glauchi occhi sgranati di una Nicole molto poco spavalda, ha attaccato con le note battute del noto copione tirinfacciolaqualsiasiperpoigraziarti.





Un primo cedimento c'è stato immediatamente, rievocando le esterne con il Roscio... e il rosicamento mentre se le sorbiva, combattuto tra il bisogno di non perderne una virgola e gli urli del fegato spossato: ho rivisto il colorito verde-giallastro, l'occhio omicida e il muscoletto vibrante della mascella.... Ma Nicole era troppo terrorizzata per notare certi dettagli... un po' strani per uno che sta per appiopparti un "no".




Così come non nota il sadismo infantile del "Ci sono stati più bassi che alti... molti, molti bassi..." =Montagne Russe, mentre con la Santa number two della stagione vagava per il piattume del Desero dei Tartari... E non nota lo sguardo da "Lo so, sono cattivo, ma mi devo sfogare un po', sapessi.... Prometto che sarò buono, non sporcherò, ti reggerò lo strascico e potrai strapparmi i peli dell'inguine con la pinzetta per le sopracciglia..."





Per fortuna, quasi subito, arriva:

"...Poi, dopo, comunque, ho imparato a conoscerti.. mi hai fatto conoscere soprattutto tutti i tuoi difetti, no? Me li hai messi proprio davanti: prima delle tue virtù, mi hai fatto conoscere tutti i tuoi difetti".

Inutile nascondere che la suddetta frase mi è simpatica per motivi autobiografici, ma è, indubitabilmente, la Scelta.

Voglio dire - benché mi sembra sia sfuggito ai più - l'insospettabile Fabio-ciuffo-e-bachada, in perfetta coerenza con la spiegazione offerta alla Non-Scelta, in una frase le dice: Ti scelgo perché te ne sei fregata del mondo, del pubblico, del Web, di Marì e della red, del rosicone Amedeo the Fox, del plastificato Jack, della Carla Fracci dei poveri - liquidandoli con un sorrisetto sprezzante e indisponente - te ne sei fregata persino di me quando mi comportavo da delirante demente, sei sicura di ciò che sei, di chi sei e non ci rinunci neanche per guadagnarti il favore delle sciure infojate, delle ragazzine brufolose e della Grande Pupara... neanche per prenderti me, non a quel prezzo. Vuoi che ti veda esattamente come sei, anzi al tuo peggio, perché non sei disposta a cambiare, neanche per me".
L'esatto contrario della Non-Scelta, poraccia, con la cervicale uccisa (quanti ricordi, cara Sciaronnécosa!) a furia di torcersi sulla seggiolina per spiegarsi... con Marì, per cercare lo sguardo complice della red, e quello adorante degli sfigati tra il pubblico. Quella che coglie ogni critica rivolta da Ciuffoconfuso alla rivale e la fa sua: 1) per mancanza di fantasia, 2) per paraculismo acuto: Vedi? la pensiamo nello stesso modo!
Quella che, con rara vigliaccheria, dopo tre mesi, lo mette con le spalle al muro riesumando il "complotto", l'accordo tra amanti demoniaci (... così, caro, se scegli lei, è chiaro che sei un falso... Mi è bastata questa incommensurabile vigliaccata per annullare ogni residuo briciolo di rispetto nei confronti di quella che, adesso, medita da Instagram sulle falsità altrui facendosi inquadrare il deretano con infrachiappe sempre contro uno dei suoi insopportabili sfondi da bucche di serie B). Quella che si affannava a rassicurarlo che avrebbe imparato pure la bachata in un amen e che l'avrebbe insegnata in un pater. Che lo sprofondava in esterne marchettare di prodotti per igiene personale, inondate di getti d'acqua blu, cartoline da Salsomaggiore e sfondi hawaiani di cartone. Che prometteva una narcòsi al deodorante ad uno che, intanto, si stava scoprendo possessore di balls, e - forse - pronto a rischiare palo-trave-tonfo.

Ma è facile notare, osservare, concludere, se si guarda una storia televisiva come se fosse un film... e spesso lo è, diretto da Bombolo e Alvaro Vitali, ma lo è.
Certo, Nicole, la fredda, algida, arrogante Nicole non nota, non osserva, conclude e basta ...




Per un attimo (anche se conoscevo già il finale del film), quando, vagamente allarmato, ma con il sorriso trionfante (Che scherzONE, eh?), un Fabio più o meno treenne la trattiene per la battutona finale, beh....




 ...beh, ho sognato ad occhi aperti, e ho visto Nicole assestargli una ginocchiata assassina nelle pelotas sotto gli occhi umidi di mamacita... ma solo per ricambiare lo scherzONE, eh?




Ma è finita tra i petali di plastica rosa, come è cosa buona et giusta, e Fabielén ha dato libero sfogo ad un suo istinto innato, ma che Nicole esalta a livelli stratosferici: il cannibalismo.

(continua?)

Mab

p.s.
Ci sarebbe da dire sugli incontrollabili cromatismi facciali di Fabielén, e su quanto farfugliasse e balbettasse con Nicole (proprio in quell'esterna - inaspettatissima - in albergo, è a livelli imbarazzanti!), ecc.ecc.


martedì 9 giugno 2015

"Intervista" de "Il Vicolo" a Fabio Colloricchio: Una Fantastica Capriola con Triplo Salto Mortale Carpiato all'Indietro. Sponsor: De Falco?

"Premettiamo che ci ha fatto molto piacere intervistare Fabio e conoscerlo un pò meglio. Fabio è la persona buona e un pò ingenua che abbiamo sempre visto. In passato abbiamo pensato non avesse carattere, ma durante il percorso da tronista lo abbiamo molto rivalutato. Fabio ha carattere ma non lo dimostra con la fermezza tipica delle persone forti, lo fa con dolcezza, lasciando il giusto spazio agli altri e magari facendoceli arrivare da soli su chi lui sia veramente, senza imporsi in modo presuntuoso o entrando a gamba tesa sulle vite altrui.
L’aver avuto conferma “toccando con mano” che Fabio è una persona umile e disponibile è stato merito del suo manager Daniele De Falco, possiamo affermare con certezza che non poteva esserci agenzia migliore a tutelare la figura del bell’argentino…per rendere giustizia ad una storia personale che costituisce un libro che va ben oltre una “sbiadita copertina” televisiva…una storia con ancora moltissime pagine da scrivere.

La DDF Management punta alla qualità più che alla quantità. Punta a far conoscere l’artista che cura a 360° senza sfruttarne l’immagine fino a spremerlo all’osso per poi gettarlo via quando non servirà più. Il motto di De Falco è: meno serate ed eventi ma di qualità! Questo vale per Fabio, ma anche per gli altri ragazzi appena usciti da Uomini e donne come Valentina, Andrea e Nicole che hanno tutti un’ottima opinione del loro manager".

Per credere... leggere QUI.

A conclusione dell'intervista, alla Premiata Ditta De Falco è dedicato uno spottone supplementare con panoramica sulle locandine degli eventi prossimi venturi dei "talenti" della suddetta agenzia. 
Per un attimo, ho pensato che l'intera introduzione fosse stata - ehm - ispirata dallo spirito imprenditoriale della De Falco, copia-incollato da una qualche circolare sul valore del marketing sul Web, senza andare tanto per il sottile, ma la mia passione per i dettagli mi ha salvato ancòra una volta da una figura barbina: non conosco il livello culturale degli "autori" De Falco, ma conosco abbastanza bene quello del Vicolo.E il "pò" ripetuto qua e là mi ha dato conferma della paternità della forma, se non del contenuto.

Ripeto ciò che avevo anticipato in una intramuscolare su Facebook a proposito dell'"intervista" a Nicole:

Cari ragazzi,
capisco la selvaggia legge del Far West che ruota intorno ad agenzie, a smistatori e/o procacciatori regionali di serate, ecc. Capisco l'urgenza di raccattare tutto e nel più breve tempo possibile se non si vuole arrivare a vendersi l'ecografia del pupo, capisco la Sindrome di Stoccolma (cercate su Wikipedia) che, da una parte, vi lega alla Redazione, la grande mamma per cui siete sicuramente speciali, sicuramente diversi dagli altri, sicuramente amati e tutelati, e, dall'altra, vi lega a filo doppio all'agenzia di turno, che, magari, non prometterà più, come ai tempi di Zietto Fruttidibosco (leggi=Lele Mora): "Piccolo/a farò di te una stella", ma, più concretamente, un malloppetto da mettere da parte per i tempi cupi, e la straordinaria opportunità di andare a rendervi ridicoli su qualche isola... che sia per cornificare o essere cornificati, o per ululare a quattro zampe dietro un cocco...Certo, mi rendo conto di quanto chi va a U&D senza un revolver piantato in mezzo alle scapole sia incline a trangugiare la qualsiasi, ma qualche paletto ci vuole... La mia personale debolezza è quella - ho scoperto - di adottare le "viperette". Assodato che non lo faccio per spirito di contraddizione né perché io abbia una qualche particolare inclinazione a proteggere i deboli e i perseguitati,  ne ho dedotto che deve esserci una caratteristica comune dei suddetti amati rettili che me li fa prediligere, (benché, se li avessi incontrati fuori, nella "vita vera", non saremmo diventate amicone e manco buone conoscenti....).
La caratteristica comune è la suprema indifferenza dimostrata nei confronti del pubblico, che sia quello in studio o del Web, il non rivolgersi alle sciure o a Marì, ma il puntare sempre al "tronista" o ad incrociare le lame con la rivale (proclamata "Santa" a furor di like, coccolata dall'impavida e imparziale Red, consacrata protagonista, guidata e protetta da Marì). E mi crollate adesso? Voglio dire, capisco che qualcuno non vi abbia "capito", ma sfan*ularvi per due troni - mi riferisco a Fabio - non basta per dire un bel "no, grazie"? E non parlo solo del Blog in questione, ovvio. E non parlo di critiche costruttive, ovvio. Riprendetevi, le agenzie passano, ma gli specchi di casa restano.

