giovedì 11 giugno 2015

Fabio e Nicole, la Scelta (e Non Solo)... Come l'Ho Vista Io

E' la Non-Scelta che, fatalmente, date le dinamiche del programma, ha la possibilità di capire i motivi della Scelta, certo, se ha sensibilità, intelligenza e balls per ascoltare e comprendere, invece di ripassare mentalmente la frase ad effetto che le guadagnerà l'ovazione del pubblico sdegnato.





Generalmente, i tronisti stile Bingo-Bongo, poco si curano di "andare oltre" (giusto un cincinino, eh?) la melassa della santificazione della Non-Scelta (sei stupAnda, percorso perfetto, ma il cuore mi porta altrove) e il consueto pi**one imbottito di sentimental-sadismo solitamente propinato alla Scelta, e che - in soldoni - si riduce all'elenco dei terribili vizi capitali e dei peccati mortali della tapina, per poi concludersi con un magnanimo:
"O Fortunella! Non meriti nulla e la testa mi manda un allarme rosso, ma voglio seguire il Ccccuore, quindi, baciami gli stivali perché sei la mia Scelta!"
E qui, la povera disgraziata, già con la pupilla dilatata e sull'orlo delle lacrime, vede la luce in fondo al tunnel ed una mano luminosa che si protende dall'alto a sollevarla dal fango perché sia sommersa dai petali di plastica e dalle avvilenti note dei non-talenti di "Amici"...

Fabio, a differenza dei Bingo-Bongo, dà alla Non-Scelta una spiegazione sensata, un po' al di là del livello quantoseibbbona, perfettamente in linea con quello che abbiamo potuto capire di lui, con quello che Nicole ha lasciato capire di sé, con ciò che abbiamo potuto facilmente dedurre guardando le loro esterne e le zuffe nei camerini.
"Io quando mi sono seduto su quel trono mi ero posto l'obiettivo di... che, se dovevo uscire con una persona da qua, doveva essere una persona che io non controlli (sic!) le sensazioni... perché comunque volevo qualcosa di diverso... perché in tutte le storie avute fino ad adesso io ho controllato la situazione, sono stato sempre quello che teneva in mano la situazione".

Del resto, cosa aveva detto Fabielén ad una Nicole che si era presentata in albergo dopo l'ennesima lite ("mettendo da parte l'orgoglio") e gli aveva chiesto:"Cosa ti piace di me oltre all'aspetto esteriore?"
"Non fai mai delle cose che ti chiedo, no? quindi forse questo posso vederlo più dal lato che hai più personalità di una persona a cui io chiedo delle reazioni, delle cose, e me le fa". Un'ammissione di totale ingestibilità che, se poteva, spesso, finire a martellate il già estenuato fegato, d'altra parte, lo intrigava non poco.

L'ottimistico tentativo di Fabio di dare un senso a ciò che un senso non ce l'ha, convinto - porello - di trovarsi in un contesto almeno temporaneamente umano e "normale", in cui un uomo può prendere fra le sue le mani di una ragazza (ancorché macrocefala), e, tra le mille banalità del caso e le foglie di fico che l'iter del programma esige, può onorare la sua intelligenza e rispettare il loro "percorso" (ecco, ho già l'orticaria!) motivando la non-scelta non sulla base di sommovimenti intestinali, disordini cardiaci, e capricci del Destino, ma partendo dal proprio vissuto e dal caos di sensazioni nuove che lo attraggono e lo terrorizzano al tempo stesso mi ha piacevolmente colpito, quindi, mi sono allarmata, quando, davanti ai glauchi occhi sgranati di una Nicole molto poco spavalda, ha attaccato con le note battute del noto copione tirinfacciolaqualsiasiperpoigraziarti.





Un primo cedimento c'è stato immediatamente, rievocando le esterne con il Roscio... e il rosicamento mentre se le sorbiva, combattuto tra il bisogno di non perderne una virgola e gli urli del fegato spossato: ho rivisto il colorito verde-giallastro, l'occhio omicida e il muscoletto vibrante della mascella.... Ma Nicole era troppo terrorizzata per notare certi dettagli... un po' strani per uno che sta per appiopparti un "no".




