mercoledì 24 settembre 2014

Uomini e Donne: Pensierini sulla Puntata 23 Settembre 2014




Le "specialiste dei sentimenti", (requisito indispensabile: scrivere "Che centra?", e mi limito!), quelle che leggono nel cuore di un tronista da un battito delle ciglia mascarate, che lo conoscono comenessunomai, quelle che perché-anch'io-sono-così, hanno già deciso chi deve scegliere chi, perché "si vede che è preso", perché lei "se lo merita". Dopo un nanosecondo, due anticipazioni e quattro foto.
Boh. Ho notato che la tronista sedata ha avuto un momento di simil-vita quando è sceso Fabielen, ma vuol dire tutto e niente. Certo, lui è un discreto cigno rispetto agli altri (e non mi riferisco unicamente ai soliti corteggiatori tamarri, unti e depilati, ma anche ai tronisti, il Merolone e l'Attore), ma l'occhietto si è risvegliato. Adriana, colei che tutte odiano (?), è scesa come una Maddalena già pronta per il ceppo. Porella. Se lo meriterebbero in tante. Il ceppo.


Sonia & Gabriele




Che dire? E' talmente facile puntare il dito: bianco e nero, buoni e cattivi, ovvero, La Buona e Il Cattivo. E non sono così originale e "diversa". Lui è una merda**ia, come direbbe Fantozzi, e non ci piove. Mi limito a sottolineare i soliti dettagli.
E' giusto rimarcare la durata del rapporto, per scavare una fossa ancòra più profonda al fedifrago. Però... Nove anni, nove mesi... Ma anche dopo nove giorni, il rispetto è dovuto, non è un bonus dovuto all'anzianità di servizio. I nove anni - ovviamente - contano maggiormente nel bilancio del dopo.
Lui è stata antipatia a prima vista, lombrosiana addirittura.
Lei mi è piaciuta in trasmissione: la sua compostezza, la pacatezza, il tentativo di razionalizzare, conservando qualche atomo di dignità (sarà stato anche l'impietosissimo confronto con Tara Duse, che latrava come dieci cani con il cimurro).
A U&D, mi è piaciuta meno. Sarà l'aria mefitica di quello studio, che spingerebbe alla recitazione anche la Piccola Fiammiferaia, ma, ormai alle spalle i "momenti caldi", in cui era necessario e lodevole lo sforzo di mantenere il controllo, mi è sembrata troppo consapevole dell'alone di santità di cui è circonfusa, troppo attenta a non impolverarsi l'aureola, cospargendo il reietto di compassione materna e complimenti postumi. Però non mancava di aggiungere i suoi legnetti al fuoco del rogo, sempre con lo stesso tono sommesso da suorina.
Per carità, ci stava, ma, allora basta con il buonismo a tutti i costi. Spero di non rivedere entrambi.

Mab



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