domenica 21 settembre 2014

Il Grande Gatsby, e Qualche Considerazione su Eleganza e Volgarità.

La volgarità può mutar casa e vestito, azzimarsi, lisciarsi, andare in carrozza, sedere in trono, e sarà sempre la stessa volgarità di prima. 

Arturo Graf


L'uomo volgare cerca di appropriarsi dei beni della vita; l'uomo nobile si propone di meritarli. 

Arturo Graf




Il bruto si copre, il ricco o lo sciocco si agghindano, l'uomo elegante si veste. 

Honoré de Balzac




L'Eleganza è quella qualità del comportamento che trasforma la massima quantità di Essere in Apparire 

Jean-Paul Sartre






Un cameriere è un uomo che porta un frac senza che nessuno se ne accorga. Per contro ci sono degli uomini che hanno l’aspetto di camerieri appena si mettono un frac. Così in ambedue i casi il frac non ha nessun valore. 

Karl Kraus





L'eleganza è la sola bellezza che non sfiorisce mai. 

Audrey Hepburn




Ogni persona che induca a pensare quanto costa l’abito che porta, non lo sa portare.

Riccardo Bacchelli


Paradosso dei paradossi. Per sciorinare una mappata di pensieri altrui (condividendoli) su ciò che, con gran fatica, si può definire Eleganza e - se si è fortunati - con infallibile istinto, su ciò che si definisce Volgarità, eleggo a simbolo della prima l'Arricchito e Parvenu per eccellenza. Il Grande Gatsby (dal romanzo di F.S. Fitzgerald). Anti-eroe americano interpretato da un Americanissimo eroe, Robert Redford. E già termini quali eleganza, classe e stile stridono un po', si accartocciano e si lasciano morire di inedia.
Che la sua irraggiungibile principessa, Daisy, l'americana Daisy venga definita "aristocratica" perché nata da emigranti scesi due navi prima dell'affollato bastimento da cui è sceso chi le lucida le scarpette di coppale a noi Europei sembra ridicolo. Fitzgerald ci credeva, gli Americani ci credevano e ci credono.
Eppure, Gatsby, che, geneticamente e culturalmente, identifica la classe, l'eleganza e lo stile con il denaro, e, di conseguenza, ne ammassa in quantità imbarazzante e per vie oscure, non è volgare. Il denaro per lui non è che un mezzo, la scaletta per raggiungere il balcone di Daisy. E lo getta via con assoluta, aristocratica indifferenza nell'intento di stupirla, conquistarla, rassicurarla. E' un magnifico perdente. E, chiudendo il libro, leggendo "The End" sullo schermo, abbiamo la certezza che la volgarità è altrove.

E quest'ultimo, più sentito, aforisma lo dedico con tutto il cuore a coloro che amabilmente "satireggio". Qualche nome a caso.

Vi sono certi individui sul viso dei quali è impressa una tale ingenua volgarità e una tale bassezza del modo di pensare, nonché una tale limitatezza bestiale dell'intelletto, che ci stupisce come mai simili individui abbiano il coraggio di uscire con un simile viso e non preferiscano portare una maschera.

Arthur Schopenhauer

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