martedì 26 febbraio 2013
lunedì 25 febbraio 2013
FU--natiche e Papere
Rispolvero questo post perché ho intenzione di divertirmi parecchio con il fenomeno socio-patologico delle FU-natiche. L'ho scritto l'indomani della intervista-caxxeggio a Margherita. I soliti neuroni 'mbriachi non capirono una beneamata, e, non capendo, reagirono come solo loro sanno fare. Per rassicurare le più zenzibbbbili, mi occuperò di tutti i Fu-naticati.
Luglio 2011
Un motivo per ringraziare: ho sempre tenuto fuori dalle mie "esplorazioni" gieffine le FUN. Le ho sempre considerate con un certo rispetto, come addicted to drug. E ho sempre difeso e osservato questo principio. Sorpresa: non vale più! Vogliamo negarci l'accesso al tunnel del divertimento?
Intanto, derogo da un'altra delle mie regole: vi ammollo una manciata di aforismi ( forma espressiva che, in rffetti, non gradisco...ma quanno ce vo'....)
Dopo l'esperienza di ieri, mi sono resa perfettamente conto quanto sia tragicamente vero che:
"Un cervello limitato contiene una quantità illimitata di idiozie." (Francois de La Rochefoulcauld):...e che, nonostante le infinite "istruzioni per l'uso", esplicite e/o pietosamente suggerite, ci sono dei poveri animali domestici che vedono solo il truogolo in cui c'è il loro pastone quotidiano, e qui ci sta un bell' Oscar Wilde:
"Sono fin troppo consapevole del fatto che si vive in un'epoca in cui solo gli ottusi sono presi sul serio, e io vivo nel terrore di non essere frainteso."Naturalmente, avendo un blog, e sentendomi responsabile nei confronti degli utenti dotati di buon gusto e buon senso , sono stata costretta a non rispettare questa massima d'oro:
"Non discutere mai con un idiota: ti trascina al suo livello e ti batte con l'esperienza"
Altrettanto naturalmente, ho magnanimamente glissato su certe furie uterine ( pensavo al solito marito che si gratta il c..., porelle):
"Non attribuire a consapevole malvagità ciò che può essere adeguatamente spiegato come stupidità. Non sottovalutare mai il potere della stupidità umana." (Robert Anson Heinlein)
E mi sono consolata, pensando a certi vantaggi che le destabilizzate al ragù non conosceranno mai:
"Il vantaggio di essere intelligente è che si può sempre fare l'imbecille, mentre il contrario è del tutto impossibile." (Woody Allen)
Infine, sempre magnanima, tendo un ramoscello di ulivo ai gruppi organizzati di FUN, offrendo un bocconcino nipponico della filosofia da baci perugina:
"La gente crea dei gruppi per poter praticare la stupidità di gruppo". Kodo Sawaki (1880 - 1965) Maestro ZEN giapponese
sabato 23 febbraio 2013
giovedì 21 febbraio 2013
Andreino Jolie, in Arte Andreino Garbo...Qui lo avevo lasciato!
13 Ottobre 2011 (titolo originale: Andreino Garbo e la Precisazione Compulsiva)
Andreino Garbo il Precisino, no, non nel senso, scontato, di "perfettino", ( two balls!), ma nel senso di uno che ha la precisazione compulsiva [nonché paracula!]. Traduzione per i possessori di un neurone in più e di un ululato ormonale in meno: adatta continuamente le inutili banalità che propina a seconda delle reazioni che suscitano, o che teme possano suscitare. Per uno conosciuto come Mutolo-san, chiacchiera proprio tanto per dichiarare al mondo che non ha intenzione di chiacchierare "mai più" (saaaaaaaa!). Credo gli manchi solo la famosa finestra di Piazza San Pietro, ormai. Uno schivo e riservato, magari realmente esasperato dagli "insopportabili" rumours, chiude la pagina, dopo aver gentilissimamente ringraziato tutti, annuncia che non intende più parlare delle sue beghe personali con la fidanzata , senza render conto a nessuno sulle evoluzioni della loro storia, affida la sua immagine pubblica e i rapporti con i FUN alla sua agenzia, e ritorna nel suo privato, a studiare da Laurence Olivier. Uno realmente schivo e riservato, appunto. Lui no.
