sabato 4 giugno 2011

I Bei Tempi di Parpiglia : Quando "Scaricò" il Compare Corona

Ecco il verbale del giornalista Gabriele Parpiglia, rimasto a lungo secretato a Potenza, e poi trasmesso dal pm Woodcock al collega Frank Di Maio titolare del procedimento su Vallettopoli 2.

Oltre a essere persona un tempo legata a Corona attraverso il padre direttore di Star tv, ha poi lavorato con Signorini, Parpiglia avrebbe rapporti con la Spy one, agenzia al centro della nuova inchiesta sui presunti ricatti ai vip.
Secondo uno dei supertestimoni di quest'ultimo procedimento, il fotografo Pensa detto «Bicio» della scuderia Corona, Parpiglia sarebbe l'anima nera del traffico delle foto scottanti ritirate dal mercato. A verbale, Bicio dice, per esempio, che "Parpiglia è uno di quelli che deve procurare... che è stato messo dentro il settimanale "Chi" appositamente da Lele Mora e da Corona". Nel faccia a faccia col pm, però, Parpiglia si tira fuori da tutto e scarica Corona.

"IO PRODUCO GOSSIP"

Parpiglia: "Ho conosciuto Corona perché lavoravo con la moglie Nina Moric che conduceva la trasmissione "Sheick" dove io facevo l'autore (...). Poi ho collaborato con "Star Tv" diretto dal padre di Fabrizio Corona (...). Corona, come lui dice, produce gossip (...). Ma quello millanta storie, Fabrizio millanta storie ventiquattr'ore su ventiquattro (...). Di chiacchiere sui servizi che lui vendeva agli stessi interessati io ne ho sentite parecchie (...).
E lo disse anche in un'intervista (...) poi lui personalmente, diceva cose testuali, che produceva gossip, che aveva le talpe, gli informatori e che i fotografi sapevano dove andare, che a volte erano gli stessi artisti che gli dicevano dove e come muoversi e che c'era un mercato oscuro dei servizi che si apriva a varie possibilità: come vendere allo stesso interessato, laddove lo scoop era abbastanza delicato e di conseguenza, appunto, ritirare il servizio".
Pm: "E questo... credo che l'interessato fosse d'accordo prima (...) ha interesse a toglierla dal mercato, non credo che l'interessato stesso sia...". Parpiglia: "Sì, compiacente (...). Il mio compito è solo quello di portare al giornale e fare gli interessi di Roberto Alessi, il mio direttore di Star Tv che è al corrente...".

LO SCOOP DA SFASCIAFAMIGLIE
Parpiglia: "E mi ricordo che appunto lui diceva che c'era questo mercato oscuro dei servizi fotografici dove se il servizio fosse particolarmente delicato veniva offerto all'interessato stesso oppure lo stesso interessato si metteva d'accordo con il direttore di un giornale per ritirare il servizio.
E poi diceva che uno scoop da sfasciafamiglie valeva 50mila euro, mentre uno scoop con neofidanzati ne valeva 30mila". Pm: "(...) Quelle che vengono ritirate dal commercio sono storie vere, anche quelle scabrose sono storie vere, no, voglio dire...". Parpiglia: "No, guardi, io sulla veridicità delle cose non ci metterei la mano sul fuoco".


LE FOTO DI ADRIANO? PROPOSTE ALL'INTER
Pm: "Adriano (l'ex calciatore dell'Inter, ndr) vi era stato proposto?". Parpiglia: "A noi?". Pm: "Eh...". Parpiglia: "Adriano, sì ci era stato proposto a noi". Pm: "Ma da chi era stato proposto?". Parpiglia: "Adriano c'era stato proposto da Fabrizio Corona, dalla sua agenzia (...). La cosa di Adriano mi ha lasciato perplesso, come la storia che mi aveva detto di Ana Laura Ribas che era stata con Cassano (...). Comunque Adriano è stato offerto al nostro giornale e poi è finito su un giornale".
Pm: "C'è stata, che lei sappia, una trattativa tra Corona e Adriano?". Parpiglia: "Io non li ho visti, ma non nego che lui avrà potuto offrire tranquillamente il servizio all'interessato (...)". Pm: "Ma le sue intenzioni, Corona, le ha manifestate a lei? Le ha detto, guarda che ho intenzione di proporlo ad Adriano?".
Parpiglia: "Sì, sì (...).Perché, per lui, come... quando sono andato a prendere le foto per farle vedere al mio direttore... non ad Adriano, all'Inter. All'Inter, non ad Adriano! So che voleva proporle all'Inter". Pm. "Gliel'ha detto Corona?". Parpiglia: "Quando mi ha dato le foto io ho sentito che parlava con il venditore e che diceva che queste foto potevano essere vendute all'Inter".


LE FOTO COI TRANS E I CALCIATORI
Pm: "Ma neanche un nome si ricorda?". Parpiglia: "Le ho risposto, Adriano". Pm: "Coco, per esempio? Coco?". Parpiglia: "Coco c'era stato offerto". Pm: "L'avete comprato o no?". Parpiglia: "No, non l'abbiamo comprato perché il mio direttore non riteneva adeguate le fotografie. Dicevano che c'erano le foto di Coco con un trans, il mio direttore ha visto le foto, mi ha chiamato in ufficio e mi ha detto: "Ci è arrivato questo servizio, che ne pensi?". Gli faccio, io: "Secondo me non è un trans". E il direttore, dice: rispediamole al mittente. Quelle foto non le ha pubblicate nessuno". Pm: "Perché le ha comprate Coco". Parpiglia: «Ecco".

IL MISTERO GILARDINO
Pm: "Ci pensi bene...". Parpiglia: "Guardi, io non so che fine fanno questi servizi. A me una volta mi aveva detto che aveva un servizio di Gilardino con una...". Pm: «Eh...". Parpiglia: "Poi quel servizio non l'ho più visto". Pm: "Sparito il servizio". Parpiglia: "Ehm...". Pm: "(...) Faccia qualche altro nome e cognome". Parpirglia: "Ma gliel'ho detto, cioè di Gilardino me lo ricordo. Ma siccome sono tante le stronzate che mi viene a dire lui che sinceramente non me li ricordo tutti".


Gennaio 2010
Da "il Giornale"

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