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domenica 3 dicembre 2017

Ignazio e Cecilia a Verissimo - simil-Resoconto

Lui spinzettato e truccato.
Lei eccessiva sia per quanto riguarda il trucco (il rossetto rosso non le dona affatto, ma persiste) che la mise, con una scollatura stile gastroscopia. Sembrava molto più grande di lui, molto più dei due anni effettivi di differenza, che, invece, nella Casa, dove girava sempre struccata, non si notavano affatto.

INTERVISTA IGNAZIO 






Sicuramente imbarazzatINO.
Sicuramente spaventatINO.
Ma spontaneo nel suo non saper “maneggiare il mezzo”. Parla a mitraglietta, tipo un Mentana con la raucedine e pesantemente sedato, ma vivaddeo, parla Italiano. Un fluente, corretto, a volte gergale, Italiano.
Nel merito, archiviate le solite frasi di rito sull'impatto con la libertà dopo due mesi e mezzo di isolamento (a proposito, ringrazio entrambi per averci risparmiato: “Lì è tutto amplificato”!), parla del primo incontro con la famiglia (il padre) e con Cecilia.
1) Tiene a precisare subito che – sottintendendo: sui media – è stata calcata la mano sul presunto dissenso paterno rispetto a tutta l'esperienza. “Era felice di rivedermi”. Punto.
2) Tiene a precisare che il padre “è ansioso di conoscere Cecilia, il che avverrà presto”, e, infatti, adesso sappiamo che alle parole sono seguiti i fatti dal momento che, nel fine settimana, Cecilia era a Trento.






Prima notte con Cecilia. Definita, più che bella, una liberazione (parecchi maligni, io no, avranno pensato al famoso “svuotamento”). E romantica. Dice che hanno parlato tantissimo.
Sulla nascita del lovvo in Casa, ricorda che era una situazione complicata.
Traduzione: con Monte fuori, non poteva fare né avances esplicite per “sondare il terreno”, né porle domande, per capire se e quanto fosse corrisposto. Dice che si è reso conto che Cecilia, per lui, era diversa perché non riusciva a scherzare con lei come con le altre (le Cicce). Che, man mano, era rimasto attratto dalla sua purezza, spontaneità, semplicità.

[A questo punto, le sciure al ragù del web, le famose sciure che, mentre le figlie si facevano palpeggiare nella cella-frigorifero dal macellaro, sbraitavano insulti contro la fedifraga che faceva soffrire quel tenero germoglio di crisantemo del Monte, avranno avuto il ciclo anche dopo anni di rabbiosa menopausa.]

Aggiunge che, non potendo parlarle liberamente, non era in grado di capire cosa realmente provasse se non attraverso sguardi e strette di mano. E che, una volta chiusa la faccenda Monte, sono “esplosi” in una sorta di amore adolescenziale che lo ha reso molto felice.

[Intanto, alle sciure esplode un'emicrania non da poco].

Ribadisce che la storia dell'armadio è stata una montatura e che non è successo nulla. Improvvisamente assalita da un'ondata ormonale, la Toffanin squilla: “Ma nella suite...”
La risposta è questa..






Di nuovo sui genitori. Ribadisce i valori semplici, legati alla terra di una famiglia riservatissima, e che non si aspettava sorprese da loro. Ribadisce che quello del GF (e contorno) sarà solo una parentesi nella sua vita perché non intende abbandonare l'azienda di famiglia. Emerge Nacho 'o Mammone (non si fosse capito abbastanza nella Casa – la signora Carla sarà un osso durissimo per i dentini di Cecilia).

INTERVISTA CECILIA e IGNAZIO

Entra con la sua migliore espressione da “dura” che intenerisce tanto i più.

Fa la “vaga” sul fidanzamento, afferma di aver ascoltato attentamente ogni parola pronunciata da Ignazio, perché lui sa bene che lo sta valutando e che è “ancòra in prova”, come completa la frase lo stesso fidanzato, mansueto.
Le hanno anche vertiginosamente alzato lo sgabello o abbassato quello di lui, per ragioni di inquadratura. Il risultato è che sembra più piccolo e annichilito.
Sappiamo che ormai la badronaaaa ha in mano la famigerata agendina, anzi, l'ha distrutta. Tanto per chiarire.
Così, per festeggiare il lovvo.... parliamo dell'incontro con Monte. Lui vorrebbe suicidarsi lanciandosi dallo sgabello, lei ha la faccia di chi ha appena assaggiato l'orrida carbonara con le zucchine al posto del guanciale confezionata da Carmen Russo.
Per metterla a suo agio, la severa Toffanin (è sabato pomeriggio, i bambini del Moige ci guardano, invece di ripassare il Catechismo) le rimprovera la vertiginosa scollatura. Cecilia avverte il fidanzato che le sue tette hanno vita propria e che ogni tanto si affacciano per prendere un po' d'aria. Lui scoppia a ridere.




[Neanche in questo momento, le sciure, mentre stirano rabbiosamente il cencio con l'elastico molle che racchiude i gioielli di famiglia dell'irsuto marito, afferrano la Differenza].

Con Monte, sì, quello delle jessikate. Il puritano.
Primo: non l'avrebbe neanche fatta uscire fuori dal camerino, secondo, la serata avrebbe visto una di quelle violentissime liti che tanto avevano colpito il tenero pacifista Jeremias.
Si parla di mamma Veronica, quella che, tanto per smorzare i toni, è entrata nella Casa per coccolare la figlia indossando una minigonna ascellare.
Vale come conoscenza della suocera? No, mormora fra i denti lo stracotto Nacho: “Aspetto di conoscerla nella vita reale”.





Cecilia conferma la bella impressione che la mamma ha avuto del neo-genero. Bisognerà vedere se conserverà questa buona impressione, se lui si comporterà bene, se farà il bravo. Ignazio fa capire che il “fare il bravo” è diventato un mantra nella sua vita (e Bossari può anche andare a fare il GF in Tibet).
TOSTA! Estasiata la Toffanin.
E' per questo che mi piace”, dice lui, imperturbabile.
Esattamente le stesse qualità che piacevano all'ex!!!

[Ma le sciure continuano a stirare. Finiti i panni proprii attaccano con il bucato della vicina Ines, quella con la gamba matta e la fiatella].

Questo dovrebbe essere un resoconto, come ai vecchi tempi. Ma mi rifiuto di ripetere la storia dell'incontro con Monte per l'addio definitivo. Oserei rimarcare quante volte lei abbia ripetuto, stupita: “Era tranquillo, era tranquillo”. Come l'incontro sia stato sereno, anche se la madre aspettava giù con non so chi (tutti quanti - dice lei), ma per sicurezza, solo per sicurezza. Il che è normale, di 'sti tempi, con le storie che si sentono. Monte è mite, dolce e controllato.
Pensavo fosse più arrabbiato, Invece, almeno davanti a me, era tranquillo”.
La povera Toffanin dà per scontato che Monte fosse stato buttato fuori di casa, perché, ovviamente, dopo quattro anni, due o sono matti o convivono.
Ah, no. Io avrei voluto. Gliel'ho chiesto tante volte. Ma lui non voleva. Ha preferito restare a Roma” Non dietro l'angolo, il quartiere accanto, no, a Roma.
In tutto ciò, Ignazio ostentava un'aria da uomo di mondo, ormai indifferente alle sorti dell'ex, e, infatti sembrava il 2 novembre, si mordicchiava il labbro e spiava le espressioni della Chechu durante il racconto.
Conclusione: ripeto, io ci vedo sincerità, il che non vuol dire che non possa finire domani. Non li conosco abbastanza per decidere in cosa si completino o si armonizzino. O se siano troppo diversi.
Una cosa è certa. Lui è molto diverso da Monte. E questo è già un ottimo inizio.

p.s.
Le sciure hanno  bruciato il ragù, le mutande del marito della sora Ines, la mano sinistra con il ferro incandescente e sono corse a commentare nel primo Blog capitato a tiro: "RIDIIICOOOOLIIII!".
Intanto, la figlia forse è incinta del macellaro.

