Isola 2012: Guendalina l'Eletta

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Guendalina Tavassi, in arte Guenda.Non lo avrei mai creduto,ma , nell'anticamera dell'inferno artificiale, ovvero su "l'Isola degli Eletti", ho rivisto,a sprazzi, la vecchia Guenda. Pur essendo lontanissima dal suo modo di essere, mi era simpatica come protagonista assoluta del GF 12, apprezzamento che confermo dopo aver visionato la melma di amebe, viscide anguille e cernie siliconate dell'edizione 2012. Nonostante, nel post-reality, abbia dato il peggio di sé ( ignobili teatrini con il pescepalla Remus, appecoronamenti a Parpiglia il Biondo e a Barbie Panicucci - che, pure, l'avevano giudicata, maltrattata e sbeffeggiata - concorso in gossippate degne di nullisti sfigatissimi, cattiverie gratuite, sputt...menti pilotati - vedi Rudolf - prezzemolismo acuto...), il tutto coronato da  un paio di pagnottone di silicone inserite nel generoso costato quasi in diretta televisiva, più ulteriore incanottamento della boccuccia di rosa, beh, nonostante tutto - dicevo- non sono mai riuscita a metterla sullo stesso livello delle suddette cernie da reality. Guendalina ha una marcia in più. E' furba, ma si lascia trascinare dalla panza in tutte le trappole possibili ed immaginabili tese dai  suoi "nemici"...e le si perdona la furbizia. Gioca (almeno ci prova), ma lo dichiara apertamente, frigna e va sopra le righe, ma, poi, sa prendere per i fondelli e raccontare i suoi colleghi con una tamburellata di battute che ti riconciliano anche con la risata da gallina rauca.
Non ci posso far niente: mi sta simpatica quando sfila con la sua arietta sfrontata sotto i perfidi occhietti grinzosi del divino Otelma, una vecchia tartaruga senza guscio (Guenda's Copyright) piena di livore e di cattiveria, di magia alla Vanna Marchi , di bavosi adocchiamenti all'indirizzo di Rossano Trump .

 Guenda veleggia tre metri sopra il cielo, anche se, così, è fin troppo facile. E chi dovrebbe essere un rivale degno di lei? Apicella? Lo zerbino canterino ai festini dello psiconano (Travaglio's Copyright)? Ignorante, arrogante, sfatto e panzone, il dito infilato nella proboscide nasale, impaurito dalla concorrenza di una ragazzetta tanto da  concepire ed attuare, con l'eroica tartaruga desnuda, guerriglie psicologiche degne dell'asilo Mariuccia .Il boicottaggio del silenzio, le spettegolate senza humour a favore di telecamera, i giudizi sputacchiati dall'alto dell'elevatezza morale di un mago tarocco e del ruffiano di un " boss". E i due ex-"Eroi" non sono da meno...Vabbé Arianna David ...seconda edizione de "L'Isola", seconda infornata di tette finte ( le altre marcirono in diretta sulla prima "Isola!), secondo glorioso plebiscito popolare per spedirla a casetta, seconda occasione sull'isola degli "Eletti"...seconda figura di menta a livello nazionale. Immediatamente si auto-proclama regina e Femmina dell'isola, raduna intorno a sé quei tre paguri simil-umani ed inaugura il totale ostracismo nei confronti di Guenda, priva di contenuti e orrendamente maleducata. Detta così, farebbe pure ridere. Tanto per insegnarle l'educazione, la non-so-chi-sia le mette le mani addosso e viene ammonita dalla produzione e silurata dal pubblico alla velocità della luce. Non faccio in tempo a sfrangermi le balls per la sceneggiata singhiozzante dell'incorreggibile, recidiva Tavassi...che, sull'isola dei privilegiati, sbarca l'infaticabile Cecchi Paone trascinando i neuroni nello zainetto. Annusa, fra un abbiocco e una magnata,  l'aria che tira e, dopo aver stipulato una alleanza fra intellettuali con la tartaruga e lo stornellatore, dichiara guerra a Guendalina, giurando che non " le permetterà di fare un passo verso la vittoria, anzi, che farà di tutto per fermarla, e che sarà il suo nemico giurato". 'Azzz, una maturità da stordire! Già uno che è stato appena eliminato dal televoto dovrebbe arrivare in punta di piedi. In più, si permette di giudicare l'evidente indolenza guendaliniana dopo aver dormito ininterrottamente su "l'Isola degli Eroi" ( da cui è stato cacciato a furor di popolo) ed aver ripreso a ronfare sulla terra degli Eletti. Non fa un sacro tubo, sentenzia, condivide alleanze, pettegolezzi e giudizi con due alti rappresentanti della cultura nazionale ed internazionale, se ne muore d'invidia ( con il divino) per le pagnotte al silicone, distribuisce consigli non richiesti su come vincere il reality ( lui che è stato prontamente silurato in due-edizioni-due), su come trattenere l'ingordigia ( lui che ciuccia pure l'alluce della tartaruga), su come va vissuta l'Isola ( lui che, al massimo, se l'è dormita)....Né riconoscono che l'unica che si gioca alla pari le prove ricompensa è Guenda, ed è sempre lei che ha pescato tre pescetti e ha fatto il pieno di legna e relitti degli altri naufraghi . Questo, grazie a Dio, è il canto del cigno, anzi...del cappone farcito,ovvero del fine intellettuale, che, per giustificare una insopprimibile tendenza all'inchiappettamento,osa rifarsi ad Alessandro Magno e all'imperatore Adriano. Purtroppo per lui,non siamo neanche ai livelli esilaranti de "Il Vizietto"...

Mab


p.s

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