Mab




lunedì 8 giugno 2015

Fabio e Nicole: la Scelta, la Non-Scelta e le Immagini che Parlano...

Lascio parlare le immagini. Le espressioni. Non ho barato, nel senso che ho allineato in parallelo i momenti in cui Fabio "prepara" (Silvia per davvero, Nicole per sadismo, ma lei non lo sa) e propina all'una e all'altra il discorsetto da non-scelta...



























Ultimo momento topico in cui - a detta delle esperte di sentimenti dei blog-cortili - rifulge la falsità di Nicole, in netto contrasto con la spontanea, sentita reazione dell'innamorata e vvvvera Silvia. Solo io ho visto altro? I Fatti: Nicole, per ben due volte, si alza e fa per andarsene, ed è così falsa, che, in perfetta coerenza con il comportamento tenuto per tutto il trono, se ne frega di salutare Marì, con doverosa leccata per una auspicata, futura incoronazione, se ne frega di mostrare al pubblico il faccino devastato dalla delusione e dal dolore, ma, semplicemente, scappa via. Perché, la prima reazione, se uno ci ha messo altro rispetto al ghigno, è quella di chi riceve un pugno nello stomaco. Stai male e non riesci a parlare, punto. Poi, vabbé, in camerino gli avrebbe detto di ogni, perché è normale che monti e si sfoghi la rabbia... 
Silvia, la Signora, non solo non risponde con la signorilità che ci si aspetterebbe (e per la quale Fabio era stato osannato dopo la non-scelta della Cilia da chi adesso lo stronca), e spruzza e sprizza quell'acido rancoroso per cui l'amiamo, ma, non appena l'uomo di cui sarebbe enigmaticamente innamorata le dice che "nunnécosa", si rivolge immediatamente a Marì e al pubblico, poi lancia il suo "Lo sapevo io, ecc.", e fa una pausa per lasciare spazio all'applauso che ha cercato e trovato, quindi, fatta la signorile sparata, straziata dal dolore, se ne va, ma voltandosi a salutare Marì e i FUNZ con la mano, sssiamai avessero creduto davvero che, in caso (verificatosi) di non-scelta, sarebbe tornata tranquillamente ad una vita "normale".






(continua)