Mab's Copyright

martedì 17 ottobre 2017

Perbenismo sul Web e Quell'Angelo Caduto di Jeremias

Allora, ragazzotti di belle speranze che guardate al trono di cartapesta dorata di Marì come se fosse il nobile seggio del Sacro Romano Impero, che ammazzereste nonnina e badante rumena pur di essere invitati da Carmelina D'Urso, che regalereste vostra sorella a un emiro ottantenne pur di varcare la soglia del GF, beh, il segreto è qui sotto, e non è una missione impossibile.
Prima di tutto, procuratevi un paio di sorelle ben piazzate che vi facilitino l'accesso a comode conoscenze.
Poi, nella vostra cameretta, ruttate cavernosamente, tipo ringhio da bestia inferocita, esercitatevi a camminare come un orango 'mbriaco, a frugarvi nelle parti intime con una certa frequenza, a scaccolarvi con uno sguardo pensoso, e, soprattutto, a scorreggiare come se non ci fosse un domani. Fatto?
Bene. Adesso, selezionate un paio di amici a cui rinuncereste senza una lacrima.
Fatto? Bene.
Guardateli con uno sguardo torvo, magari facilitati da un certo strabismo naturale, stringete gli occhietti e scrutateli con aria di sfida, del tipo: "Mi rode il cu*o, ma non dirò MAI perché!"
Naturalmente, vi precipiterete a confidarvi con la sorella riuscita peggio, perché il mondo sappia.
Un altro paio di rutti e due o tre potentissimi peti per dimostrare l'impellenza di esternare l'inverno del vostro scontento. Già qui, le pie donne che amano gli uomini veri e sinGeri tiferanno per voi, vi troveranno interessanti e penseranno che agite di pancia. Beh, i gas emessi da ogni orifizio avvalorano questa tesi.
Prima di lavorarvi l'amico, esercitatevi con la madre, meglio se ultrasessantenne.
Allungate gli artigli verso la sua faccia ruggendo: "Io ti salto addosso! Io ti salto addosso!".
Se non vacilla, datele della vecchia di m****, e della depressa di m****.  Anche alle spalle, volendo, e ricordatevi di aggiungere che - tanto - la beccherete fuori.
Le pie donne saranno estasiate dal coraggio con cui affrontate una donna di sessantasei anni.
Tanto, poi, potete sempre piangere, e farvi un selfie mentre piangete, e le pie donne penseranno che siete tanto zenzibbbile. Alla zenzibbbilità della vecchia depressa di m**** non ci pensa nessuno.
E, poiché, ormai, avrete capito che educazione, gentilezza, un minimo di riservatezza e di rispetto possono essere scambiati per paracu*ismo, evitate con la massima cura certe debolezze. Forse, non faticherete molto. Forse certi comportamenti a casetta vostra sono normali.
E, se proprio proprio una pia donna alzerà il ditino per ammonirvi dopo l'ennesimo "sbrocco", beh, ricordatele come è liberale questo mondo, dove pessimi comportamenti, anche se perpetrati fino a ieri e mai puniti, vengono compassionevolmente relegati nel passato remoto, dove conta l'attimo fuggente, dove ci si tappa il naso e si turano le orecchie.
Che menti illuminate.
Una piccola, ma coerente, conseguenziale provocazione e il perbenismo retorico da sette euro salta fuori.
Attenti, ragazzi.

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Screenshot da una discussione nel Blog www.isaechia.it

venerdì 13 ottobre 2017

Una Simona, Nessuna Simona, Centomila Simone - MAB

Lo ammetto: non ce l'ho fatta ad assistere alla defenestrazione di Simona Izzo. Un po' per lei, un po' per non dovermi sorbire l'espressione "satolla" di alcuni personaggi (ni).
La Malgy compunta, con la linguetta bifida arrotolata in bocca, la Veronica attonita (Ma chi l'avrà votata? Perché esce mamma?), Jeremias ghignante, con quella sana espressione da bravo-ragazzo-che-si-è-fatto-da-solo, la sorellona del fratello della Sorella con il solito sguardo da iguana folgorata in autostrada, il Bossari con la migliore espressione francescana del suo repertorio... E poi lui, er piacione, il biascicatore folle, il succhiatore di denti, che non ha capito che è ancòra là perché hanno sempre votato contro il suo avversario, mai a suo favore. Ma, del resto, è convinto anche di essere un attore, porello. Il risveglio sarà traumatico.






Ma il post è per Simona Izzo. Scuotiamo la gonnellona e liberiamoci dai parassiti.
Non dirò che l'amavo, che l'amai, che l'amo, perché non sarebbe la verità.
Ho conosciuto qualcosa di lei seguendola in un reality. E il "qualcosa" è, in parte, ciò che ci ha permesso di scorgere, in parte, ciò che desiderava che arrivasse, in parte, ciò che è sfuggito al suo controllo.
Logorroica? Sì. Da far gemere i timpani che vanno a lamentarsi con le balls? Sì.
MA: adora le parole, il suono delle parole, gli intrecci, i gorghi e gli ingorghi di parole. E va oltre, ne ama il mistero, i segreti che racchiudono, la loro spudoratezza, e la poesia che ti sorprende in un attimo, il più inatteso. E, anche se è incontrollata e incontrollabile, c'è del coraggio nell'immergersi in una cascata di parole, citazioni (spesso sbagliate), ricordi, aneddoti, etimologie (spesso sfondoni), c'è il coraggio di esporsi, di esibirsi camminando su una fune con il rischio di cadere ad ogni passo. C'è l'attrice, ovvio, ma l'attore corre sulla corda rischiando con le parole, i ricordi, le idee di un altro. Il "copione" di Simona era ed è Simona. (Fra le tante sceneggiature improbabili che ha elencato perché non piazzare un'autobiografia?). Si innamora del racconto della sua vita. La vita vera non la conosceremo mai. Solo le nozioni, e il suo sguardo che cambia la realtà ad ogni ricordo.
Il marito, chiamato san Ricky dei Logorroici Scalzi, è fortunato. Vive mille donne attraverso lei, non mille personaggi come capita con un'attrice. Ogni giorno, Simona ricorda una nuova vecchia vita, e se ne inventa una nuova per il futuro, e un'altra per il suo lavoro. Come potrebbe annoiarsi il sant'uomo?
Ha giocato? Sì. Non si entra in un reality-game per non giocare. Il punto vero in un reality è fino a che punto un giocatore è disposto ad arrivare. E Simona Izzo certi confini non li ha mai superati. Quando un Jeremias le si para davanti urlando e sbavando: "... Ipocrita... falsa... Io ti salto addosso!... Io ti salto addosso!", lei si pietrifica e lo rimbalza. Se fosse stata una giocatrice cinica e bara, le sarebbe bastata una parolina-ina-ina per farlo sbroccare definitivamente, per farlo buttar fuori a furor di popolo. Idem, se avesse fatto una tragedia del "Vecchia di m...", se si fosse abbandonata ad un malore plateale, se avesse singhiozzato in favore di telecamera alla Jeremias per ore. Se avesse fatto i bagagli alla Malgy. Forse, ciò che non ha capito bene, che non ha capito ancòra - azzardo - è che, avrà anche pensato di essere entrata fra dieci ragazzi in cerca di una mamma surrogata, ma, in realtà, una delle tante Simone irrisolte che sono in lei cercava un figlio che l'amasse come Simona vuole, con viscere e cuore.

p.s.
Non so se Simona ha già incominciato il tour fra i varii programmini, se lo farà mai.
Spero e prego che non ripercorra il sentiero di molti, troppi gieffini, buttando tutto a tarallucci e vino, perché la mia stima, la stima di molti decrescerebbe in modo esponenziale. Che la dicesse tutta. Come sa fare lei.