[...]
Dopo aver evacuato le sue...ehm...dichiarazioni, si precipita puntualmente su Fb per correggere il tiro, indorare la pillola, ecc. Sempre con grande coerenza, coraggio e lealtà.
E sempre alle menti illuminate della sua pagina, strombazza che rilascerà una intervista a radiodue, in cui, finalmente libero di esprimere il suo messaggio di libero pensatore, si toglierà qualche sassolino. Non ha bisogno di correre a farsi pubblicità nella pagina delle Lovers o in quella delle sostenitrici (????) della sua non-si-sa-cosa Margherita: anche se gliene ha fatte di ogni nel giro di una settimana, ma proprio di ogni, le suddette pubblicizzerebbero aggratis anche il bidet del suo chihuahua. Abbiamo già dato sull'avvincente intervista radiofonica, in cui ci ammorba con le solite menate ...sul suo privato! Purché non si parli di Margherita Privacy, of course. Di sassolini, manco l'ombra. Solo qualche calcolino in più per chi lo ha ascoltato.
Dopo aver pontificato con i suoi FUN sulla tragica situazione morale e politica italiana, indicando abbastanza chiaramente il responsabile number one e la pseudo ideologia che gli fa da humus...a chi rilascia l'intervista? A "Il Fatto Quotidiano"? No, a "Libero". 'Azzzzzz! Dove, infatti, certi accenni azzardati si smorzano miracolosamente. Poi, precisa. Vabbé che i suoi FUN, dopo aver digerito "popolino", digeriscono anche polpettoni di calcestruzzo, ma meglio precisare...Ci sono ancòra le serate...e poi, cambiasse idea?...
Sempre con incredibile coerenza, in piena identificazione con la Divina, concede la decima "ultima intervista". Giornali, radio e televisione. E da chi va? Da Piero Angela? No, va da Pier-Silvia, in quel di Pier-Verissimo, targato (orrore!) Pier-Mediaset, alias Papi, e scatena la sua rivoluzione mediatica, assistito dal noto egittologo, Monsignor Signorini. Ripete le solite stupidaggini cosmiche. E' così poco...ehm...sveglio, che manco si accorge della solenne presa per il kjiull di Monsignore. A 'sto giro, Pier-Silvia fa il poliziotto cattivo, e Signorini il poliziotto buono. Le balls, se mai vi furono, sono ormai l'ectoplasma di due capocchie di spillo. Lecchino , fa una distinzione da scompiscio fra il circo delle Barbare-Panicucci e quello di Pier-Silvia: tanto che je frega, conta e riconta mentalmente gli eurI che si è beccato per la sua ultima intervista televisiva. Scordandosi di aver accusato la sàndala di avidità per aver accettato la stessa, identica situazione, e obliando che in quel parnaso letterario tramarono l'agguato-sgooooop del "chiarimento " con la suddetta super sàndala dell'Est.
Dall'alto della sua incommensurabile presunzione ammantata di tartufismo, precisa che - oddio - non è che sia un "addio" assoluto alla tivvvvù...certo, se lo invitassero a sproloquiare su altri temi, ben volentieri....Ma CHI, DOVE, e, soprattutto, PERCHE?????? In qualità di cosa? Di semi-analfabeta in entrambe le lingue madri? Di esperto di alcolici ingeriti in qualità industriali? (La sua promessa più romantica a Margherita:"Ti insegnerò a bere il whisky", anche se "ho le transaminasi alte", ma , non c'è problema "non ho bevuto per due mesi per essere sicuro di non essere dipendente"...ed è Margherita che vive a Cucciolandia?).
