lunedì 1 giugno 2015

La Scelta di Amedeo, Regia di Alvaro Vitali, Colonna Sonora di Gigi D'Alessio

Beh, ho deciso di seguire l'ordine cronologico delle "scelte", anche perché - non so se per caso o meno - l'una spiega l'altra o dovrebbe farlo. O meglio, le reazioni suscitate da una scelta diventano (per me) incomprensibili e/o in malafede se paragonate a quelle che hanno salutato le scelte successive.
Chi mi legge lo sa: di solito guardo un paio di puntate dei nuovi troni, poi, lascio perdere fino alle ultime settimane. Se, nel corso di queste fatidiche ultime settimane, qualcosa mi intriga, mi sprofondo in una rapida full immersion, che, a volte, segue addirittura la scelta stessa. Quindi, dichiarando che NON ho effettuato alcuna full immersion, sono già a metà dell'opera: il trono del Roscio e della cugina spiritata della Cilia mi ispiravano unicamente la voglia malsana di rivedermi il viaggio di nozze dei Teresavvi. Tanto per provare quel brividino giù per la spina dorsale fino alla codina biforcuta. Teresa-Gollum con gli occhi fosforescenti nella penombra, appollaiata sul letto, che sibila:"Ah! Dormi?!".... Ma adesso va tutto bene, lui è il suo tesssorrrrooo....
Vabbé, Amedeo il Roscio.
Brandelli di trono visti mentre cercavo di decifrare il motivo - se un delirio può avere un senso - per cui era stata creata una nuova "viperaaaa".
Non mi soffermo sull'aspetto: ognuno ha i gusti che ha, e che si merita (aggiungerei).
Uso raramente il termine "falso". La spiegazione avrebbe un effetto più soporifero del suo trono. Volpino, ecco. Tratti del viso, espressione, sguardi e parole portano lì: volpino. Aggiungendo i famosi Fatti, direi calcolatore, studiato, occhi ed orecchie spalancate per captare qualsiasi segnale che potesse riguardarlo e/o essergli utile. Impegnatissimo a cercare con lo sguardo Marì e a intrecciare con lei (non so con quanto successo) un dialogo complice a base di sopracciglio alzato, sorrisetto storto, occhietto ammiccante... aummm aummm. Impegnatissimo a cercare anche la complicità di Gianni Fracci  e di Jack Botox- Tina era totalmente inFaViata, quindi manco a provarci.... Impegnatissimo a fare da padrino-fratellone maggiore-forse-ammiratore-segreto della ventunenne tronista, che, in realtà sembra una quarantacinquenne che ha svernato da un chirurgo plastico ed è riuscita a togliersi dieci anni, ma non può ridere né corrugare la fronte altrimenti saltano le cuciture. Impegnatissimo a rosicchiare le "zampe" del trono dell'Argentino per rubargli la scena. Poco poco, piano piano, come piace a noi. Impegnatissimo ad interpretare gli umori del pubblico per annusare dove tira il vento e sfornare predichette ad hoc.
Sinceramente non ricordo i nomi delle sue corteggiatrici: Ale, Alex, Alessandra, Alessia, Alexia... molto originali già nei nomi. Tamarre q.b. ... che ve lo dico a fare? Non sono in  grado di citare la puntata, ma una volta, ho assistito ad un "dibattito" fra due o tre rivali che sembrava ambientato nei camerini scalcinati di un qualche locale scalcinato, in un paesino scalcinato stile film di Pupi Avati.
Lui, intanto, avrebbe voluto interpretare il Bello e Impossibile, ma, essendo abbastanza furbo, sotto chili di presunzione, per rendersi conto di non avere i requisiti giusti, ha optato per Quello che Non si Innamora, ma Vorrebbe Tanto...
E' arcinoto, in effetti, che il posto giusto per inciampare in un sentimento inedito e "speciale" è uno studio televisivo dove un cameraman mastica rumorosamente una cingomma a tre centimetri dal tuo timido approccio con la centocinquantesima Ale, Alex, Alessandra, Alessia, Alexia... che - timidona!- ti rovescia una scollatura popputa ad altezza patta, miagolando che è bloccata dalla telecamera. Per non sbagliare, lui se l'è slinguazzate tutte. Non so se si appiccicavano la cingomma dietro l'orecchio prima di ricambiare, ma sospetto di sì. Intanto, il piano Oddio-che Sarà-Sento-un Languorino-Non-Sarà-Mica-Amore andava avanti. La difficoltà stava nell'individuare sia una preda credibile che un'antagonista credibile. Punta Nicole (che stavo studiando). Che gli piacesse, e pure tanto, era evidentissimo. Che gli garbasse l'idea di intralciare il "percorso" del caballero delle pampas era altrettanto evidente - anche per movimentare un trono che assomigliava sempre più ad una serie di scalcinati approcci negli scalcinati camerini, ecc.ecc. Fabio ci casca con stivali e speroni. Non perché sia stupido, ma perché è geloso come il Fantini quando Beatrice "conosceva meglio" Luca: Otello è un mollaccione anche piuttosto palliduccio in confronto.