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mercoledì 11 ottobre 2017

Il Locandiere Predolin - MAB

Volutamente, non ho guardato la puntata dell'estromissione di Simona Izzo.
Sapevo che mi sarei incazzata a morte.
Prima di riassumere - a modo mio - la sua avventura gieffina, spenderei una parolina sullo scontro con Predolin. Ho solo letto quelle che spero (e temo) siano accurate trascrizioni.
QUINDI, FATEMI CAPIRE:
Questo fantasma di se stesso - per un periodo, tristerrimo  giullare di una televisione troppo colorata, truccata, cotonata, cafona - relegato, dal tempo, dai proprii limiti, dalla furbizia di concorrenti più scafati, dall'estro di concorrenti più dotati, dalle vicissitudini di una vita privata che sembra rispecchiare i film di Alvaro Vitali, ai fornelli di una locanda per cafoni arricchiti, rivuole le "luci della ribalta". E le rivuole con la "tigna" di chi sa che è proprio l'ultima occasione. Non so perché l'abbiano preso al GF Vip, temo per mancanza di materia prima, quindi hanno accettato anche salme in decomposizione. E lui che fa? Potrebbe abbattere le leggende metropolitane che lo riguardano. potrebbe uscirne con "onore", potrebbe dimostrare che è un simpatico e brillante signore educato, ben portante, reso saggio e ironico dal tempo e dal tardivo sviluppo di un avatar di intelligenza. Lui, no. Mr Predolin vive ancòra negli sguaiati anni '80. Dialoga tramite pernacchie, finte (?) scoregge, barzellette politicamente scorrette e umanamente devastanti alla Pierino, improvvisa bidet vomitevoli sotto la doccia, inciucia, spettegola, intriga... Mezzo bicchiere di rosso e crea il branco, ovvero un capannello di ggggiovani e finti gggiovani (Flaherty) che ammorba con le sue avariate considerazioni da "vero maschio" sugli accoppiamenti contronatura, tipo uomo con dobermann, uomo con uomo... che a lui, fanno sanamente schifo. E non continuo. Se ne è parlato anche troppo. Gli tirano le orecchie. Lui si indigna perché lo fanno passare "per ciò che non è", ha tanti amici gay lui, e adora i dobermann.... MA NON LO BUTTANO FUORI!
Poi, durante una delle spaghettate di mezzanotte, fra una imperdibile barzelletta e l'altra, tira un'imprecazione (non una bestemmia), e lo buttano fuori. Vabbé, non sarà stato silurato per la giusta ragione, ma l'importante è che sia fuori. Confidiamo nelle regole. E chi si dimentica del buon Ceccherini?
Ecco un'altra occasione per Predolin per dimostrare che accetta i proprii errori, che impara la lezione, che ha capito che è arrivata l'ora di crescere, di accettare la vita che verrà, fosse anche quella nella locanda per i cafoni arricchiti. Manco per idea. Dovrebbe sparire, invece impazza per tutti i programmi collegati al GF, osannato dalle solite sciure al ragù (che riconoscono in lui i mariti scoreggioni, FUNZ di Vitali e raccontatori di barzellette): Congiura, complotto, maschio vero, orgoglioso di esserlo... sguazza nella me*da. E lo fa con la stessa tigna con cui si è aggrappato al GF. Non contento dello spettacolo indegno che ha dato all'interno e fuori della Casa, abbatte le ultime, fievoli speranze che un programma, autori, produzione, conduttori siano migliori della loro abominevole creatura. Non solo impazza per tutte le latrine vagamente collegate al GF, è presente anche in studio. Non solo, osa aggredire, insultare, sbeffeggiare e parodiare una che gli ha mangiato in testa e per sempre gli mangerà in testa. E lo lasciano fare.

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mercoledì 4 ottobre 2017

GF Vip: La Notte Dopo la Tempesta Porta Consiglio - Mab

La notte della puntata ho assecondato i miei ritmi e la mia curiosità e ho scritto (non vi interesserebbe cosa) con la diretta GF come sottofondo. Seconda stAlla a destra fino al mattino.
Molte conferme, alcune sorprese:

La De Lellis - porella - è ignorante in maniera agghiacciante e angosciosamente sciocca, ma non c'è malizia o cattiveria nel suo modo d'essere. A Simona Izzo ha chiesto, tempo fa, "Che faceva tuo suocero, Ugo Tognazzi?". Non va a cinema, non sa nulla di nulla, per lei una libreria è il pianeta Klingon; un libro, una buona base d'appoggio per uno specchietto propedeutico alla caccia al pelo ribelle, però parla e straparla, con l'arroganza dei perfetti ignoranti. E del suo essere ignorante come una capra è totalmente responsabile, ma temo che rifletta fedelmente l'ambiente in cui è cresciuta, pregiudizi compresi. Si dice. "Parla bene e razzola male". Di lei si può dire il contrario. Invece di andarsi ad infilare nelle fauci di Signorini, incredibilmente indulgente, l'anno scorso, con una Marini bulla e passibile di denuncia per calunnia (jella) ai danni di Mariana, avrebbe potuto semplicemente rispondere:
"Stasera ho passato un'ora a camuffare con cremine, correttori e pennelli (miei) l'herpes del tuo amico Malgioglio. Magari a te avrebbe fatto un po' schifo".
A me sì e non me ne può fregare di meno se va a letto con Brad Pitt, con la Jolie o con un topo morto.

Ho sottovalutato i Rodriguez e mai avrei creduto che fosse possibile. Sguazziamo nel mondo-di-sotto. Non ho ancòra capito chi sia il "gemello" dominante, forse si alternano. Oltre alla celebre (ehm) sorella-bancomat, hanno in comune una voce gutturale, urticante come carta vetrata, lugubre come il nitrito dei cavalli in una notte senza luna sui Carpazi, volgare e sgraziata come una pu**ana ubriaca o come quella di un camionista sessantenne dopo otto litri di carburante ad alcol. Ma non è colpa loro. Natura matrigna. Torniamo al punto.
Ieri notte, ho capito chiaramente - prima avevo solo sospetti -  che il fronte "Affondiamo Simona Izzo" è stato pervicacemente compattato e ipnotizzato da loro. Mi spiego: Vedevo nel fu-Predolin con il viscidissimo Flaherty gli orchestratori della nomination. Da parte di Malgioglio era scontata, e l'avrebbe fatta se Luca non lo avesse costretto a dichiararla in studio. E li avevo visti in settimana "indottrinare" abbondantemente i ggggiovani.
Non è così. I Rodriguez usano i "vecchi" (che pensano di manovrare il tutto), usano chiunque e pensano solo a se stessi. Un rapporto fraterno che non mi suscita alcuna tenerezza. Sfiorano il pomicio, si guardano languidamente, si tengono allacciati come due serpenti arrotolati, e, se non avessero esagerato ripetendola un milioncino di volte, inscenano la migliore esternazione piangereccia del GF Vip e Non-Vip. Lui si tira sulla fronte il cappuccio e si abbatte sui cuscini del giardino (sempre in favore di telecamera). Avvertita dall'angioletto custode (pagato da Belen), lei si precipita fuori, gli si butta addosso, ricominciano ad intrecciarsi, lei fa la mammina che consola, lui sciorina l'intero repertorio delle sofferenze passate, dei rimorsi, ecc. ecc. E di nuovo, e di nuovo, e di nuovo. In genere, il buon Jeremias - ragazzo ZenZibiliZZimo - va in crisi dopo aver sfan*ulato, fra una salva di rutti e una raffica di scoregge, il disgraziato preso di mira nell'ottica gioco. Magari quando marca il territorio aggredendo fisicamente Moser al primo incontro (si scherza!), o quando minaccia alle spalle un ignaro Bossari, rèo di aver pugnalato alle spalle l'amicone Moser (un colpo di fulmine dopo le mazzate). Ma la preda preferita è Simona. Perché sa che è una rompiballe infinita, ma sa anche che ha cervello da vendere a tutta la compagnia e le rimane ancòra qualcosina da regalare ai poveri Rodriguez perché si riempiano il cranio. Perché il Cecio non la perde mai d'occhio e vede che è l'unica adulta ad essere ascoltata dalle ragazze, l'unica che rompe, gioca, rompe, racconta, rompe, ascolta. Vede che Veronica è la cocca di Simo e la placca, la placcano. La separano dalla De Lellis e se l'inghiottono. Aida sta al gioco come una grossa gatta ingorda, ma furba e aspetta che gli altri facciano il lavoro sporco. La Ceca è una ragazzona amebica, e, per questo, arriverà in finale. Non li molla di un passo.
L'unico che non ci sta è Luca, una piacevole sorpresa che ha fatto vacillare i miei pregiudizi sui tronistidimarì. E non avevo dubbi che oggi, dopo l'ennesimo frontale per buttar fuori la Izzo, sarebbe toccato a lui, il prossimo della lista e zacchète!  Brutto ipocrita, non può andare d'accordo con tutti... Scazzo, chiarimenti....
Ma lo avete visto Jeremias stanotte, dopo la trionfale nomination della Izzo, in cucina? Si scambiava il cinque con chiunque, era euforico, e distribuiva "Bravo/a" come solo un ducetto  può fare. Luca era l'escluso dal tripudio. Veronica, con la bocca piena di biscotti, si alza e gli dice. "Hai visto? Quando Luca ha deciso che avrei dovuto dirglielo davanti, mica ho esitato. Sono saltata in piedi e bam, bam1" E il ducetto le rende l'onore delle armi facendole il saluto militare. Brava, brava, come d'accordo, bravo soldatino. Peccato che oggi, manco il tempo di stringerle il guinzaglio che la trova fra le braccia di Simona, mentre si scambiano lacrime e fazzolettini, la madre ferita e la figlia ribelle. "Volevo vedere la tua reazione, se t'importava di me!". I Rodriguez erano verdi. E, a pranzo, il buon Jeremias aveva dato della "vecchia di mierda, ipocrita" all'ultrassessantenne signora Izzo, tanto per chiarire. E si era beccato l'epica risposta della vecchia signora: "Io, almeno, giovane lo sono stata. Tu, intelligente non lo sarai mai"
Urgeva un altro pianto, subito subito. Ma no, uno non basta. Ci vuole un pianto da lettone matrimoniale. E i due fratellini s'infognano a piangere dal confessionale al letto e viceversa.
Fuori il viscidissimo Flaherty, prego. E' rompi, è strabordante, è tutto ciò, ma la Izzo E'.





