"Premettiamo che ci ha fatto molto piacere intervistare Fabio e conoscerlo un pò meglio. Fabio è la persona buona e un pò ingenua che abbiamo sempre visto. In passato abbiamo pensato non avesse carattere, ma durante il percorso da tronista lo abbiamo molto rivalutato. Fabio ha carattere ma non lo dimostra con la fermezza tipica delle persone forti, lo fa con dolcezza, lasciando il giusto spazio agli altri e magari facendoceli arrivare da soli su chi lui sia veramente, senza imporsi in modo presuntuoso o entrando a gamba tesa sulle vite altrui.
L’aver avuto conferma “toccando con mano” che Fabio è una persona umile e disponibile è stato merito del suo manager Daniele De Falco, possiamo affermare con certezza che non poteva esserci agenzia migliore a tutelare la figura del bell’argentino…per rendere giustizia ad una storia personale che costituisce un libro che va ben oltre una “sbiadita copertina” televisiva…una storia con ancora moltissime pagine da scrivere.
La DDF Management punta alla qualità più che alla quantità. Punta a far conoscere l’artista che cura a 360° senza sfruttarne l’immagine fino a spremerlo all’osso per poi gettarlo via quando non servirà più. Il motto di De Falco è: meno serate ed eventi ma di qualità! Questo vale per Fabio, ma anche per gli altri ragazzi appena usciti da Uomini e donne come Valentina, Andrea e Nicole che hanno tutti un’ottima opinione del loro manager".
Per credere... leggere QUI.
A conclusione dell'intervista, alla Premiata Ditta De Falco è dedicato uno spottone supplementare con panoramica sulle locandine degli eventi prossimi venturi dei "talenti" della suddetta agenzia.
Per un attimo, ho pensato che l'intera introduzione fosse stata - ehm - ispirata dallo spirito imprenditoriale della De Falco, copia-incollato da una qualche circolare sul valore del marketing sul Web, senza andare tanto per il sottile, ma la mia passione per i dettagli mi ha salvato ancòra una volta da una figura barbina: non conosco il livello culturale degli "autori" De Falco, ma conosco abbastanza bene quello del Vicolo.E il "pò" ripetuto qua e là mi ha dato conferma della paternità della forma, se non del contenuto.
Ripeto ciò che avevo anticipato in una intramuscolare su Facebook a proposito dell'"intervista" a Nicole:
Cari ragazzi,
capisco la selvaggia legge del Far West che ruota intorno ad agenzie, a smistatori e/o procacciatori regionali di serate, ecc. Capisco l'urgenza di raccattare tutto e nel più breve tempo possibile se non si vuole arrivare a vendersi l'ecografia del pupo, capisco la Sindrome di Stoccolma (cercate su Wikipedia) che, da una parte, vi lega alla Redazione, la grande mamma per cui siete sicuramente speciali, sicuramente diversi dagli altri, sicuramente amati e tutelati, e, dall'altra, vi lega a filo doppio all'agenzia di turno, che, magari, non prometterà più, come ai tempi di Zietto Fruttidibosco (leggi=Lele Mora): "Piccolo/a farò di te una stella", ma, più concretamente, un malloppetto da mettere da parte per i tempi cupi, e la straordinaria opportunità di andare a rendervi ridicoli su qualche isola... che sia per cornificare o essere cornificati, o per ululare a quattro zampe dietro un cocco...Certo, mi rendo conto di quanto chi va a U&D senza un revolver piantato in mezzo alle scapole sia incline a trangugiare la qualsiasi, ma qualche paletto ci vuole... La mia personale debolezza è quella - ho scoperto - di adottare le "viperette". Assodato che non lo faccio per spirito di contraddizione né perché io abbia una qualche particolare inclinazione a proteggere i deboli e i perseguitati, ne ho dedotto che deve esserci una caratteristica comune dei suddetti amati rettili che me li fa prediligere, (benché, se li avessi incontrati fuori, nella "vita vera", non saremmo diventate amicone e manco buone conoscenti....).
La caratteristica comune è la suprema indifferenza dimostrata nei confronti del pubblico, che sia quello in studio o del Web, il non rivolgersi alle sciure o a Marì, ma il puntare sempre al "tronista" o ad incrociare le lame con la rivale (proclamata "Santa" a furor di like, coccolata dall'impavida e imparziale Red, consacrata protagonista, guidata e protetta da Marì). E mi crollate adesso? Voglio dire, capisco che qualcuno non vi abbia "capito", ma sfan*ularvi per due troni - mi riferisco a Fabio - non basta per dire un bel "no, grazie"? E non parlo solo del Blog in questione, ovvio. E non parlo di critiche costruttive, ovvio. Riprendetevi, le agenzie passano, ma gli specchi di casa restano.
Mab
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