Così come non nota il sadismo infantile del "Ci sono stati più bassi che alti... molti, molti bassi..." =Montagne Russe, mentre con la Santa number two della stagione vagava per il piattume del Desero dei Tartari... E non nota lo sguardo da "Lo so, sono cattivo, ma mi devo sfogare un po', sapessi.... Prometto che sarò buono, non sporcherò, ti reggerò lo strascico e potrai strapparmi i peli dell'inguine con la pinzetta per le sopracciglia..."





Per fortuna, quasi subito, arriva:

"...Poi, dopo, comunque, ho imparato a conoscerti.. mi hai fatto conoscere soprattutto tutti i tuoi difetti, no? Me li hai messi proprio davanti: prima delle tue virtù, mi hai fatto conoscere tutti i tuoi difetti".

Inutile nascondere che la suddetta frase mi è simpatica per motivi autobiografici, ma è, indubitabilmente, la Scelta.

Voglio dire - benché mi sembra sia sfuggito ai più - l'insospettabile Fabio-ciuffo-e-bachada, in perfetta coerenza con la spiegazione offerta alla Non-Scelta, in una frase le dice: Ti scelgo perché te ne sei fregata del mondo, del pubblico, del Web, di Marì e della red, del rosicone Amedeo the Fox, del plastificato Jack, della Carla Fracci dei poveri - liquidandoli con un sorrisetto sprezzante e indisponente - te ne sei fregata persino di me quando mi comportavo da delirante demente, sei sicura di ciò che sei, di chi sei e non ci rinunci neanche per guadagnarti il favore delle sciure infojate, delle ragazzine brufolose e della Grande Pupara... neanche per prenderti me, non a quel prezzo. Vuoi che ti veda esattamente come sei, anzi al tuo peggio, perché non sei disposta a cambiare, neanche per me".
L'esatto contrario della Non-Scelta, poraccia, con la cervicale uccisa (quanti ricordi, cara Sciaronnécosa!) a furia di torcersi sulla seggiolina per spiegarsi... con Marì, per cercare lo sguardo complice della red, e quello adorante degli sfigati tra il pubblico. Quella che coglie ogni critica rivolta da Ciuffoconfuso alla rivale e la fa sua: 1) per mancanza di fantasia, 2) per paraculismo acuto: Vedi? la pensiamo nello stesso modo!
Quella che, con rara vigliaccheria, dopo tre mesi, lo mette con le spalle al muro riesumando il "complotto", l'accordo tra amanti demoniaci (... così, caro, se scegli lei, è chiaro che sei un falso... Mi è bastata questa incommensurabile vigliaccata per annullare ogni residuo briciolo di rispetto nei confronti di quella che, adesso, medita da Instagram sulle falsità altrui facendosi inquadrare il deretano con infrachiappe sempre contro uno dei suoi insopportabili sfondi da bucche di serie B). Quella che si affannava a rassicurarlo che avrebbe imparato pure la bachata in un amen e che l'avrebbe insegnata in un pater. Che lo sprofondava in esterne marchettare di prodotti per igiene personale, inondate di getti d'acqua blu, cartoline da Salsomaggiore e sfondi hawaiani di cartone. Che prometteva una narcòsi al deodorante ad uno che, intanto, si stava scoprendo possessore di balls, e - forse - pronto a rischiare palo-trave-tonfo.

Ma è facile notare, osservare, concludere, se si guarda una storia televisiva come se fosse un film... e spesso lo è, diretto da Bombolo e Alvaro Vitali, ma lo è.
Certo, Nicole, la fredda, algida, arrogante Nicole non nota, non osserva, conclude e basta ...




Per un attimo (anche se conoscevo già il finale del film), quando, vagamente allarmato, ma con il sorriso trionfante (Che scherzONE, eh?), un Fabio più o meno treenne la trattiene per la battutona finale, beh....




 ...beh, ho sognato ad occhi aperti, e ho visto Nicole assestargli una ginocchiata assassina nelle pelotas sotto gli occhi umidi di mamacita... ma solo per ricambiare lo scherzONE, eh?




Ma è finita tra i petali di plastica rosa, come è cosa buona et giusta, e Fabielén ha dato libero sfogo ad un suo istinto innato, ma che Nicole esalta a livelli stratosferici: il cannibalismo.

(continua?)

Mab

p.s.
Ci sarebbe da dire sugli incontrollabili cromatismi facciali di Fabielén, e su quanto farfugliasse e balbettasse con Nicole (proprio in quell'esterna - inaspettatissima - in albergo, è a livelli imbarazzanti!), ecc.ecc.


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