giovedì 11 maggio 2017

Elenoire e Sebastiano

Speravo sinceramente di non parlarne più, anche se non è che mi sia sprecata in post sulla rokkettara.
Ma è transitata su Verissimo, e Verissimo va in replica in notturna, e io scrivo, leggo e faccio zapping usando la tv come radio in sottofondo. E sento  una voce da orchessa alticcia che conosco, dal momento che il GF Vip è l'unico reality che ho seguìto quest'anno. Mezza rotazione, alzo lo sguardo e vedo una quarantenne (e passa), che, glitterata anche nelle orecchie, racconta con accenti stile soffro-ma-sorrido l'epilogo del proprio matrimonio. Già traumatizzata dalla sua comparsata a Furore, dove vociava e si contorceva travestita da paralume con balze di voile nero che le arrivava a livello pubico e un trucco da coro greco, rimango basita dalla forma e dalla sostanza della "confessione" di questa donna matura (di età, e, a furor di popolo, di cervello).
Premetto che sono strana io.
Se una donna forte ma ZenZibile, si definisce riservata e gelosa del suo privato, non va dalla Toffanin a chiacchierare di Sebastiano. Soffre o non se ne frega nulla, ma a casetta sua. Tanto il comunicato su Instagram con scatto di circostanza (intenso) c'era già stato. Trash non in sé ma per la collocazione.


Scatto Instagram (serie: Intenso), per il "comunicato". 
Preceduto e seguito dai soliti scatti bimbominkia. 
La vita deve pur continuare.


E ci fa sapere che il matrimonio era in crisi prima del GF Vip.
E' noto che, se una donna matura sposata da due anni soltanto con un uomo maturo che conosceva da 16 anni è in piena crisi coniugale, quale luogo dell'anima, quale rifugio del cuore, quale eremo di riflessione può essere all'altezza del GF? Lui sarà rimasto colpito da questa coraggiosa scelta. Vabbé che hanno concordato che non si parlasse di lui perché, cavolo, è il direttore di Rete 4. E lei, come ha sottolineato, cercando di addolcire il vocione in un pudìco sussurro, rispetta il ruolo del marito. Applausi.
L'ho già detto. Sono strana io. Ma zompare dal letto di Bettarini, intrecciando le gambe e, naso a naso, inciuciando per ore, al letto del maggiordomo gerontofilo con cui gioca a fare la guru o para-guru ripetendogli che anima bella sia (e l'infame sorrise. cit.), e intanto se lo pappa - metaforicamente - in un boccone, litigare come una lavandaia con signore da cui prende continuamente le distanze perché lei è Altro, beh... se questo è rispetto per la persona, per l'uomo pubblico, per il quasi ex-marito, allora...
Ma, lei è una donna forte. Niente vittimismo.
E scatta la pausa con lacrime ricacciate in gola e sorriso coraggioso (a me fa sempre l'effetto squalo, ma non siamo tutti uguali). No, non vuol passare da vittima, ma si nascondeva a piangere in bagno per non sconvolgere la figlia di DJ Ringo, l'altro intellettuale con cui si è accompagnata.
Altro singhiozzo represso.
Applausi.
Ma lei è una donna forte, matura, un po' orsa... e ringrazia la Pier Silvia Toffanin, nota aquila con spiccate doti nonché preparazione da psicologa, perché l'esternazione le ha fatto tanto, tanto bene. Applausi.
Sulla veridicità o falsità non mi pronuncio. Ma sulla fregola recitativa sì. Ci sono persone che non riescono a fare a meno di recitare, anche quando sono sincere. Misurano le pause, cercano l'effetto, modulano la voce, sparano la banalità che anche la Perugina ha scartato da millenni, e poi, pausa, sorriso a 65 denti e sguardo intenso, come a dire:
"Capisci che frase ti ho sganciato?"
Sì, io ho capito.

Mab's Copyright

domenica 30 aprile 2017

... E delle Panze Benedette da Marì, ne Vogliamo Parlare?

E, a proposito di ormoni con timer incorporato e trash assicurato, come si può non ricordare la panza truculenta, trucida, lo-famo-strano dei "colombi"?
Guardate, non è perbenismo di ritorno. Anzi, sono talmente politicamente scorretta che dico ciò che in molti pensano: Alcuni possono permettersi (quasi) tutto. Altri olezzano di formaggino rancido anche dopo tre docce e biancovestiti. Sanno di sudore all'aglio - metaforicamente - anche se solo alzano languidamente un braccio scoprendo l'ascellazza.
Immaginatevi se i due con sudore all'aglio inside si esibiscono in arrampicate l'uno sul corpaccione dell'altra, con sbaciucchiamenti da porno-soft dell'Est sulla panza espulsa da guaine smagliate. Quando c'è. La guaina, una mezza mutanda. Qualcosa. Che, poi, capisco la femmina esibizionista in un momento psicofisico particolare, ma il colombo che si ostinava a togliersi il reggiseno ogni tre per due?... Volgari per istinto, per fisicità - che dire? Porelli! - ma, se è anche per vocazione non si sopporta proprio.










E sfatiamo un'altra insopportabile ca😈😈ata, parente di "l'invidia è una brutta bestia": Son tutte belle le mamme del mondo. Rassegnatevi. Non è vero.
E, in questo caso, i "protagonisti" de "L'Impollinamento Benedetto da Marì" sono stati fortunati e hanno avuto un bel bambino, ma, in generale, Tutti i Bimbi Sono Belli è un'altra ca😈😈ata paurosa. Mariangela Fantozzi non è sola al mondo.
E, purtroppo, non si può "fotoscioppare" una parvenza di buon gusto.

E l'altra coppia in-ginocchio-da-te-Marì?
Da poco, giusto in tempo per archiviare: "Non amo più la mia ex-moglie", "Ha un'altra donna", più un fiero dibattito sul Web a colpi di: "Lui è un miserabile", "Lei sì che è una siNIora!", più strazianti ospitate, ecco il colpo di scena. Improvviso lieto - ehm - fine. Colpito da un meteorite, lui scopre di non amare più l'altra, anzi, amo di nuovo lei, anzi, quasi quasi la metto incinta di nuovo, cavolo, con un rapporto stabile, serio e maturo come il nostro, un secondo figlio è il minimo sindacale. E lei? Muta sono, come una motta. Il tutto, ovvio, prima della fine della stagione 2016-2017 di U&D. Ca😈😈o, siamo personcine serie, fedeli a Marì nei secoli, mica come quegli ingrati che fanno i figli per i cavoli loro. E avevano già dato, eh? Dopo più di due anni di indimenticabile presenza televisiva, dopo un doppio matrimonio docufilm che in confronto le nozze Borromeo-Casiraghi è roba da poveracci (vuoi mettere andare a sposarsi lui vestito da cocchiere del '700, lei - già con pancetta - boccolo tipo Luigi XIV, trucco da trans, e tette doverosamente di fuori, più stola di coniglio sintetico - spero?), dopo lieto annuncio ed ecografia in favore di telecamera, dopo indimenticabili momenti di genitoriale intimità (e che? Ci facciamo fregare dai colombi?), dopo trashate che manco la famosa colf del Guatemala....








... Marì si manifestò circonfusa di luce e autorizzò il travaglio e il felice parto della creatura.





E dopo un'esperienza mistica del genere non vogliamo ripeterla? E daje che ci siamo sistemati per un altro annetto, minimo.

sabato 29 aprile 2017

I Santissimi Ormoni Benedetti da Marì

Sarà un caso - anzi, lo è certamente - ma come si imbizzarrisce l'ormone sull'onda della stagione televisiva mariana... Leggete mai di quei gemelli (quasi sempre americani) che, pur adottati da famiglie diverse, distanti migliaia di chilometri, cadono entrambi rovinosamente dalla bicicletta a 9 anni, mettono la fidanzatina incinta a 18 e divorziano a 20? Beh, la vita sentimental-sessuale di certi adepti di Marì sembra pesantemente interessata dallo stesso fenomeno.