Monsignor Signorini sghignazza come un pazzo. Poi, l'affondo (fingendo di rivolgersi a Pier-Silvia): "Purché non prenda la strada di certi personaggi che dopo aver seguito un corso di dizione per togliersi il pesante accento regionale ed un corso di recitazione da qualche attorucolo sconosciuto, si credono Vittorio Gassman..." Qui, un sobbalzino ce l'ha, ma solo perché Signorini è stato molto specifico. Toh, sembrava proprio che parlasse di lui, guarda! Solita risatina da eunuco raffreddato quando gli chiedono della sua storia con Margherita "Rimarrà un mistero!". Non lo avesse già dimostrato abbondantemente nei giorni precedenti, rispetto zero. A Cocco-Alighieri sta bene che Margherita vaghi nella comoda (per lui) nebbia di una non collocazione. Una non-coppia in crisi, un non-fidanzato....Cosa rimane? Fossi nei genitori di Margherita gli sbatterei la porta in faccia alla prima occasione. Fossi Margherita, beh, intanto, approfitterei io della libertà d'azione che lui, in questo modo, concede largamente a se stesso. Secondo, avvertirei l'impellente esigenza di un "chiarimento" con Martin. Terzo, mi guarderei intorno, tanto, siamo una "coppia-se-così-si-può-chiamare"...
p.s
Ooooops...la sera dopo la registrazione di Pier-Verissimo, dove, ancòra una volta ha espresso ( o timido e schivo Nipponico!) tutto il suo imbarazzo ed il crescente disagio per il famelico assalto di perfetti sconosciuti ("L'Attacco dei FUN Assassini"), ecco Ko-Ko-san, visibilmente distrutto, intento ad alzare un'altra smazzettata di euro in una torturante serata.
Andreino Garbo il Precisino, no, non nel senso, scontato, di "perfettino", ( two balls!), ma nel senso di uno che ha la precisazione compulsiva [nonché paracula!]. Traduzione per i possessori di un neurone in più e di un ululato ormonale in meno: adatta continuamente le inutili banalità che propina a seconda delle reazioni che suscitano, o che teme possano suscitare. Per uno conosciuto come Mutolo-san, chiacchiera proprio tanto per dichiarare al mondo che non ha intenzione di chiacchierare "mai più" (saaaaaaaa!). Credo gli manchi solo la famosa finestra di Piazza San Pietro, ormai. Uno schivo e riservato, magari realmente esasperato dagli "insopportabili" rumours, chiude la pagina, dopo aver gentilissimamente ringraziato tutti, annuncia che non intende più parlare delle sue beghe personali con la fidanzata , senza render conto a nessuno sulle evoluzioni della loro storia, affida la sua immagine pubblica e i rapporti con i FUN alla sua agenzia, e ritorna nel suo privato, a studiare da Laurence Olivier. Uno realmente schivo e riservato, appunto. Lui no.
[...]
Dopo aver evacuato le sue...ehm...dichiarazioni, si precipita puntualmente su Fb per correggere il tiro, indorare la pillola, ecc. Sempre con grande coerenza, coraggio e lealtà.
E sempre alle menti illuminate della sua pagina, strombazza che rilascerà una intervista a radiodue, in cui, finalmente libero di esprimere il suo messaggio di libero pensatore, si toglierà qualche sassolino. Non ha bisogno di correre a farsi pubblicità nella pagina delle Lovers o in quella delle sostenitrici (????) della sua non-si-sa-cosa Margherita: anche se gliene ha fatte di ogni nel giro di una settimana, ma proprio di ogni, le suddette pubblicizzerebbero aggratis anche il bidet del suo chihuahua. Abbiamo già dato sull'avvincente intervista radiofonica, in cui ci ammorba con le solite menate ...sul suo privato! Purché non si parli di Margherita Privacy, of course. Di sassolini, manco l'ombra. Solo qualche calcolino in più per chi lo ha ascoltato.
Dopo aver pontificato con i suoi FUN sulla tragica situazione morale e politica italiana, indicando abbastanza chiaramente il responsabile number one e la pseudo ideologia che gli fa da humus...a chi rilascia l'intervista? A "Il Fatto Quotidiano"? No, a "Libero". 'Azzzzzz! Dove, infatti, certi accenni azzardati si smorzano miracolosamente. Poi, precisa. Vabbé che i suoi FUN, dopo aver digerito "popolino", digeriscono anche polpettoni di calcestruzzo, ma meglio precisare...Ci sono ancòra le serate...e poi, cambiasse idea?...
