Ascanio Pacelli, un Principe Vero non di Cartapesta

Ultimamente, si è riparlato di Ascanio e Katia. C'è chi afferma che lei sia in attesa del secondogenito, chi rispolvera una vecchia crisi confessata di recente. E ho ripensato alla loro storia.
Lui mi stava sovranamente sulle balls. Reduce da un trauma amoroso (tradito e lasciato da una ragazza con cui stava da quattro anni e con cui aveva anche convissuto) Ascanio Pacelli è entrato nella Casa del GF 4 "vestito per uccidere", fa subito il bullo-aspirante-leader con i maschietti e lo spaccone con le femminucce . Dopo soli tre giorni aveva già tastato il sedere di Carolina Marconi e dato una sberla al mio caro Patrick perché lo aveva sfidato mangiando mezza mela senza il suo augusto permesso. E poi, Patrick era la mina vagante, quello che mai si sarebbe sottomesso alla sua autorità da bullo del quartiere. E, se gli altri maschi beta erano pronti a mettersi bandana e mimetica per seguire l'Ispanico dal cesso alla palestra ululando inni di guerra all'amatriciana, Patrick preferiva travestirsi da extraterrestre, fare gavettoni e lanciarsi in mirabolanti e fantasiosi racconti di vita vissuta che li facevano scompisciare dalle risate. Un genere di fascinazione surreale e brillante che lui non riusciva neanche a capire.
Dopo il famoso ceffone, ero nauseata dall'occhio di riguardo usato nei confronti del principe dei bulli. Avrebbero dovuto buttarlo fuori in un nanosecondo. Lui crolla, scoppia teatralmente a piangere in diretta, pensa a cosa dirà mamma, chiede umilmente scusa a Patrick. Scuse nobilmente accettate. Ma si odieranno sino alla fine... e anche oltre. In tutto ciò, assistiamo ad un silenzioso e discreto scambio di dame. Tommy, che placcava Katia, vira su Carolina e Ascanio si avvicina alla Valtellinese... da cui non si schioderà più. Katia, minigonne ascellari, grandi scialli neri rigirati 200 volte intorno al collo (è cagionevole), ma con l'ombelico al vento anche con dieci gradi sotto zero, gli passa davanti, coda di cavallo che dondola con insolenza e la frangia color paglia calata fino al broncetto. Un po' ci sta, un po' lo insolentisce e lo deride davanti a tutti, limona con lui di notte e lo respinge di giorno, giocando e rotolandosi con Patrick, al grido di: "Io ti adoro!"
Ascanio incassa colpo su colpo. Fa il massaio cucinandole i suoi piatti preferiti, lava e stira, perpetra piccoli furti dalla cucina per ingolosirla, assiste con falsissima indifferenza alle sue sieste con Patrick, si rade completamente perché a lei fanno schifo i peli (i Gialappi dicono che è l'uomo più peloso del pianeta oppure un orso), si toglie barbetta e baffi da "sono un pirata non sono un signore" dopo mille moine. Liscio come un neonato, roseo e sorridente, le fa la sorpresona e lei zompa sul divano urlando: "Oddio! Mi fai paura! Sembri un serial killer!" Ma lui insiste e persiste.
I suoi antichi compagnoni e sudditi lo deridono e lo compatiscono di nascosto, cercano di farlo tornare Ispanico, lui tentenna, ma, al primo samba ballato dalla coda di cavallo di Katia, corre via uggiolando come un cucciolo. Ormai... da gladiatore a zerbino.
E cosa succede fuori? Katia, bollata per i suoi atteggiamenti e i suoi (fantasiosi!) racconti hot come Darlàvia dai Gialappi, è oggetto di una feroce sassaiola mediatica e non. Coloro che disprezzano l'ex-Ispanico trasformato in zerbino e coloro che amano, si inteneriscono e piangono sulle disgrazie amorose del principino strapazzato sono uniti da un'unica cosa: l'odio per Katia-Darlàvia.