lunedì 1 giugno 2015

La Scelta di Amedeo, Regia di Alvaro Vitali, Colonna Sonora di Gigi D'Alessio

Beh, ho deciso di seguire l'ordine cronologico delle "scelte", anche perché - non so se per caso o meno - l'una spiega l'altra o dovrebbe farlo. O meglio, le reazioni suscitate da una scelta diventano (per me) incomprensibili e/o in malafede se paragonate a quelle che hanno salutato le scelte successive.
Chi mi legge lo sa: di solito guardo un paio di puntate dei nuovi troni, poi, lascio perdere fino alle ultime settimane. Se, nel corso di queste fatidiche ultime settimane, qualcosa mi intriga, mi sprofondo in una rapida full immersion, che, a volte, segue addirittura la scelta stessa. Quindi, dichiarando che NON ho effettuato alcuna full immersion, sono già a metà dell'opera: il trono del Roscio e della cugina spiritata della Cilia mi ispiravano unicamente la voglia malsana di rivedermi il viaggio di nozze dei Teresavvi. Tanto per provare quel brividino giù per la spina dorsale fino alla codina biforcuta. Teresa-Gollum con gli occhi fosforescenti nella penombra, appollaiata sul letto, che sibila:"Ah! Dormi?!".... Ma adesso va tutto bene, lui è il suo tesssorrrrooo....
Vabbé, Amedeo il Roscio.
Brandelli di trono visti mentre cercavo di decifrare il motivo - se un delirio può avere un senso - per cui era stata creata una nuova "viperaaaa".
Non mi soffermo sull'aspetto: ognuno ha i gusti che ha, e che si merita (aggiungerei).
Uso raramente il termine "falso". La spiegazione avrebbe un effetto più soporifero del suo trono. Volpino, ecco. Tratti del viso, espressione, sguardi e parole portano lì: volpino. Aggiungendo i famosi Fatti, direi calcolatore, studiato, occhi ed orecchie spalancate per captare qualsiasi segnale che potesse riguardarlo e/o essergli utile. Impegnatissimo a cercare con lo sguardo Marì e a intrecciare con lei (non so con quanto successo) un dialogo complice a base di sopracciglio alzato, sorrisetto storto, occhietto ammiccante... aummm aummm. Impegnatissimo a cercare anche la complicità di Gianni Fracci  e di Jack Botox- Tina era totalmente inFaViata, quindi manco a provarci.... Impegnatissimo a fare da padrino-fratellone maggiore-forse-ammiratore-segreto della ventunenne tronista, che, in realtà sembra una quarantacinquenne che ha svernato da un chirurgo plastico ed è riuscita a togliersi dieci anni, ma non può ridere né corrugare la fronte altrimenti saltano le cuciture. Impegnatissimo a rosicchiare le "zampe" del trono dell'Argentino per rubargli la scena. Poco poco, piano piano, come piace a noi. Impegnatissimo ad interpretare gli umori del pubblico per annusare dove tira il vento e sfornare predichette ad hoc.
Sinceramente non ricordo i nomi delle sue corteggiatrici: Ale, Alex, Alessandra, Alessia, Alexia... molto originali già nei nomi. Tamarre q.b. ... che ve lo dico a fare? Non sono in  grado di citare la puntata, ma una volta, ho assistito ad un "dibattito" fra due o tre rivali che sembrava ambientato nei camerini scalcinati di un qualche locale scalcinato, in un paesino scalcinato stile film di Pupi Avati.
Lui, intanto, avrebbe voluto interpretare il Bello e Impossibile, ma, essendo abbastanza furbo, sotto chili di presunzione, per rendersi conto di non avere i requisiti giusti, ha optato per Quello che Non si Innamora, ma Vorrebbe Tanto...
E' arcinoto, in effetti, che il posto giusto per inciampare in un sentimento inedito e "speciale" è uno studio televisivo dove un cameraman mastica rumorosamente una cingomma a tre centimetri dal tuo timido approccio con la centocinquantesima Ale, Alex, Alessandra, Alessia, Alexia... che - timidona!- ti rovescia una scollatura popputa ad altezza patta, miagolando che è bloccata dalla telecamera. Per non sbagliare, lui se l'è slinguazzate tutte. Non so se si appiccicavano la cingomma dietro l'orecchio prima di ricambiare, ma sospetto di sì. Intanto, il piano Oddio-che Sarà-Sento-un Languorino-Non-Sarà-Mica-Amore andava avanti. La difficoltà stava nell'individuare sia una preda credibile che un'antagonista credibile. Punta Nicole (che stavo studiando). Che gli piacesse, e pure tanto, era evidentissimo. Che gli garbasse l'idea di intralciare il "percorso" del caballero delle pampas era altrettanto evidente - anche per movimentare un trono che assomigliava sempre più ad una serie di scalcinati approcci negli scalcinati camerini, ecc.ecc. Fabio ci casca con stivali e speroni. Non perché sia stupido, ma perché è geloso come il Fantini quando Beatrice "conosceva meglio" Luca: Otello è un mollaccione anche piuttosto palliduccio in confronto.