Emma Marrone ce la mette proprio tutta.
Anzi, è così solerte che non agisce in simultanea, ma all'interno di uno degli sciò di Marì. E si fa incornare dall'ennesima squinzia a cui un viscidissimo coreografo strillava: "Ecco, la nuova Cuccarini!"
E perdona. E se lo riprende.
Squadra e format che vincono non si cambiano e l'anno dopo, vai con Belen. Doppio tradimento carpiato. E Marì si distrae un attimino, dimentica lealtà e amicizia nei confronti di quella che "le portava l'acqua con le orecchie" (cit.)
e, non solo non allontana i fedifraghi, ma li mette in mezzo al palco e, dopo aver fatto sibilare il notissimo "Me soy 'namorada!" alla vergine delle pampas, benedice la coppia più odiata del reame (all'epoca) ordinando al mondo di amarli e a loro di crescere e moltiplicarsi. E loro, leali, si moltiplicano.
Intanto Emma si fidanza con Borriello, con Bocci, con Vattelapesca... e tutti a chiedersi: "LUI verrà in trasmissione? LEI dirà qualcosa in trasmissione? LEI si farà tradire/lasciare in tempo per la finalissima?"
Tenera, LEI esegue. Non solo. Sviluppa un talento straordinario: i suoi ex, dopo la rottura, si innamorano follemente di un'altra, la sposano e la ingravidano in trenta secondi.





Questa stagione televisiva, ha mirato un po' più in alto. L'ex della Golino. Farà in tempo Marì a imbastire un'ospitata si-dice-non-si-dice?
Un indizio, tra tanta fuffa, ci sarebbe: tanto per adeguarsi all'educazione delle figlie-di-Marì (?), Scamarcio, durante un gala, ha mandato aff... i Fanzzz.
Come minimo, Scamarcio si sposa entro sei mesi. Con un'altra.

Mab's Copyright

domenica 20 novembre 2016

GF VIP - THE DAY AFTER: Gabriele Rossi, Seconda Parte

No, non mi sono dimenticata dell'anima bella.
È che ho questo viziaccio di voler riordinare idee e informazioni prima di esprimere il mio personalissimo giudizio/parere da spettatrice. E ricordiamo sempre che il GF, come altri, è un programma che campa della partecipazione del pubblico (televoto compreso), per non parlare dei personaggi(ni) che lo popolano.
Ciò detto, beh, so qualcosa della sindrome di Stoccolma e una speranziella che, fuori dalla Casa, si sviluppino riflessioni persiste... Abbandonate ogni speranziella per quanto riguarda l'anima bella: ambiguo e calcolatore dentro Casa, ambiguo e calcolatore fuori. "Un serpente", cit. Bosco. Neppure un serpente a sonagli, giusto per non mettere sull'avviso le "vittime". Ma è un'anima bella. Le SfUnZ, che manco si erano accorte della sua carismatica presenza dopo settanta fictionS (quando si dice "bucare il video"...), adesso ne parlano come di un novello Carmelo Bene (se sapessero chi è!), un mancato Bolle.
Il mio parallelo è più modesto: il caro vecchio Ko-ko-san (Andrea Cocco), l'eterna "promessa" (va per i quaranta?) del cinema, del teatro, della tivvvvù, del web... Quello che strisciava in Casa come una geisha, pulendo e cucinando, educaaaato, servizievole, faccetta esotica con accento de Roma, mai indiscreto, mai litigioso, mai x,  mai  z, mai y.
Essere il nulla paga. Per carità, l'educazione è un inestimabile pregio, ma se un para*ulo se ne fa scudo per non prendere una posizione che è una, per non reagire alle ingiustizie a cui assiste, per non tutelare giusto un cincinino la propria e l'altrui dignità... beh, ce l'avrei un posto dove insinuare certa buona educazione.  Essere Discreto? Bello. Ma vedere il roscio-san cucinare e dormire, cucinare e dormire, cucinare e dormire per un mese fa pensare ad un furbastro che si defila, sempre per evitare di schierarsi. Finché Signorini dice: "Ah, bello! Na svegliata?". E il serpentello si dà una mossa, incomincia a giocare a nascondino e a fare due balletti in croce.
IL PERCORSO serpentesco.
Primi Dieci Giorni.
Striscia. Nella fattispecie intorno a Mariana. Ssssiamai fosse la carta giusta. Un flirt rigidamente platonico con la strafiga de casa... Scambio di confidenze, sempre insieme, ecc. Ma la fanciulla gli fa sapere di avere cuore e testa impegnati. Il che non turberebbe più di tanto il nostro eroe, se non si verificasse il fatto brutto-brutto-brutto del confessionale di Mariana contro Pamela Prati. Annusa l'aria che tira, il teledramma in puntata, e prende le distanze dalla reietta. A un ragazzo tanto perbene non va giù "una ragazza che si accanisce così"... voleva nominarla, guarda un po'...
Si fionda sulla inesistente zitellina Freddi, la dama di compagnia ufficiale della sciura Marini. Inseparabili. Mariana, mobbizzata dalla portatrice insana di cellulite viene elegantemente rinnegata dal serpente educato. "Sudamericana morta di fame, faccia di m*, zozzona, sudiciona..." sono alcuni degli epiteti rivolti alla ex-amica che evidentemente non turbano il ragazzo tanto perbene, neanche quando la siliconata sputa che Mariana porta jella, che le si è rotto un braccialetto, che si è messa una medaglietta della Madonna sul cavernoso ombelico come protezione, che, mentre passava Mariana, al lavapiatti Gabriele si è rotto un piatto... "Vero, Gabri?", e l'infame sorrise (cit.), annuendo.  Ma lui, in fondo è buono.  A Mariana, che ha pianto e non ha mangiato per tre giorni, porta un piatto di pasta in piscina (un osso al randagio lasciato fuori casa ), poi, scappa subito dalla signora perbene ed educata. E come scatta! "Gabri, il microfono, l'ho lasciato vicino al confessionale... Gabri, le batterie.... Gabri, mi cerchi il vasetto di crema?.... Gabri, una pedalata... Gabri, mi prendi l'accappatoio?...Gabri, vai nel magazzino?.... Gabri, sto gonfia, massaggiami...". E lui scatta. Come un "topino sordo" (cit.) a molla. Del resto, come non preferire alla compagnia di Mariana quella di una grassona sfatta con un filo interdentale fra due chiappe edificabili, una che sbava (letteralmente) perché non riesce più a chiudere il canotto da quanto l'ha pompato, gran maleducata, priva di rispetto anche per chi lavora nelle retrovie ("No, adesso non vengo in confessionale, mi sto asciugando i capelli... mi sto truccando... sto mangiando..."), una ignorante superstiziosa che bullizza una ragazza con la metà dei suoi anni? Che cosa ha in comune con un ragazzo educato e perbene come il Rossi? Nulla. Anzi, sì, è la Marini. Manco fosse Anna Magnani. Conosce, può. Secondo lui. E, in seguito, lo spiegherà a Mariana:"Valeria Marini è Valeria Marini! Io penso anche oltre il programma..."

(Continua...)

In tutto ciò, non si accorge che è stato messo in mezzo. Il furbastro.
E arrivarono i Cantinati.