Lei, amata in Casa (sarà la prima concorrente del GF ad arrivare in finale senza mai essere nominata), contesa da due fedeli innamorati, continua a giocare e a divertirsi come un cucciolo incosciente. Fuori, si mobilita anche la feroce principessa madre. Le due famiglie si fronteggiano dall'ospitale Costanzo. Lei non nasconde rabbia, repulsione, disprezzo. Parla del figlio come di un drogato (dalla perfida strega). Interviste di fuoco, dibattiti: è davvero uno zerbino, oppure un uomo talmente sicuro di sé, della propria passione, di ciò che è convinto di vedere in lei oltre la frangia (versione che lui sosterrà sempre e incrollabilmente) da fregarrsene di tutto pur di averla? Intanto, tra un insulto e uno : " Sparati!", Katia gli si concede due volte. Il principe, sicuro di sé, sfida la sorte e va in nomination... buttato fuori. Katia piange. Davanti a tanta tristezza, lui sembra che abbia vinto tre edizioni in un colpo ed esce gonfiando il petto. In studio, gli crolla la bandana: scopre le prese per il kjulll degli "amici" nel confessionale, ascolta gli insulti e le dichiarazioni di indifferenza con cui Katia lo gratifica chiacchierando fra donne, ma, soprattutto, scopre il FUORI. Scopre di essere il bellissimo principe romantico e innamorato per un nutrito numero di femmine ormonate, ma anche e soprattutto lo Zerbino per antonomasia. Non gli viene risparmiato nulla: assiste all'ingresso trionfale della sua inconsolabile vedova nella mitica suite con il rivale di sempre, l'odiato Patrick. Dietro le quinte, il fratello maggiore e i suoi più cari amici giurano che lo disintossicheranno e non permetteranno mai che Katia gli si avvicini a meno di duecento metri: è libero.
Katia si gode un'imperdibile suite, mentre Ascanio, provato, viene travolto dal solito carosello di ospitate, serate, ecc. È la gallina dalle uova d'oro. Anche solo all'inaugurazione di un mini-golf per bambini, è scortato da 5-6 men in black stile Matrix. Ai vari eventi, la sua ombra è addirittura la responsabile del casting del GF. Sfila a Pitti Uomo. Ogni domenica è da Costanzo e, ogni santa domenica, viene vezzeggiato, concupito, consolato da attrici, quasi-attrici, improbabili sciògerl che lo trattano come un ibrido fra il principe azzurro e un cucciolo arrotato sulla tangenziale. E, puntuale, si ripete il rito della lapidazione di Katia: è brutta (lui può pretendere mooolto di più!), è volgare, è inzezzibbile, è una tr*ia. Lui, di solito logorroico, non polemizza neanche più di tanto, ma, settimana dopo settimana, rimane lì, fermo e incrollabile: "Voi non la conoscete come la conosco io. Quando uscirà dalla Casa, vedremo". Ed è proprio durante una diretta a Buona Domenica che lui vive il momento più difficile (come ammetterà più tardi). Dopo il solito teatrino di insulti a Katia, di "affettuosi" consigli alla sua vittima "Svegliati!", di corteggiamenti da parte di improbabili sciògerl, Costanzo apre il collegamento con la Casa (all'insaputa dei suoi abitanti) per dar modo ad Ascanio di sbirciare la sua amata. È pomeriggio avanzato e Katia è nel suo lettino, piuttosto svestita... e con Patrick. Proprio in quel momento, si scioglie dall'amichevole abbraccio del compagno di bisbocce, per prendere qualcosa del comodino e Patrick, fra i gridolini e le risatine di lei, la bacia sul petto (che non ha). Imbarazzo e cordoglio in studio. Persino Costanzo arranca. Ascanio è livido, pietrificato. La trasmissione chiude e lui non riesce neanche a salutare. Ma, anche in quel momento, né in seguito, non una parola contro di lei. E, soprattutto, non una presa di distanza, nessun dubbio (e ne avrà avuto qualcuno) espresso ad alta voce.
Il bamboccione de casa, il bullo tatuato, l'Ispanico dei poveri, insopportabile ed arrogante, è un Principe, finalmente. Principe Pacelli, Principe di sangue, Principe di eleganza, Principe Azzurro, Principe con gli attributi più regali del pianeta. Com'è bello poter parlar bene di qualcuno... e crederci! Come è bello poter cambiare idea e stupirsi. Quanto è consolante sapere che si può continuare a coltivare una sana antipatia e, nello stesso tempo, ammirare l'oggetto di un sentimento così sgradevole.
Finalmente, il GF si conclude e Katia esce. E lui che fa? La tratta con sufficienza, le fa scontare i mesi di insulti e prese in giro, i rotolamenti con Patrick in diretta nazionale abbandonandola alla gogna mediatica? Si vendica ostentando indifferenza e lasciando che sia lei, per una volta, a corteggiarlo disperatamente? Le rinfaccia pubblicamente le angherie subite? Il principe, perché tale è e sarà, la accoglie come se fosse tornata dall'Iraq, grato e felice che lei ci sia, che Loro ci siano, per davvero e nonostante tutto. La sua unica grande rivincita sarà ripetere all'infinito che lui lo sapeva, che lo aveva sempre saputo, che nessuna creatura è dolce e tenera quanto Katia.
All'epoca, i finalisti venivano segregati in un hotel super segreto e non potevano avere alcun contatto con l'esterno, come nella Casa. Alle 5.00 del mattino, Katia viene svegliata da una telefonata: è Ascanio che, non si sa attraverso quali vie, è riuscito a scoprire l'albergo, a corrompere receptionist, portieri di notte e chissà chi altri, e le fa compagnia per ore. Anche per Katia c'è l'amaro impatto con il "fuori": scopre di essere Darlàvia e che il suo bistrattato Ispanico è lo Zerbino per antonomasia . Scopre che, mentre per lui c'è anche il bicchiere mezzo pieno del lovvo adorante delle ormonate, delle serate e dei soldi, per lei ci sono solo rampogne e insulti. Ascanio si allea con Costanzo (che se lo coccola a oltranza) per proteggere Katia e migliorarne l'immagine. Non la molla un secondo. La protegge negli studi televisivi e fuori. Lei ricambia (finalmente!) tanto amore e tanta abnegazione vivendo la propria dedizione con stupito entusiasmo. Durante un servizio televisivo, benché sia la 214.000ma volta che le pongano la stessa domanda: "Non ti senti un po' in colpa per averlo trasformato nello Zerbino nazionale? Per tutti i maltrattamenti?", lei scoppia a piangere. Il principe, l'abbraccia, la coccola ("Cucciola"), la interroga, sinceramente stupito che lei possa sentirsi in colpa. Improvvisamente, spariscono. Ascanio ha portato Katia vicino Roma per farle una sorpresa: un castello immerso, anzi nascosto, da alberi vetusti, dove si isoleranno per giorni. La impone alla famiglia interdetta e alla feroce principessa madre che continua a sputare veleno ad ogni intervista, e la porta a vivere nella sua cameretta, nel palazzone avito nel cuore di Roma. Katia scopre che le ha persino creato un blog "Il Mondo di Katia", tutto rosa Barbie. Lui, l'Ispanico. Grata, gli sconvolge la cameretta, brucia due macchinette per il caffè rischiando di mandargli a fuoco casa, e lo segue docilmente sui campi da golf nella tenuta all pink (tranne le scarpe!s'imbroncia lei) che lui le ha scovato. Ascanio si insuocera. In Valtellina, fraternizza con l'imprenditore casa e cava, povero di congiuntivi, ma gonfio d'amore paterno per la futura principessina. Dopo una lite con l'amata, torturata dalla nostalgia per le sue montagne, resta con la sua famiglia un paio di settimane. In tutto ciò, se ne frega altamente degli impegni con la Endemol (non ancòra proprietà Mediaset) e salta appuntamenti televisivi, inaugurazioni, e, soprattutto, non fa più serate per non lasciare sola la sua Katia. La Endemol (e anche la sua agenzia, immagino) lo mette alle strette. Niente. In compenso, non si sa per quale motivo (mommy?), lui porta Katia in un costoso residence della Capitale, e molla tutto, tranne Costanzo. La Endemol lo porta in tribunale chiedendo quasi un miliardo di danni per inadempienza delle clausole contrattuali. Lui deve cedere, il bamboccione de casa è principe, ma squattrinato; non ha un titolo di studio, è un mediocre giocatore di golf, dà lezioni in un circolo di Roma. Appena concluso il periodo di sudditanza Endemol (allora durava solo tre mesi), vola con Katia negli Stati Uniti, da dove lei tornerà più felice e innamorata di prima... e con un seno nuovo.
Come nelle più belle fiabe, si sposano un anno dopo, naturalmente in un castello. E, come in una fiaba moderna, si sposano davanti alle telecamere, benedetti da zio Mauri. Due anni più tardi, hanno Matilda. L'ex Darlàvia vive una splendida gravidanza, "non si è mai sentita così donna in vita sua", al momento del parto piange di gioia per la nascita della figlia, ma anche di nostalgia per la perdita del pancione. Come molte giovani donne alla prima maternità, si dedica totalmente alla bambina, Ascanio si sente declassato, trascurato. Vive una crisi fortissima. Il matrimonio è in bilico. E lui che fa? Si consola fra le braccia della prima mignottona che gli si struscia addosso, mugolando “Mia moglie non mi capisce'”? No, il Principe può anche meditare la separazione ma è fedele. Può lasciare Katia, ma non tradirla. Così, un giorno, le si siede accanto e si apre totalmente. Il baratro è sempre più vicino, ma, insieme, riescono a superarlo e si ritrovano. Non importa se sarà davvero una favola-per-sempre, se lei scapperà con l'idraulico, se lui si trasformerà in un marito-rospo, di quelli che vado-a-giocare-a-calcetto e si infrattano con la ventenne analfabeta, la fiaba sarà per sempre perché lo è stata davvero. Perché otto anni così possono valere un lungo, tristissimo matrimonio fatto di abitudini, in cui due coniugi ,che finiscono per assomigliarsi come parenti stretti (o come cane e padrone del suddetto), dopo 50 anni di  "scambi di cattivi umori di giorno e cattivi odori di notte" (cit.), si baciano stupiti di saperlo ancòra fare, mimando davanti a figli e nipoti in lacrime, un grande amore-per-sempre che non hanno mai conosciuto in vita loro.