In genere, ne fanno una questione di principio. Non è gelosia, è che amano la coerenza, cavolo! E sono fuuuurbi: stai giocando, eh? Intanto, cercano di auto-convincersi che il persistente colorito verde delle loro guanciotte sia uno sbaglio della truccatrice o del tecnico delle luci. Nicole casca nel suo stesso gioco, ma si ritira in tempo, prima che lui, dopo averla avviluppata con 109 tentacoli, la slinguazzi a tradimento. Ed era proprio ciò che lui voleva fare. Lo capisce Nicole, lo capisce il fegato di Fabio, lo capisce persino Jack - che fa finta di no - lui nega e si apre il dibattito in studio. Penoso. Lì, ho sgamato tutto ciò che ho scritto fino a questo momento.
Messa con le spalle al muro dall'aut aut di Fabio e dai tentacoli del polipone, Nicole cambia precipitosamente strada. Ispirato dal fantasma di Luca, punto nell'orgoglio e nella strategia (e poi lei gli piace pure!), tenta il viscido colpaccio: o mia o di nessun altro tronista. Ovvero, va a trovarla in albergo con la scusa che usò Antonio con Cleopatra: il Chiarimento. Dopo essersi parato il c*lo con la Red: è un piano per aiutare Fabietto ad aprire gli occhi! Lei non ci casca. Fabietto sì, perché sta già messo male. Lei avrebbe dovuto semplicemente catapultarlo giù dalla finestra del terzo piano, e qué pelotas!
Da quel momento, il Roscio punge, insinua, sottolinea, insomma non molla. La sfan*ula appena può, la ridicolizza, fa quello che "Io l'ho sgamata, Fabietto, fa' un po' te...". Ma Fabietto sta già disegnando cuoricini trafitti nel suo diario.
Il triangolo si trasforma: lei è tale Alessia. Come ho già detto, la tipica che invece di stringere la mano stringe la coscia, e poi si chiede: perché da me cercano solo quello? Ma su di lei non ruggisco più di tanto, perché ho capito che è proprio così, la disegnano così. Almeno da un certo momento in poi, non recita, non cerca l'approvazione di Marì né la complicità del pubblico. Dopo aver visto Sciaronnécosa all'opera, capire la differenza è un gioco da ragazzi! I suoi sogni sono modesti come il marpione che ha davanti. Una Cenerentola di seconda mano. Ma, proprio per questo, più vulnerabile di altri, e il Volpino la inquadra.
Qualcuno mi spiegherà prima o poi perché Nicole è una zo**ola per un paio di esterne passate a rendere inoffensivi i tentacoli del polipone mentre Alessia, che si struscia Fabietto per un bel po' (ed avrebbe continuato!) è dolcIZZIMA... Boh! E perché Fabio è lo scemo che "c'è cascato", mentre il Roscio ha scelto la rosa bianca di una purissima vergine? Qualcuno me lo spiegherà.
Lui, intanto, è così travolto, confuso, disorientato da questo sentimento nuovo e dirompente... che pianifica il gran finale nei minimi dettagli, colpi di scena, spie, biglietti misteriosi compresi. Mi aspetto che arrivi quella povera infelice che chiamano Candela ne Il Segreto de Pulicinellas.
La Red, conosciuto, approvato e concordato il Piano, sa finalmente cosa significhi Orgasmo Multiplo.
Vabbé l'avete vista. Cinderella in lacrime che raccoglie i suoi stracci e scappa via, scacciata dall'aspirante Bello e Impossibile, la finta Scelta - usando con un cinismo agghiacciante tre Non-scelte - e qui mi domando perché la sensibilità di Silvia Fronte Edificabile (cit.) vada tutelata come un tenero cucciolo mentre di 'ste ragazze si può fare carne macinata! Lui si esibisce in un lumacoso ultimo ballo con la non-scelta con cui si era compromesso maggiormente (il Cerioli ha scampato un tentativo di fucilazione  per un comportamento analogo). Io gli avrei tirato una ginocchiata nelle pelotas, ma ... a trovarle! In tutto ciò non mancano sorrisetti e ammiccamenti verso Marì e il pubblico... Come vado?
Alessia viene ricondotta in studio e visiona la più spontanea, semplice, estemporanea dichiarazione mai sgorgata da cuore maschile. Con colonna sonora, effetti speciali, ecc. ecc. Lui avrebbe voluto il cavallo bianco, ma hanno detto di no. Corsa attraverso lo studio, un ibrido tra Clark Gable e Conversano. Abbraccio faticoso perché il Roscio è anche bassetto, può gonfiare le pagnottone sulle braccia, ma qualcuno l'avverta che si dilata, non si slancia manco un po'. E pensate quant'è bravo: mentre è travolto dall'amore faticosamente agganciato e felicemente coronato, soliti sguardi a Marì (le sarò piaciuto?), in camera (Ahò, non de profilo che c'ho il nasone importante), verso il pubblico (Piangete? E quanto piangete?) Il fatto è che qualche anima semplice piange davvero.
E fin qui... non per vantarmi, ma ce ne vuole per stupirmi.... E poi, ha vinto lui, il Roscio! Uno che non vede l'amata da un bel po', che ha scoperto di essere innamorato per la prima volta in vita sua, che non ha neanche fatto una scelta tradizionale, con uno straccio di dialogo, ma un monologo registrato, dovrebbe prenderla tra le braccia e volare in camerino, in ascensore, sulla luna... Invece, ultimo sguardo a Marì:"Possiamo restare in studio sino alla fine della puntata?" Perfino Bloody ha un attimo di sbandamento.

Mab