domenica 20 novembre 2016

GF VIP - THE DAY AFTER: Gabriele Rossi, Seconda Parte

No, non mi sono dimenticata dell'anima bella.
È che ho questo viziaccio di voler riordinare idee e informazioni prima di esprimere il mio personalissimo giudizio/parere da spettatrice. E ricordiamo sempre che il GF, come altri, è un programma che campa della partecipazione del pubblico (televoto compreso), per non parlare dei personaggi(ni) che lo popolano.
Ciò detto, beh, so qualcosa della sindrome di Stoccolma e una speranziella che, fuori dalla Casa, si sviluppino riflessioni persiste... Abbandonate ogni speranziella per quanto riguarda l'anima bella: ambiguo e calcolatore dentro Casa, ambiguo e calcolatore fuori. "Un serpente", cit. Bosco. Neppure un serpente a sonagli, giusto per non mettere sull'avviso le "vittime". Ma è un'anima bella. Le SfUnZ, che manco si erano accorte della sua carismatica presenza dopo settanta fictionS (quando si dice "bucare il video"...), adesso ne parlano come di un novello Carmelo Bene (se sapessero chi è!), un mancato Bolle.
Il mio parallelo è più modesto: il caro vecchio Ko-ko-san (Andrea Cocco), l'eterna "promessa" (va per i quaranta?) del cinema, del teatro, della tivvvvù, del web... Quello che strisciava in Casa come una geisha, pulendo e cucinando, educaaaato, servizievole, faccetta esotica con accento de Roma, mai indiscreto, mai litigioso, mai x,  mai  z, mai y.
Essere il nulla paga. Per carità, l'educazione è un inestimabile pregio, ma se un para*ulo se ne fa scudo per non prendere una posizione che è una, per non reagire alle ingiustizie a cui assiste, per non tutelare giusto un cincinino la propria e l'altrui dignità... beh, ce l'avrei un posto dove insinuare certa buona educazione.  Essere Discreto? Bello. Ma vedere il roscio-san cucinare e dormire, cucinare e dormire, cucinare e dormire per un mese fa pensare ad un furbastro che si defila, sempre per evitare di schierarsi. Finché Signorini dice: "Ah, bello! Na svegliata?". E il serpentello si dà una mossa, incomincia a giocare a nascondino e a fare due balletti in croce.
IL PERCORSO serpentesco.
Primi Dieci Giorni.
Striscia. Nella fattispecie intorno a Mariana. Ssssiamai fosse la carta giusta. Un flirt rigidamente platonico con la strafiga de casa... Scambio di confidenze, sempre insieme, ecc. Ma la fanciulla gli fa sapere di avere cuore e testa impegnati. Il che non turberebbe più di tanto il nostro eroe, se non si verificasse il fatto brutto-brutto-brutto del confessionale di Mariana contro Pamela Prati. Annusa l'aria che tira, il teledramma in puntata, e prende le distanze dalla reietta. A un ragazzo tanto perbene non va giù "una ragazza che si accanisce così"... voleva nominarla, guarda un po'...
Si fionda sulla inesistente zitellina Freddi, la dama di compagnia ufficiale della sciura Marini. Inseparabili. Mariana, mobbizzata dalla portatrice insana di cellulite viene elegantemente rinnegata dal serpente educato. "Sudamericana morta di fame, faccia di m*, zozzona, sudiciona..." sono alcuni degli epiteti rivolti alla ex-amica che evidentemente non turbano il ragazzo tanto perbene, neanche quando la siliconata sputa che Mariana porta jella, che le si è rotto un braccialetto, che si è messa una medaglietta della Madonna sul cavernoso ombelico come protezione, che, mentre passava Mariana, al lavapiatti Gabriele si è rotto un piatto... "Vero, Gabri?", e l'infame sorrise (cit.), annuendo.  Ma lui, in fondo è buono.  A Mariana, che ha pianto e non ha mangiato per tre giorni, porta un piatto di pasta in piscina (un osso al randagio lasciato fuori casa ), poi, scappa subito dalla signora perbene ed educata. E come scatta! "Gabri, il microfono, l'ho lasciato vicino al confessionale... Gabri, le batterie.... Gabri, mi cerchi il vasetto di crema?.... Gabri, una pedalata... Gabri, mi prendi l'accappatoio?...Gabri, vai nel magazzino?.... Gabri, sto gonfia, massaggiami...". E lui scatta. Come un "topino sordo" (cit.) a molla. Del resto, come non preferire alla compagnia di Mariana quella di una grassona sfatta con un filo interdentale fra due chiappe edificabili, una che sbava (letteralmente) perché non riesce più a chiudere il canotto da quanto l'ha pompato, gran maleducata, priva di rispetto anche per chi lavora nelle retrovie ("No, adesso non vengo in confessionale, mi sto asciugando i capelli... mi sto truccando... sto mangiando..."), una ignorante superstiziosa che bullizza una ragazza con la metà dei suoi anni? Che cosa ha in comune con un ragazzo educato e perbene come il Rossi? Nulla. Anzi, sì, è la Marini. Manco fosse Anna Magnani. Conosce, può. Secondo lui. E, in seguito, lo spiegherà a Mariana:"Valeria Marini è Valeria Marini! Io penso anche oltre il programma..."

(Continua...)

In tutto ciò, non si accorge che è stato messo in mezzo. Il furbastro.
E arrivarono i Cantinati.

Nessun commento: