sabato 23 luglio 2011

"Addio ad Amy, una Vita di Eccessi"

Posto di sèguito due articoli dal Corriere online: il titolo del post è il titolo del secondo articolo.

 

1) Morta Amy Winehouse

Il Sunday Times suppone invece un suicidio

Amy Winehouse è morta, lo conferma anche la polizia londinese, dopo le indiscrezioni rilanciate da Sky News. Neanche a 28 anni compiuti. Per ora non si sanno in quali circostanze è avvenuto il decesso. Forse una sospetta overdose, secondo notizie rimbalzate su Twitter.

UNA VITA DI ECCESSI - Genio e sregolatezza. Una vita di eccessi, forse ha pagato con la vita i suoi vizi. Alcol e droga hanno costellato da sempre le sue apparizioni. Come il suo concerto in Serbia, quando era apparsa molto su di giri. E a seguire aveva cancellato il suo tour europeo. La cantante sarebbe stata trovata morta nel suo appartamento lodinese di Camden, dove erano state spedite due ambulanze per prestare i primi soccorsi. Il Sunday Times suppone un suicidio.

IPOTESI SUNDAY MIRROR - Amy Winehouse sarebbe morta a causa di un cocktail di farmaci e droghe. È quanto scrive il Sunday Mirror citando imprecisate fonti. Il Sun ha riferito che gli amici della cantante negli ultimi tempi avevano più volte espresso il timore in merito al suo «consumo di vodka, totalmente fuori controllo». Winehouse, secondo le fonti citate dal tabloid, era svenuta tre volte in casa nell'ultima settimana.





LA TAPPA ITALIANA - La cantante soul doveva presenziare il 16 luglio al Summer Festival di Lucca, ma aveva poi annullato l'evento.

LE REAZIONI - «Condoglianze alle famiglia - dice di Sarah Brown, la ex first lady - E' una tragica notizia per un talento con una voce straordinaria». «Non possiamo credere alla notizia», ammette Fearne Cotton, dj di Bbc radio.

LA PAGINA FACEBOOK DELLA CANTANTE - «Rest in peace», migliaia di suoi fan sul popolare social network stanno così omaggiando Amy Winehouse, altrettanti su Twitter. La commozione corre sul web.

 


 

2) La tournée annullata, l'imbarazzante esibizione di Belgrado, la dipendenza dalla vodka

Sembrava scritto nel suo destino: troppo genio, troppi eccessi, troppo oltremisura. È stato tutto «troppo» nella breve vita di Amy Winehouse. Morta a 27 anni, sola nella sua casa di Londra, forse un'overdose, forse un suicidio ancora non è chiaro, ma poco importa. Figlia fuori tempo massimo di una tragica tradizione del rock stardom; 27 anni come Jimi Hendrix, 27 anni come Janis Joplin, 27 anni come Jim Morrison. E 27 anni come Kurt Cobain, ultimo fragile «martire», anno 1994, l'ultimo credevamo...

UN FILM GIA' VISTO - Amy, ebrea inglese di umili origini, con la musica aveva iniziato a flirtare presto. L'esplosione a 23 anni, di fatto con il suo unico album «Back to Black» ( il primo «Frank», passò piuttosto inosservato): un talento puro, voce bianca più nera che mai, il soul del secolo XXI. Già più nera che bianca , una nuova Aretha Franklin, ma non un'epigona, capace di riattualizzare un discorso sopito, annegato negli Usa dalle afroamericane vere nel commercialismo spicciolo della r'n'b. E anzi lei divenne presto modello: Amy la stella assoluta aveva generato centinaia di stelline ne (Adele, Duffy, ecc) e l'esangue discografia britannica vi si era buttata a pesce. Sembrava che ogni settimana ci fosse una nuova Amy Winehouse, mentre l'Amy autentica si consumava velocemente.

INCAPACE DI REPLICARE - Perché Amy è stata incapace di replicare, di dare una seconda chance al suo estro. Con la morte sembrava flirtare: usciva ed entrava dalle rehab, le cliniche di disintossicazione, faceva ormai parlare di sé soltanto per le sue mattane. Oramai annullava concerti in serie, l'ultima tournée cancellata, parliamo di nemmeno due mesi fa, dopo un'imbarazzante esibizione a Belgrado, dove non stava letteralmente in piedi. E l'inizio di un percorso senza ritorno già visto anche in passato. La trafila luttuosa prevede che gli amici siano preoccupati: «Beveva quantità esorbitanti di vodka nelle ultime settimane» riferivano ai tabloid inglesi. E il fine corsa è una morte solitaria, paradossale per chi viene adorato da milioni di persone.

NON C'ERA BISOGNO
- Ora si prevede la trasfigurazione, il mito come i 27enni di cui sopra. Chi muore giovane vive per sempre, e non è retorica. Già ci si aspettano dischi celebrativi, fan che si moltiplicheranno in serie. Sul suo sito di facebook, non si contano i de profundis dei seguaci, aggiornamenti ogni secondo, i .r.i.p, e «ti avremmo potuto salvare». Quel che rimane è che Amy non c'è più, la più talentuosa cantante della sua generazione. E avremmo volentieri fatto a meno di trasfigurazioni, di mitologie postume: non c'era bisogno di aggiornare la galleria dei 27.

Matteo Cruccu

http://www.corriere.it/



 

5 commenti:

Clà ha detto...

We only said goodbye with words
I died a hundred times
You go back to her
And I go back to...black

carlè ha detto...

Ancora una volta associo questa travagliata giovane a Baudelaire. Questi versi esprimono, per me, crudeltà e dolcezza. Altro non so...

Charles Baudelaire- la morte degli artisti

Quante volte dovro agitare i sonagli
e baciar la tua fronte,cupa caricatura?
Per centrare il bersaglio, di mistica natura,
quante frecce, o faretra,bisogna ancor che scagli?
Sciuperemo a menta in complotti sapienti,
spezzeremo molte, benche' forti, armature,
prima di contemplare la grande Creatura,
la cui infernale attesa scatena molti pianti.
C'e' chi non ha mai visto il suo grande Modello:
scultori maledetti, piegati dagli insulti,
sia picchiano la fronte e il petto col martello,
nutrendo la speranza-opaco lauro e ultimo-
che la Morte,planando come un sole novello,
faccia sbocciare fiori da quel loro cervello.

Carlè

Mab ha detto...

Carlé, grazie.
Se ti va, clicca sul blog "Mab" sulla colonna destra. Una volta entrata, cerca, a sinistra, fra le "etichette", Frances Farmer, clicca e , sempre se ti va, leggi la piccola biografia che ho postato ( sempre Mab's way), seguita dal testo della canzone che Kurt Cobain , anche lui nativo di Seattle, le dedicò: "Frances Farmer will have revenge on Seattle". Ciao!

carlè ha detto...

Grazie mille a te Mab, davvero,
non conoscevo nulla e ci impiegherò qualche mesetto a leggere e studiarmi la "piccola biografia" come la chiami tu(sempre se riuscirò in un copia incolla)!
Ciao

Mab ha detto...

Dai, Carlé, vedrai che ti appassioni...
:X