Sempre con incredibile coerenza, in piena identificazione con la Divina, concede la decima "ultima intervista". Giornali, radio e televisione. E da chi va? Da Piero Angela? No, va da Pier-Silvia, in quel di Pier-Verissimo, targato (orrore!) Pier-Mediaset, alias Papi, e scatena la sua rivoluzione mediatica, assistito dal noto egittologo, Monsignor Signorini. Ripete le solite stupidaggini cosmiche. E' così poco...ehm...sveglio, che manco si accorge della solenne presa per il kjiull di Monsignore. A 'sto giro, Pier-Silvia fa il poliziotto cattivo, e Signorini il poliziotto buono. Le balls, se mai vi furono, sono ormai l'ectoplasma di due capocchie di spillo. Lecchino , fa una distinzione da scompiscio fra il circo delle Barbare-Panicucci e quello di Pier-Silvia: tanto che je frega, conta e riconta mentalmente gli eurI che si è beccato per la sua ultima intervista televisiva. Scordandosi di aver accusato la sàndala di avidità per aver accettato la stessa, identica situazione, e obliando che in quel parnaso letterario tramarono l'agguato-sgooooop del "chiarimento " con la suddetta super sàndala dell'Est.
Dall'alto della sua incommensurabile presunzione ammantata di tartufismo, precisa che - oddio - non è che sia un "addio" assoluto alla tivvvvù...certo, se lo invitassero a sproloquiare su altri temi, ben volentieri....Ma CHI, DOVE, e, soprattutto, PERCHE?????? In qualità di cosa? Di semi-analfabeta in entrambe le lingue madri? Di esperto di alcolici ingeriti in qualità industriali? (La sua promessa più romantica a Margherita:"Ti insegnerò a bere il whisky", anche se "ho le transaminasi alte", ma , non c'è problema "non ho bevuto per due mesi per essere sicuro di non essere dipendente"...ed è Margherita che vive a Cucciolandia?).
Monsignor Signorini sghignazza come un pazzo. Poi, l'affondo (fingendo di rivolgersi a Pier-Silvia): "Purché non prenda la strada di certi personaggi che dopo aver seguito un corso di dizione per togliersi il pesante accento regionale ed un corso di recitazione da qualche attorucolo sconosciuto, si credono Vittorio Gassman..." Qui, un sobbalzino ce l'ha, ma solo perché Signorini è stato molto specifico. Toh, sembrava proprio che parlasse di lui, guarda! Solita risatina da eunuco raffreddato quando gli chiedono della sua storia con Margherita "Rimarrà un mistero!". Non lo avesse già dimostrato abbondantemente nei giorni precedenti, rispetto zero. A Cocco-Alighieri sta bene che Margherita vaghi nella comoda (per lui) nebbia di una non collocazione. Una non-coppia in crisi, un non-fidanzato....Cosa rimane? Fossi nei genitori di Margherita gli sbatterei la porta in faccia alla prima occasione. Fossi Margherita, beh, intanto, approfitterei io della libertà d'azione che lui, in questo modo, concede largamente a se stesso. Secondo, avvertirei l'impellente esigenza di un "chiarimento" con Martin. Terzo, mi guarderei intorno, tanto, siamo una "coppia-se-così-si-può-chiamare"...
p.s
Ooooops...la sera dopo la registrazione di Pier-Verissimo, dove, ancòra una volta ha espresso ( o timido e schivo Nipponico!) tutto il suo imbarazzo ed il crescente disagio per il famelico assalto di perfetti sconosciuti ("L'Attacco dei FUN Assassini"), ecco Ko-Ko-san, visibilmente distrutto, intento ad alzare un'altra smazzettata di euro in una torturante serata.
21 Febbraio 2013
A seguire aggiornamento sulla mirabolante carriera artistica e commovente maturazione personale di Ko-Ko-san (aspetto ancòra i diritti d'autore).
MAB
ari-p.s.
Dai, voglio essere buona. Per chi lo avesse evacuato dal suo archivio mnemonico un anno fa come me, una piccola traccia sulla fulminea ascesa ( e repentina caduta in picchiata) dello snobbino...In che campo, o ingenuotte, avrà profuso la sua profonda cultura e la perforante presenza scenica? Io, un indizio ve l'ho dato (anche perché se ne sono accorti in pochi del meteorite).