martedì 8 novembre 2016

GF VIP - THE DAY AFTER: Gabriele Rossi, Prima Parte

Dicono che le sfUnZ, per definizione, abbiano gli occhi foderati di prosciutto, il neurone annebbiato e lo sbrocco facile. Beh, in questo caso, NON si tratta di una leggenda metropolitana. Quasi subito, anche per letale mancanza di materia prima (leggi= maschietti prestanti e non in andropausa), è stato eletto, a furor di utero, il "bello"  del GF. Vabbuò.
Amo la bellezza, non ho gusti banali, non avevo pregiudizi e preconcetti per il semplice fatto che non avevo mai visto né avevo mai sentito parlare di Gabriele Rossi. Leggevo le descrizioni funatiche: biondo, bello, alto 1.80.  Vediamo.
E' roscio, fatevene una ragione, è roscio. Rosso Malpelo.
Sul "bello" (faccia volpina, tipica di certi rosci, testone importante) sorvolo: so' gusti.
Alto? Solo la Cioci senza tacchi gli faceva sentire l'ebbrezza di guardare qualcuno dall'alto in basso.  Un nanetto da giardino caricato a molla che partiva su comando:"Gabriiiii" della padrona, che rischiava la vita ad ogni immersione nella piscina, dove "si toccaaaa!", che sfiorava con il crapone il seno androgino della testosteronica Casalegno mentre la guardava (rapito o sotto ipnosi?), che trotterellava con le gambette da dodicenne  dalla cucina alla s.p.a. e viceversa. I divanetti su cui ha russato per tre quarti del suo soggiorno nella casa (l'altro quarto lo ha passato a cucinare - sì, sì, arrivava con le manine al piano cottura) lo contenevano come una culla, piccino! Disperate le sfUnZ, non potendo più negare l'evidenza, si sono attaccate in primis alle sue doti da artista affermato. Ammetto. Adoro le serie americane e detesto la fiction italiana. Potrei esporre ottomila motivi, ma che ve lo dico a fare? "Gomorra" è l'unico film ad episodi - perché questo è - che ho seguito, piacevolmente stupita. Devo dirvi cosa penso della fiction Mediaset e di quel Johnny Depp di Garko? Sarà un mio limite, ma non credo perché, i primi giorni, l'unica cosa che leggevo di costui era: Gabrielechi? Per sua sfortuna, amo anche la danza, la seguo, sono discretamente informata. Mai sentito nominare. In più, un paio di domande me le son fatte. Sono dettagli, per carità, però... I danzatori (che si offendono se li chiami "ballerini") hanno un'abitudine in comune con i nuotatori. Sono sempre, completamente depilati. Non ho mai conosciuto un danzatore né un ballerino che non lo fosse. Beh, il nostro eroe è cosparso in parte di muffetta rossiccia, in parte, di peli lunghi come quelli delle scimmie rosse del Borneo. Strano. E i piedi? Lisci, normali. I danzatori (e le colleghe ancòra di più) hanno i piedi più brutti, deformati, callosi che esistano al mondo. Nel quotidiano, se ne vergognano, soprattutto le donne.
Dopo queste stranezze morfologiche, passiamo al famoso percorso.
E' entrato in Casa in punta di zampette, cercando di confondersi con la tappezzeria, gli stucchi di plastica e ci è riuscito benissimo. Muto. Invisibile.
Si è appiccicato come una cozza sordomuta alla più bella del reame, ovvero, Mariana Rodriguez, le cui docce e le soste in piscina già scatenavano corse precipitose e scazzottate fra i cameramen, la quale, dopo qualche giorno, per evitare equivoci, gli ha confidato che pensava ancòra al suo ex (e, dopo aver visto le sue foto su Instagram, le ho dato calorosamente ragione), e, guarda il caso, qualcuno, tra il pubblico e in Casa, si accorge che il ballerino-attore esiste. Per la serie: Nascerà la coppia o no?
Su una cosa erano tutti d'accordo, fra gli Agiati e i Cantinati: era lui che le strisciava dietro, era lui che "aveva gli occhi a cuoricino", era lui che s'ingelosiva del Bettarini e di Costantino. In tutto ciò, il nostro eroe parlava (poco) ma forbito, con la voce alla Laurenti impostata, sedeva a tavola e consumava i pasti con sobrietà ed educazione. E, in tutto ciò, né Mariana, né il nostro stratega in incognito si sono accorti che le apparentemente benevole frecciatine, da una parte e dall'altra delle famigerate sbarre, nascevano da ben strane alleanze, non costruite a tavolino, tra la rosicona Freddi e la cellulitica diva de noatri Marini da una parte, Costa e Russo dall'altra, e la premiata ditta Bettarini&Casalegno come rinforzo. Li univa un interesse in comune, basato su strategie, rosicate, gelosie: la coppia non doveva nascere. Perché una coppia, puntellata dalla nascente amicizia di Mariana con Bosco e la Cioci, avrebbe creato un gruppetto imbattibile. E qui, inciucio dopo inciucio, si giunge forzatamente ad una svolta che porterà, da una parte, Mariana  a confrontarsi con il bullismo della Marini, e, dall'altra, costringerà il nanetto da giardino a scoprire il suo gioco, per la serie: a volte, la bassa statura fisica corrisponde ad una bassa statura interiore. E qui mi fermo, per ora.

Mab's Copyright


giovedì 11 giugno 2015

Fabio e Nicole, la Scelta (e Non Solo)... Come l'Ho Vista Io

E' la Non-Scelta che, fatalmente, date le dinamiche del programma, ha la possibilità di capire i motivi della Scelta, certo, se ha sensibilità, intelligenza e balls per ascoltare e comprendere, invece di ripassare mentalmente la frase ad effetto che le guadagnerà l'ovazione del pubblico sdegnato.





Generalmente, i tronisti stile Bingo-Bongo, poco si curano di "andare oltre" (giusto un cincinino, eh?) la melassa della santificazione della Non-Scelta (sei stupAnda, percorso perfetto, ma il cuore mi porta altrove) e il consueto pi**one imbottito di sentimental-sadismo solitamente propinato alla Scelta, e che - in soldoni - si riduce all'elenco dei terribili vizi capitali e dei peccati mortali della tapina, per poi concludersi con un magnanimo:
"O Fortunella! Non meriti nulla e la testa mi manda un allarme rosso, ma voglio seguire il Ccccuore, quindi, baciami gli stivali perché sei la mia Scelta!"
E qui, la povera disgraziata, già con la pupilla dilatata e sull'orlo delle lacrime, vede la luce in fondo al tunnel ed una mano luminosa che si protende dall'alto a sollevarla dal fango perché sia sommersa dai petali di plastica e dalle avvilenti note dei non-talenti di "Amici"...

Fabio, a differenza dei Bingo-Bongo, dà alla Non-Scelta una spiegazione sensata, un po' al di là del livello quantoseibbbona, perfettamente in linea con quello che abbiamo potuto capire di lui, con quello che Nicole ha lasciato capire di sé, con ciò che abbiamo potuto facilmente dedurre guardando le loro esterne e le zuffe nei camerini.
"Io quando mi sono seduto su quel trono mi ero posto l'obiettivo di... che, se dovevo uscire con una persona da qua, doveva essere una persona che io non controlli (sic!) le sensazioni... perché comunque volevo qualcosa di diverso... perché in tutte le storie avute fino ad adesso io ho controllato la situazione, sono stato sempre quello che teneva in mano la situazione".

Del resto, cosa aveva detto Fabielén ad una Nicole che si era presentata in albergo dopo l'ennesima lite ("mettendo da parte l'orgoglio") e gli aveva chiesto:"Cosa ti piace di me oltre all'aspetto esteriore?"
"Non fai mai delle cose che ti chiedo, no? quindi forse questo posso vederlo più dal lato che hai più personalità di una persona a cui io chiedo delle reazioni, delle cose, e me le fa". Un'ammissione di totale ingestibilità che, se poteva, spesso, finire a martellate il già estenuato fegato, d'altra parte, lo intrigava non poco.

L'ottimistico tentativo di Fabio di dare un senso a ciò che un senso non ce l'ha, convinto - porello - di trovarsi in un contesto almeno temporaneamente umano e "normale", in cui un uomo può prendere fra le sue le mani di una ragazza (ancorché macrocefala), e, tra le mille banalità del caso e le foglie di fico che l'iter del programma esige, può onorare la sua intelligenza e rispettare il loro "percorso" (ecco, ho già l'orticaria!) motivando la non-scelta non sulla base di sommovimenti intestinali, disordini cardiaci, e capricci del Destino, ma partendo dal proprio vissuto e dal caos di sensazioni nuove che lo attraggono e lo terrorizzano al tempo stesso mi ha piacevolmente colpito, quindi, mi sono allarmata, quando, davanti ai glauchi occhi sgranati di una Nicole molto poco spavalda, ha attaccato con le note battute del noto copione tirinfacciolaqualsiasiperpoigraziarti.





Un primo cedimento c'è stato immediatamente, rievocando le esterne con il Roscio... e il rosicamento mentre se le sorbiva, combattuto tra il bisogno di non perderne una virgola e gli urli del fegato spossato: ho rivisto il colorito verde-giallastro, l'occhio omicida e il muscoletto vibrante della mascella.... Ma Nicole era troppo terrorizzata per notare certi dettagli... un po' strani per uno che sta per appiopparti un "no".




Così come non nota il sadismo infantile del "Ci sono stati più bassi che alti... molti, molti bassi..." =Montagne Russe, mentre con la Santa number two della stagione vagava per il piattume del Desero dei Tartari... E non nota lo sguardo da "Lo so, sono cattivo, ma mi devo sfogare un po', sapessi.... Prometto che sarò buono, non sporcherò, ti reggerò lo strascico e potrai strapparmi i peli dell'inguine con la pinzetta per le sopracciglia..."





