sabato 13 settembre 2014

Fantini, Valli, le Funz e Altre Storie - Parte Prima

Metto le manine avanti; non ho intenti polemici. Mi pongo delle domande. Vagamente irritata, lo ammetto.  Parlo degli ultimi arrivati (Fantini&Valli) e del loro FUN-aticato... proprio perché sono gli "ultimi arrivati", non per altro.
Ovviamente i "Bellissimi", "Stupendi", "Dolcissimi", "Siete l'amore" si sprecano, ma che dovrebbero dire? Sono Funz. E qui non critico. Questione di carattere e di scelte conseguenti. Se Jude Law o Jonathan Rhys Meyers avessero una pagina facebook gestita in prima persona, probabilmente, entrerei ogni mattina per una preghierina in religioso silenzio. Stop. Ognuno è fatto a modo suo.





Ad esempio, pur nella mia quieta e muta adorazione, non dimenticherei neanche per un secondo che hanno e hanno avuto problemi di droga, alcol e quant'altro. Se li "amo", li amo come sono, non cerco di beatificarli al di là dei confini della realtà. Al massimo, azzarderei che hanno avuto un'infanzia disgraziata. Non penso proprio che mi rincretinirei al punto di dire che "quegli occhi blu non sanno mentire" o sciocchezzuole del genere.
Tornando agli svippini, cambiano qualità e livello, ma il (buon) senso è o dovrebbe essere lo stesso. Anzi, nuotando nella melma di U&D, deodorata di buoni sentimenti, le "avvertenze per l'uso" dovrebbero essere asfaltate nel cervello  delle FUNz!
Gli eroi di Tamarriland, grondanti chili di bracciali e di gel, neuroni e grammatica doverosamente esiliati in Siberia, hanno, a vent'anni, il pelo sullo stomaco di un quarantenne reduce da lustri di Legione Straniera, sono veramente pronti a tutto. Non hanno sogni, ma ambizioni ciniche e bare. E sono disposti a scavalcare con disinvoltura il cadavere ancòra caldo della madre per realizzarle. Naturalmente, è una metafora, una iperbole...
Mi scuserete se, ciò premesso e non essendo affascinata dal Fantini, né dalle sue lacrime, né dai suoi rossori... ancor meno dalle sue timidezze, ho aspettato per giudicare.


www.facebook.com/Marco-Fantini


E ho visto i Fatti. Ho visto un ragazzetto di 22 anni che rinuncia a collezionare serate (=soldi) in favore di una vita il più normale possibile con la ragazza che ha scelto. Che trascorre  i pomeriggi in passeggiate in bicicletta o dall'amico parrucchiere, e le sere in pizzeria o al macrobiotico con la suddetta ragazza ed il suo pupo. Che "fa giardinaggio" dalla nonna e si coalizza con il bambino (di 2 anni) della fidanzata. Non ho visto foto imbarazzanti con le FUNz, non ho visto l'aria ebete da teladoiolamerica, se non per gioco, né ho visto torme di parenti infojati che gli si spalmano addosso per catturare un po' di luce artificiale,
E, finita l'esposizione del "santino" in disco, messaggia compulsivamente la "sua Bea" urlando che sta tornando (no, non dall'Iraq) invece di discutere di Kafka fino alle prime luci dell'alba in cameretta con una simil-ammiratrice.
Questo, sottolineo, dovrebbe colpire le FUNz, felici di non essersi sbagliate, una volta tanto. Ma è un ragazzo come tanti. E' il suo bello. Permeabile e vulnerabile  a certe sirene. Perché insistere sul "potrebbe fare tutto, anche l'attore"? Magari, se glielo dicono in tante, quello incomincia  a crederci. Ma lo hanno visto nelle pose sponsorizzate da "bello e dannato"? Il bello è questione di gusti, sul "dannato"... scappava da ridere anche a lui! Meglio un cameriere bravo nel suo lavoro, che, magari, si pone mète concrete e realistiche come un localino in proprio, che l'ennesimo disadattato in cerca del suo Mora!

(continua)

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