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mercoledì 20 febbraio 2013
Margherita: e alla Fine, Loft Fu!
20 Giugno 2011
Lo so, "pare brutto" fare i conti della serva quando parliamo di sentimenti (?), ma, non essendo la diretta/o interessata/o, posso permettermelo. Anzi, devo farlo, se voglio capirci qualcosa di più.
So che mi scontrerò con la solita ottusità congenita di chi è incapace di valutare le persone in base a fatti e comportamenti, ma si crogiola in un'adorazione acritica o in un odio pregiudiziale. Chissssene...
Ciò premesso: ho già detto che essere Dentro la Casa e vivere il Fuori, per me, hanno costituito e costituiscono un preciso spartiacque. Perché, spesso, dentro ci si è venduti in un modo, e fuori si vede altro. Così, parto... dal punto di arrivo. Oggi come oggi, in base alle stesse parole degli interessati, chi si è comportato in maniera coerente rispetto ai valori strombazzati in Casa, o in modo piacevolmente incoerente rispetto ai disvalori? Se ho cambiato idea rispetto alla Coppia e rispetto ai due singoli personaggi, vuol dire che ho visto cose diverse.
Cosa voleva Andrea, entrando nel Gioco, e cosa sta ottenendo?
Voleva tornare a vivere in Italia, per essere più vicino alla sua famiglia (e alla ex, la Sàndala dell'Est in comodato d'uso). Bene. Da Hong Kong si è avvicinato parecchio, direi. Ma non gli basta. Vuol vivere proprio a Roma. Ma non gli basta. Vorrebbe trovar casa nel quartiere in cui è cresciuto. E poi, quale romantico argomento da usare: a Roma c'è l'agente...Vogliamo vivere lontano dall'agente? Prima, doveva spipparsi dodici ore di aereo per rivedere la famiglia, adesso gli pare troppo vivere ad un'ora di aereo dall'agente...Naturalmente, la Donna di Locarno ha detto sì. A tutto.
Cosa aveva Margherita prima di entrare nel Gioco e cosa sta ottenendo?
Dalla sua scheda ufficiale, prima ancòra che dalle sue dichiarazioni all'interno della Casa, sappiamo che viveva a Locarno, città che ama, con amici che ama, facendo un lavoro che ama. E te credo! Non ti alzi alle quattro e mezza del mattino per un lavoro che non ami, a meno che tu non sia costretto, revolver alla tempia, a scendere in miniera. Ha un appartamento che "adora". E Locarno "triangola" Varese, la città dove abita la famiglia, e Milano, la città dove, forse le piacerebbe vivere, e dove, forse, ci sono occasioni per tentare lavori migliori. Bene. Va a vivere a Roma. Il generoso ed altruista Cocco ha fatto i capriccetti. Niente più radio, addio all'appartamento "adorato" (il Nipponico non trova il tempo per farle un regalo, ma si è prodigato nel darle una mano per il trasloco), molto più lontana dalla famiglia, dagli amici storici, che, al contrario, Cocco ritrova. 'Azzzzzz. Però c'è l'agente. Scelto da Cocco. E poi c'è Cinecittà. Che interessa a Cocco.
L'agente.
Specializzato in "cinema e serate". Ciò che meno interessa a Margherita. Invece, di massimo interesse per Cocco: il cinema è il suo sogno di gloria, le serate sono i piccioli.
Ora, non mi aspetto la solita lauta mancia da daddy Zanatta, come alcune utenti in preda al delirium tremens insinuano, per aver messo in fila un po' di fatti incontrovertibili, anzi, gli do un bel consiglio gratis. Come i genitori di Andrea, quelli di Margherita mi sembrano ottime persone, e non ho dubbi che, al di là dell'adorazione per Ko-Ko-san ( reazione irrazionale allo spavento-Nando), questi due conticini li hanno fatti anche loro. Non sarebbero genitori attenti, se non li avessero fatti. Ma la figlia ha ventinove anni, è innamorata, è felice ( per ora), loro sono persone discrete e non vorranno interferire, "mettersi in mezzo". Ok. Ma io quel loft a Milano lo prenderei. Per i giorni di pioggia. Per i giorni bui.