Per fortuna, quasi subito, arriva:

"...Poi, dopo, comunque, ho imparato a conoscerti.. mi hai fatto conoscere soprattutto tutti i tuoi difetti, no? Me li hai messi proprio davanti: prima delle tue virtù, mi hai fatto conoscere tutti i tuoi difetti".

Inutile nascondere che la suddetta frase mi è simpatica per motivi autobiografici, ma è, indubitabilmente, la Scelta.

Voglio dire - benché mi sembra sia sfuggito ai più - l'insospettabile Fabio-ciuffo-e-bachada, in perfetta coerenza con la spiegazione offerta alla Non-Scelta, in una frase le dice: Ti scelgo perché te ne sei fregata del mondo, del pubblico, del Web, di Marì e della red, del rosicone Amedeo the Fox, del plastificato Jack, della Carla Fracci dei poveri - liquidandoli con un sorrisetto sprezzante e indisponente - te ne sei fregata persino di me quando mi comportavo da delirante demente, sei sicura di ciò che sei, di chi sei e non ci rinunci neanche per guadagnarti il favore delle sciure infojate, delle ragazzine brufolose e della Grande Pupara... neanche per prenderti me, non a quel prezzo. Vuoi che ti veda esattamente come sei, anzi al tuo peggio, perché non sei disposta a cambiare, neanche per me".
L'esatto contrario della Non-Scelta, poraccia, con la cervicale uccisa (quanti ricordi, cara Sciaronnécosa!) a furia di torcersi sulla seggiolina per spiegarsi... con Marì, per cercare lo sguardo complice della red, e quello adorante degli sfigati tra il pubblico. Quella che coglie ogni critica rivolta da Ciuffoconfuso alla rivale e la fa sua: 1) per mancanza di fantasia, 2) per paraculismo acuto: Vedi? la pensiamo nello stesso modo!
Quella che, con rara vigliaccheria, dopo tre mesi, lo mette con le spalle al muro riesumando il "complotto", l'accordo tra amanti demoniaci (... così, caro, se scegli lei, è chiaro che sei un falso... Mi è bastata questa incommensurabile vigliaccata per annullare ogni residuo briciolo di rispetto nei confronti di quella che, adesso, medita da Instagram sulle falsità altrui facendosi inquadrare il deretano con infrachiappe sempre contro uno dei suoi insopportabili sfondi da bucche di serie B). Quella che si affannava a rassicurarlo che avrebbe imparato pure la bachata in un amen e che l'avrebbe insegnata in un pater. Che lo sprofondava in esterne marchettare di prodotti per igiene personale, inondate di getti d'acqua blu, cartoline da Salsomaggiore e sfondi hawaiani di cartone. Che prometteva una narcòsi al deodorante ad uno che, intanto, si stava scoprendo possessore di balls, e - forse - pronto a rischiare palo-trave-tonfo.

Ma è facile notare, osservare, concludere, se si guarda una storia televisiva come se fosse un film... e spesso lo è, diretto da Bombolo e Alvaro Vitali, ma lo è.
Certo, Nicole, la fredda, algida, arrogante Nicole non nota, non osserva, conclude e basta ...




Per un attimo (anche se conoscevo già il finale del film), quando, vagamente allarmato, ma con il sorriso trionfante (Che scherzONE, eh?), un Fabio più o meno treenne la trattiene per la battutona finale, beh....




 ...beh, ho sognato ad occhi aperti, e ho visto Nicole assestargli una ginocchiata assassina nelle pelotas sotto gli occhi umidi di mamacita... ma solo per ricambiare lo scherzONE, eh?




Ma è finita tra i petali di plastica rosa, come è cosa buona et giusta, e Fabielén ha dato libero sfogo ad un suo istinto innato, ma che Nicole esalta a livelli stratosferici: il cannibalismo.

(continua?)

Mab

p.s.
Ci sarebbe da dire sugli incontrollabili cromatismi facciali di Fabielén, e su quanto farfugliasse e balbettasse con Nicole (proprio in quell'esterna - inaspettatissima - in albergo, è a livelli imbarazzanti!), ecc.ecc.


lunedì 8 giugno 2015

Fabio e Nicole: la Scelta, la Non-Scelta e le Immagini che Parlano...

Lascio parlare le immagini. Le espressioni. Non ho barato, nel senso che ho allineato in parallelo i momenti in cui Fabio "prepara" (Silvia per davvero, Nicole per sadismo, ma lei non lo sa) e propina all'una e all'altra il discorsetto da non-scelta...



























Ultimo momento topico in cui - a detta delle esperte di sentimenti dei blog-cortili - rifulge la falsità di Nicole, in netto contrasto con la spontanea, sentita reazione dell'innamorata e vvvvera Silvia. Solo io ho visto altro? I Fatti: Nicole, per ben due volte, si alza e fa per andarsene, ed è così falsa, che, in perfetta coerenza con il comportamento tenuto per tutto il trono, se ne frega di salutare Marì, con doverosa leccata per una auspicata, futura incoronazione, se ne frega di mostrare al pubblico il faccino devastato dalla delusione e dal dolore, ma, semplicemente, scappa via. Perché, la prima reazione, se uno ci ha messo altro rispetto al ghigno, è quella di chi riceve un pugno nello stomaco. Stai male e non riesci a parlare, punto. Poi, vabbé, in camerino gli avrebbe detto di ogni, perché è normale che monti e si sfoghi la rabbia... 
Silvia, la Signora, non solo non risponde con la signorilità che ci si aspetterebbe (e per la quale Fabio era stato osannato dopo la non-scelta della Cilia da chi adesso lo stronca), e spruzza e sprizza quell'acido rancoroso per cui l'amiamo, ma, non appena l'uomo di cui sarebbe enigmaticamente innamorata le dice che "nunnécosa", si rivolge immediatamente a Marì e al pubblico, poi lancia il suo "Lo sapevo io, ecc.", e fa una pausa per lasciare spazio all'applauso che ha cercato e trovato, quindi, fatta la signorile sparata, straziata dal dolore, se ne va, ma voltandosi a salutare Marì e i FUNZ con la mano, sssiamai avessero creduto davvero che, in caso (verificatosi) di non-scelta, sarebbe tornata tranquillamente ad una vita "normale".






(continua)

