giovedì 19 luglio 2012

Lucarelli's Day: Mara, Katie, Vanessa e il Sogno su Raffaella Fico



Il mio pezzo per il settimanale "A" di questa settimana:

Non so se sia colpa di uno strano passaggio astrale, ma in trenta giorni scarsi, sono saltati più matrimoni nel mondo che a Manchester dopo l’arrivo di Balotelli. E così, s’è creato questo singolare microclima per cui l’afa estiva e il gelo calato su alcune coppie celebri ci hanno regalato un inizio d’estate anomalo, in cui di rovente, per ora, c’è solo lo scambio epistolare tra gli avvocati delle coppie scoppiate. Il primo annuncio shock è arrivato il 19 giugno : Johnny e Vanessa Paradis si mollano dopo la bellezza di quattordici anni. Sì, d’accordo, non erano sposati, però si sa: le storie vere mica si celebrano nella solennità di un matrimonio, ma in quella, ancora più sacra, della quotidianità e dopo quattordici anni insieme chissà quante volte Vanessa avrà visto l’alone scuro sulla federa del suo compagno dopo una notte di febbre alta o Johnny gli slip di Vanessa ad asciugare sul calorifero. Il 30 giugno tocca alla coppia Tom Cruise/Katie Holmes: il loro matrimonio, tra accuse e pettegolezzi, si conclude con lo stesso fragore pirotecnico con cui s’erano concluse le loro nozze faraoniche in quel di Bracciano, sei anni fa. I primi di luglio, altro fattaccio: Mara Carfagna e Marco Mezzaroma, a neanche un anno da quel matrimonio in cui lo strascico di bocchiniane polemiche fu più lungo di quello della sposa, sono in crisi. E qui crollano tutte le certezze. Perchè erano coppie così diverse, le tre scoppiate, con equilibri e durate così dissimili, che si fatica a trovare le rassicuranti spiegazioni della serie “i soliti uomini”, “la solita quotidianità”, “il solito facebook”. E questa difficoltà ha un motivo preciso: sono state tre coppie antiche nella loro confezione, ma modernissime nei loro rispettivi epiloghi.

Prendiamo Johnny e Vanessa. Il loro era un amore letterario. Johnny, con un passato di stravizi da far sembrare Pete Doherty un prelato dell’opus dei, incontra Vanessa e si redime. Diventa Jack Sparrow, ma solo al cinema, perchè il pirata che è in lui trova un porto sicuro nell’eterea fanciulla francese. Va a vivere in Provenza, sforna un paio di figli e rilascia interviste su famiglia e amore eterno così mielose che ti chiedi spesso se Depp sia in realtà il ghostwriter di Gigi D’Alessio. Fin qui, tutto come da copione. Di modernità, in questa coppia, manco l’ombra. Poi qualcosa si rompe. Johnny e Vanessa appaiono insieme sul red carpet e i loro musi sono tre metri più lunghi del tappeto rosso. I soliti “amici della coppia”, quei cari amici che tutti vorremmo avere, quelli che raccolgono i tuoi sfoghi e poi li girano al Paris Match col cartellino del pezzo appeso sopra, raccontano che i due sono in crisi. Che Depp e la Paradis,ormai, sono perfino più distanti degli incisivi di Vanessa. E siccome tra gli incisivi di Vanessa passa pure un camion frigo, si intuisce che sono spacciati. A questo punto, il finale sembrerebbe prevedibile: escono le foto di Johnny ubriaco marcio fuori da un locale. Si parla di una sua relazione con l’attrice ventiseienne Amber Heard nel ruolo della sgallettata di turno, ma c’è anche chi fa il nome di Eva Green. Le ragioni del divorzio sembrano chiare: l’uomo più desiderato del pianeta ha ormai cinquant’anni, la sua fama di sex symbol sta sbiadendo e il fiato sul collo di Ryan Gosling si fa sentire, per cui va da sé che dopo “La Maledizione della prima luna” sia il momento, per Jonny, della maledizione dell’andropausa. Ma l’epilogo è più moderno di quello che appare, l’avevo premesso. Passa qualche giorno e viene fuori che era Vanessa, quella che non ne poteva più. Che credeva d’aver trovato il Jack Sparrow che ti libera dalla torre degli inglesi e invece s’è trovata rinchiusa nella torre d’avorio. Che non ne poteva più di sacrificare le sue ambizioni per trasferire la prole nell’isoletta caraibica di Johnny mentre lui girava i suoi film da cassetta travestito da pirata alticcio col kajal di Dolcenera. O di aspettarlo a casa, in Francia, tra la lavanda provenzale che fioriva e la sua bellezza diafana che sfioriva. E’ stata Vanessa, a mollare Johnny. L’attricetta e le notti alcoliche di lui non sono state la causa, ma l’ultimo atto di questo epilogo che vede una donna che riprende in mano la propria vita e un uomo, l’uomo idolatrato da tutte le femmine del pianeta, che sbanda e s’attacca alla gonna della prima biondina che passa.

A Tom e Katie non è andata poi tanto diversamente. “Ora so chi sono e dove sono, e soprattutto dove voglio arrivare”, ha dichiarato Katie Holmes alla rivista Elle, pochi giorni prima della notizia del divorzio da Tom. Ed è la frase, che più di ogni pettegolezzo, spiega le ragioni di questa rottura. Anche in questo caso, era Katie a non poterne più di questo ambiguo marito, su cui aleggia l’ombra di Scientology ma soprattutto quella delle sue mogli, visto che sono sempre più alte di lui di venti centimetri. In questi anni di foto rubate, guardavi Katie Holmes, mortificata nelle sue ballerine e la piccola Suri, sui suoi tacchi da grande, e capivi che Katie, in una sorta di folle proiezione, chiedeva alla figlia di interpretare il ruolo della donna che lei non poteva più essere. E che Tom, era vittima (e carnefice) a sua volta di un’altra proiezione: non avendo mai vinto mezzo oscar, chiedeva alla moglie di essere la bella statuina da mettere in casa. Come se non bastasse, Katie doveva aderire ai diktat deliranti della setta che lo manovra come un burattino da anni, accettare che passassero al vaglio le sue scelte private e professionali, educare la figlia secondo i dettami di Scientology e rinunciare, sostanzialmente, alla sua libertà. Il tutto, pare, in cambio di tre milioni di dollari allo scadere di ogni anno di matrimonio. Lo confesso: a queste cifre, io probabilmente avrei festeggiato le nozze d’argento, ma anche qui l’epilogo è moderno. Katie si sfila le ballerine perchè per girare i tacchi sono poco funzionali e molla Tom. Le torna il sorriso e chissà che dopo aver salvato la figlia da Scientology, ora la salvi pure da quegli improbabili look modello Barbie Raperonzolo.

E arriviamo al caso più rognoso, quello più inaspettato. Mara Carfagna che va in crisi col marito neanche un anno dopo il matrimonio come una Kim Kardashian qualsiasi. La faccenda, ad analizzarla con attenzione, è ben strana, ma del resto, fin dall’inizio, di anomalie questa relazione ne ha avute parecchie. Tanto per cominciare, è stata costellata da una quantità tale di comunicati ufficiali che più che una storia d’amore è sembrata il lancio dell’iphone 5. Non so se è una questione karmica, ma dove passa Mara, spunta un chiarimento pubblico. Silvio Berlusconi la definisce “un donna da sposare” e Veronica Lario scrive la famosa lettera a Repubblica. Viene fuori la sua storia con Bocchino e Italo fa un comunicato ufficiale in cui dice “Ho fatto un errore, renderò conto a mia moglie”. Allora Mara ribatte dal suo blog : “Devo rendere conto solo a Marco Mezzaroma, il mio fidanzato”. Poi è finalmente il momento di Mezzaroma che spiega: “Devo rendere conto solo a Mara, che è vittima dei miei errori”. Insomma, con ‘sta benedetta Carfagna fanno tutti degli errori: più che una donna, un sistema operativo windows. E qui sta l’elemento di modernità. Il fardello delle colpe, per una volta, se l’accollano gli uomini. Marco Mezzaroma, l’uomo che costruisce case ed è riuscito a far venir giù quella coniugale in undici mesi netti, non nega, non mescola le carte, non attribuisce alla moglie le solite fantomatiche mancanze per giustificare i suoi errori. Chiede scusa, pubblicamente. Si cosparge il capo di cenere e anche se il sospetto è che sia la cenere dei suoi vestiti a cui Mara avrà dato fuoco durante un mite confronto, poco importa. Si espone. Si prende le colpe. E che lo faccia un uomo, è una micro rivoluzione. Tirando le somme, tra le storie travagliate di questa estate avara di grandi amori, solo quella tra la Fico e Balotelli sembrerebbe andare verso un epilogo prevedibile. Eppure, nei miei sogni più segreti, cova l’epilogo più moderno e inatteso degli ultimi trent’anni. E cioè, questo comunicato ansa di Raffaella Fico: “Come richiesto dal Signor Balotelli, sarà effettuata la prova del dna per riconoscere la reale paternità del figlio che porto in grembo, anche se i figli, come noto, si fanno in due e quella sera Mario, come agli Europei, era convocato. Visti però gli odiosi sospetti circolati su questa gravidanza che secondo alcuni sarebbe strumentale ad incastrare il calciatore ricco e famoso, comunico che non vorrò un euro dal Signor Balotelli, né per me, né per suo figlio e che piuttosto che prendere i suoi soldi, tornerò in tv con Enrico Papi.” Raffaella, sarebbe promozione certa: da vecchia furbetta a moderna eroina. Pensaci.

www.selvaggialucarelli.it

5 commenti:

Emma ha detto...

La siora Cruise..ha già rimesso i tacchi!:-)
La Carfagna, potrebbe buttarsi su un altro..calendario! :-)
La siora Depp..porella, rimmarà sull'isola di famiglia!?:-)

Ho letto la letterina d'amore , della Fico al suo marietto:-)..

Emma ha detto...

Anche Miss Maria e la sua dolce metà, si son detti addio!...:-)

BiBiS ha detto...

già non hanno retto la pressione dei fans (?)

Mab ha detto...

Chi è Miss Maria?

BiBiS ha detto...

Francesca Giaccari!