Un pensierino, un regalino per la bimba di daddy, che, quando e se Cocco si rivelerà in tutto il suo splendore, o anche solo se la storia dovesse finire di comune accordo come tante altre storie, le avrà consentito di non perdere completamente il contatto con il suo mondo di affetti e di ambizioni accantonate, il triangolo Locarno-Varese-Milano.
20 Febbraio 2013
Morale della favola: pare che adesso quel nido milanese Margherita ce l'abbia. Ma vogliamo mettere?
Immagino con che animo festoso lo avrà messo su. Delusa, vivendo ogni passo come la ripresa da una sconfitta particolarmente cruenta. E' un rifugio, un riparo, un ripiego. Nella migliore della ipotesi, un "ricominciamo da qui". Allora, sarebbe stato un volersi bene, pur amando senza riserve, avrebbe significato dare alle proprie aspettative ed esigenze lo stesso valore che supinamente assegnava all'egoismo (perché tale era ed è sempre stato) di Colui. Non nego che Margherita mi abbia deluso sotto tanti aspetti: l'infantilismo coccolato e coccoloso, la poca stima di sé, lo scarso rispetto di sé. Ma le riconosco sempre generosità e buona fede nel viversi la sua storia. Nel bene e nel male.
Mab
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Marco Mengoni
lunedì 18 febbraio 2013
De Profundis for Daisy's Love...e Altre Storie
De Profundis
23 Settembre 2011
...per i neuroni di quelli che ancòra credono che "una pausa di riflessione" significhi una pausa di riflessione e non: "voglio che ti levi dai piedi, ma non ho le palle per dirtelo."
...per l'amore di una ragazza che ha creduto di incontrare un uomo, non un modello frollato
...per l'amore di una ragazza che ha creduto a "non ti farei mai del male"
...per l'amore di una ragazza che ha creduto a "se non fossi stato più che sicuro non mi sarei mai avvicinato a te"
...per l'amore di una ragazza che si è lasciata trattare come carne macinata "in casa del principe azzurro"
...per l'amore di una ragazza che se ha voglia di ridere ride e se ha voglia di piangere piange, perché questo significa essere una principessa
...per l'amore di una ragazza che perdona l'imperdonabile...e crede nell'incredibile
...per l'amore di una ragazza che è pronta a farsi intortare nuovamente, quando e se il "principe" capirà che la sua mossa è politicamente scorretta
...per l'amore di una ragazza che pensa sempre di meritare meno di ciò che ha e si becca questi subumani che nessuno meriterebbe
...per l'amore di una ragazza che non sa essere "furba"
...per l'amore di una ragazza che merita un uomo intero, non un mezzo uomo che la "completi"
...per l'amore di una ragazza che merita bacheche spalancate, e affetto e appoggio, non l'ipocrisia attendista di chi spera che, con il tempo, le responsabilità del modello frollato passino in cavalleria...
...per l'amore di una ragazza che non merita di non essere appoggiata e sostenuta, con la scusa pelosa della privacy taumaturgica, tirata fuori da chi fino a due minuti fa sanguisugava vecchi video con cuffie satellitari per captare il coitus interruptus del modello frollato
...e per chi, come me, ha sperato di sbagliarsi, una volta tanto!
18 Febbraio 2013
Si sono "sparigliate" due coppie da reality, quasi negli stessi giorni. Su galassie diverse in tutto, ma con strane storie parallele, quasi dall'inizio alla fine. Ho deciso di riesumare qualche post vintage, magari completando con un allora e un adesso. In realtà, anche i rispettivi FUNaticati hanno battuto strade molto simili, parallele ma egualmente irrazionali fino all'isteria. Se non in pessima fede.
E anche il mio punto di vista, le mie reazioni nei confronti delle storie personali e delle giostre al seguito di queste due coppie così lontane sono talmente simili che avrei potuto dedicare alcuni post ad entrambe. Così come sto facendo con questo. Quindi: per "Daisy" e per "Terry".
MAB
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mercoledì 6 febbraio 2013
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