In genere, ne fanno una questione di principio. Non è gelosia, è che amano la coerenza, cavolo! E sono fuuuurbi: stai giocando, eh? Intanto, cercano di auto-convincersi che il persistente colorito verde delle loro guanciotte sia uno sbaglio della truccatrice o del tecnico delle luci. Nicole casca nel suo stesso gioco, ma si ritira in tempo, prima che lui, dopo averla avviluppata con 109 tentacoli, la slinguazzi a tradimento. Ed era proprio ciò che lui voleva fare. Lo capisce Nicole, lo capisce il fegato di Fabio, lo capisce persino Jack - che fa finta di no - lui nega e si apre il dibattito in studio. Penoso. Lì, ho sgamato tutto ciò che ho scritto fino a questo momento.
Messa con le spalle al muro dall'aut aut di Fabio e dai tentacoli del polipone, Nicole cambia precipitosamente strada. Ispirato dal fantasma di Luca, punto nell'orgoglio e nella strategia (e poi lei gli piace pure!), tenta il viscido colpaccio: o mia o di nessun altro tronista. Ovvero, va a trovarla in albergo con la scusa che usò Antonio con Cleopatra: il Chiarimento. Dopo essersi parato il c*lo con la Red: è un piano per aiutare Fabietto ad aprire gli occhi! Lei non ci casca. Fabietto sì, perché sta già messo male. Lei avrebbe dovuto semplicemente catapultarlo giù dalla finestra del terzo piano, e qué pelotas!
Da quel momento, il Roscio punge, insinua, sottolinea, insomma non molla. La sfan*ula appena può, la ridicolizza, fa quello che "Io l'ho sgamata, Fabietto, fa' un po' te...". Ma Fabietto sta già disegnando cuoricini trafitti nel suo diario.
Il triangolo si trasforma: lei è tale Alessia. Come ho già detto, la tipica che invece di stringere la mano stringe la coscia, e poi si chiede: perché da me cercano solo quello? Ma su di lei non ruggisco più di tanto, perché ho capito che è proprio così, la disegnano così. Almeno da un certo momento in poi, non recita, non cerca l'approvazione di Marì né la complicità del pubblico. Dopo aver visto Sciaronnécosa all'opera, capire la differenza è un gioco da ragazzi! I suoi sogni sono modesti come il marpione che ha davanti. Una Cenerentola di seconda mano. Ma, proprio per questo, più vulnerabile di altri, e il Volpino la inquadra.
Qualcuno mi spiegherà prima o poi perché Nicole è una zo**ola per un paio di esterne passate a rendere inoffensivi i tentacoli del polipone mentre Alessia, che si struscia Fabietto per un bel po' (ed avrebbe continuato!) è dolcIZZIMA... Boh! E perché Fabio è lo scemo che "c'è cascato", mentre il Roscio ha scelto la rosa bianca di una purissima vergine? Qualcuno me lo spiegherà.
Lui, intanto, è così travolto, confuso, disorientato da questo sentimento nuovo e dirompente... che pianifica il gran finale nei minimi dettagli, colpi di scena, spie, biglietti misteriosi compresi. Mi aspetto che arrivi quella povera infelice che chiamano Candela ne Il Segreto de Pulicinellas.
La Red, conosciuto, approvato e concordato il Piano, sa finalmente cosa significhi Orgasmo Multiplo.
Vabbé l'avete vista. Cinderella in lacrime che raccoglie i suoi stracci e scappa via, scacciata dall'aspirante Bello e Impossibile, la finta Scelta - usando con un cinismo agghiacciante tre Non-scelte - e qui mi domando perché la sensibilità di Silvia Fronte Edificabile (cit.) vada tutelata come un tenero cucciolo mentre di 'ste ragazze si può fare carne macinata! Lui si esibisce in un lumacoso ultimo ballo con la non-scelta con cui si era compromesso maggiormente (il Cerioli ha scampato un tentativo di fucilazione  per un comportamento analogo). Io gli avrei tirato una ginocchiata nelle pelotas, ma ... a trovarle! In tutto ciò non mancano sorrisetti e ammiccamenti verso Marì e il pubblico... Come vado?
Alessia viene ricondotta in studio e visiona la più spontanea, semplice, estemporanea dichiarazione mai sgorgata da cuore maschile. Con colonna sonora, effetti speciali, ecc. ecc. Lui avrebbe voluto il cavallo bianco, ma hanno detto di no. Corsa attraverso lo studio, un ibrido tra Clark Gable e Conversano. Abbraccio faticoso perché il Roscio è anche bassetto, può gonfiare le pagnottone sulle braccia, ma qualcuno l'avverta che si dilata, non si slancia manco un po'. E pensate quant'è bravo: mentre è travolto dall'amore faticosamente agganciato e felicemente coronato, soliti sguardi a Marì (le sarò piaciuto?), in camera (Ahò, non de profilo che c'ho il nasone importante), verso il pubblico (Piangete? E quanto piangete?) Il fatto è che qualche anima semplice piange davvero.
E fin qui... non per vantarmi, ma ce ne vuole per stupirmi.... E poi, ha vinto lui, il Roscio! Uno che non vede l'amata da un bel po', che ha scoperto di essere innamorato per la prima volta in vita sua, che non ha neanche fatto una scelta tradizionale, con uno straccio di dialogo, ma un monologo registrato, dovrebbe prenderla tra le braccia e volare in camerino, in ascensore, sulla luna... Invece, ultimo sguardo a Marì:"Possiamo restare in studio sino alla fine della puntata?" Perfino Bloody ha un attimo di sbandamento.

Mab


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