lunedì 1 giugno 2015

La Scelta di Amedeo, Regia di Alvaro Vitali, Colonna Sonora di Gigi D'Alessio

Beh, ho deciso di seguire l'ordine cronologico delle "scelte", anche perché - non so se per caso o meno - l'una spiega l'altra o dovrebbe farlo. O meglio, le reazioni suscitate da una scelta diventano (per me) incomprensibili e/o in malafede se paragonate a quelle che hanno salutato le scelte successive.
Chi mi legge lo sa: di solito guardo un paio di puntate dei nuovi troni, poi, lascio perdere fino alle ultime settimane. Se, nel corso di queste fatidiche ultime settimane, qualcosa mi intriga, mi sprofondo in una rapida full immersion, che, a volte, segue addirittura la scelta stessa. Quindi, dichiarando che NON ho effettuato alcuna full immersion, sono già a metà dell'opera: il trono del Roscio e della cugina spiritata della Cilia mi ispiravano unicamente la voglia malsana di rivedermi il viaggio di nozze dei Teresavvi. Tanto per provare quel brividino giù per la spina dorsale fino alla codina biforcuta. Teresa-Gollum con gli occhi fosforescenti nella penombra, appollaiata sul letto, che sibila:"Ah! Dormi?!".... Ma adesso va tutto bene, lui è il suo tesssorrrrooo....
Vabbé, Amedeo il Roscio.
Brandelli di trono visti mentre cercavo di decifrare il motivo - se un delirio può avere un senso - per cui era stata creata una nuova "viperaaaa".
Non mi soffermo sull'aspetto: ognuno ha i gusti che ha, e che si merita (aggiungerei).
Uso raramente il termine "falso". La spiegazione avrebbe un effetto più soporifero del suo trono. Volpino, ecco. Tratti del viso, espressione, sguardi e parole portano lì: volpino. Aggiungendo i famosi Fatti, direi calcolatore, studiato, occhi ed orecchie spalancate per captare qualsiasi segnale che potesse riguardarlo e/o essergli utile. Impegnatissimo a cercare con lo sguardo Marì e a intrecciare con lei (non so con quanto successo) un dialogo complice a base di sopracciglio alzato, sorrisetto storto, occhietto ammiccante... aummm aummm. Impegnatissimo a cercare anche la complicità di Gianni Fracci  e di Jack Botox- Tina era totalmente inFaViata, quindi manco a provarci.... Impegnatissimo a fare da padrino-fratellone maggiore-forse-ammiratore-segreto della ventunenne tronista, che, in realtà sembra una quarantacinquenne che ha svernato da un chirurgo plastico ed è riuscita a togliersi dieci anni, ma non può ridere né corrugare la fronte altrimenti saltano le cuciture. Impegnatissimo a rosicchiare le "zampe" del trono dell'Argentino per rubargli la scena. Poco poco, piano piano, come piace a noi. Impegnatissimo ad interpretare gli umori del pubblico per annusare dove tira il vento e sfornare predichette ad hoc.
Sinceramente non ricordo i nomi delle sue corteggiatrici: Ale, Alex, Alessandra, Alessia, Alexia... molto originali già nei nomi. Tamarre q.b. ... che ve lo dico a fare? Non sono in  grado di citare la puntata, ma una volta, ho assistito ad un "dibattito" fra due o tre rivali che sembrava ambientato nei camerini scalcinati di un qualche locale scalcinato, in un paesino scalcinato stile film di Pupi Avati.
Lui, intanto, avrebbe voluto interpretare il Bello e Impossibile, ma, essendo abbastanza furbo, sotto chili di presunzione, per rendersi conto di non avere i requisiti giusti, ha optato per Quello che Non si Innamora, ma Vorrebbe Tanto...
E' arcinoto, in effetti, che il posto giusto per inciampare in un sentimento inedito e "speciale" è uno studio televisivo dove un cameraman mastica rumorosamente una cingomma a tre centimetri dal tuo timido approccio con la centocinquantesima Ale, Alex, Alessandra, Alessia, Alexia... che - timidona!- ti rovescia una scollatura popputa ad altezza patta, miagolando che è bloccata dalla telecamera. Per non sbagliare, lui se l'è slinguazzate tutte. Non so se si appiccicavano la cingomma dietro l'orecchio prima di ricambiare, ma sospetto di sì. Intanto, il piano Oddio-che Sarà-Sento-un Languorino-Non-Sarà-Mica-Amore andava avanti. La difficoltà stava nell'individuare sia una preda credibile che un'antagonista credibile. Punta Nicole (che stavo studiando). Che gli piacesse, e pure tanto, era evidentissimo. Che gli garbasse l'idea di intralciare il "percorso" del caballero delle pampas era altrettanto evidente - anche per movimentare un trono che assomigliava sempre più ad una serie di scalcinati approcci negli scalcinati camerini, ecc.ecc. Fabio ci casca con stivali e speroni. Non perché sia stupido, ma perché è geloso come il Fantini quando Beatrice "conosceva meglio" Luca: Otello è un mollaccione anche piuttosto palliduccio in confronto.
In genere, ne fanno una questione di principio. Non è gelosia, è che amano la coerenza, cavolo! E sono fuuuurbi: stai giocando, eh? Intanto, cercano di auto-convincersi che il persistente colorito verde delle loro guanciotte sia uno sbaglio della truccatrice o del tecnico delle luci. Nicole casca nel suo stesso gioco, ma si ritira in tempo, prima che lui, dopo averla avviluppata con 109 tentacoli, la slinguazzi a tradimento. Ed era proprio ciò che lui voleva fare. Lo capisce Nicole, lo capisce il fegato di Fabio, lo capisce persino Jack - che fa finta di no - lui nega e si apre il dibattito in studio. Penoso. Lì, ho sgamato tutto ciò che ho scritto fino a questo momento.
Messa con le spalle al muro dall'aut aut di Fabio e dai tentacoli del polipone, Nicole cambia precipitosamente strada. Ispirato dal fantasma di Luca, punto nell'orgoglio e nella strategia (e poi lei gli piace pure!), tenta il viscido colpaccio: o mia o di nessun altro tronista. Ovvero, va a trovarla in albergo con la scusa che usò Antonio con Cleopatra: il Chiarimento. Dopo essersi parato il c*lo con la Red: è un piano per aiutare Fabietto ad aprire gli occhi! Lei non ci casca. Fabietto sì, perché sta già messo male. Lei avrebbe dovuto semplicemente catapultarlo giù dalla finestra del terzo piano, e qué pelotas!
Da quel momento, il Roscio punge, insinua, sottolinea, insomma non molla. La sfan*ula appena può, la ridicolizza, fa quello che "Io l'ho sgamata, Fabietto, fa' un po' te...". Ma Fabietto sta già disegnando cuoricini trafitti nel suo diario.
Il triangolo si trasforma: lei è tale Alessia. Come ho già detto, la tipica che invece di stringere la mano stringe la coscia, e poi si chiede: perché da me cercano solo quello? Ma su di lei non ruggisco più di tanto, perché ho capito che è proprio così, la disegnano così. Almeno da un certo momento in poi, non recita, non cerca l'approvazione di Marì né la complicità del pubblico. Dopo aver visto Sciaronnécosa all'opera, capire la differenza è un gioco da ragazzi! I suoi sogni sono modesti come il marpione che ha davanti. Una Cenerentola di seconda mano. Ma, proprio per questo, più vulnerabile di altri, e il Volpino la inquadra.
Qualcuno mi spiegherà prima o poi perché Nicole è una zo**ola per un paio di esterne passate a rendere inoffensivi i tentacoli del polipone mentre Alessia, che si struscia Fabietto per un bel po' (ed avrebbe continuato!) è dolcIZZIMA... Boh! E perché Fabio è lo scemo che "c'è cascato", mentre il Roscio ha scelto la rosa bianca di una purissima vergine? Qualcuno me lo spiegherà.
Lui, intanto, è così travolto, confuso, disorientato da questo sentimento nuovo e dirompente... che pianifica il gran finale nei minimi dettagli, colpi di scena, spie, biglietti misteriosi compresi. Mi aspetto che arrivi quella povera infelice che chiamano Candela ne Il Segreto de Pulicinellas.
La Red, conosciuto, approvato e concordato il Piano, sa finalmente cosa significhi Orgasmo Multiplo.
Vabbé l'avete vista. Cinderella in lacrime che raccoglie i suoi stracci e scappa via, scacciata dall'aspirante Bello e Impossibile, la finta Scelta - usando con un cinismo agghiacciante tre Non-scelte - e qui mi domando perché la sensibilità di Silvia Fronte Edificabile (cit.) vada tutelata come un tenero cucciolo mentre di 'ste ragazze si può fare carne macinata! Lui si esibisce in un lumacoso ultimo ballo con la non-scelta con cui si era compromesso maggiormente (il Cerioli ha scampato un tentativo di fucilazione  per un comportamento analogo). Io gli avrei tirato una ginocchiata nelle pelotas, ma ... a trovarle! In tutto ciò non mancano sorrisetti e ammiccamenti verso Marì e il pubblico... Come vado?
Alessia viene ricondotta in studio e visiona la più spontanea, semplice, estemporanea dichiarazione mai sgorgata da cuore maschile. Con colonna sonora, effetti speciali, ecc. ecc. Lui avrebbe voluto il cavallo bianco, ma hanno detto di no. Corsa attraverso lo studio, un ibrido tra Clark Gable e Conversano. Abbraccio faticoso perché il Roscio è anche bassetto, può gonfiare le pagnottone sulle braccia, ma qualcuno l'avverta che si dilata, non si slancia manco un po'. E pensate quant'è bravo: mentre è travolto dall'amore faticosamente agganciato e felicemente coronato, soliti sguardi a Marì (le sarò piaciuto?), in camera (Ahò, non de profilo che c'ho il nasone importante), verso il pubblico (Piangete? E quanto piangete?) Il fatto è che qualche anima semplice piange davvero.
E fin qui... non per vantarmi, ma ce ne vuole per stupirmi.... E poi, ha vinto lui, il Roscio! Uno che non vede l'amata da un bel po', che ha scoperto di essere innamorato per la prima volta in vita sua, che non ha neanche fatto una scelta tradizionale, con uno straccio di dialogo, ma un monologo registrato, dovrebbe prenderla tra le braccia e volare in camerino, in ascensore, sulla luna... Invece, ultimo sguardo a Marì:"Possiamo restare in studio sino alla fine della puntata?" Perfino Bloody ha un attimo di sbandamento.

Mab


lunedì 4 maggio 2015

La Berté, Imagine, gli Amici di Marì

Prima ho letto brandelli di polemica, poi, brandelli di contro-polemiche, poi, insulti alla Berté, poi, appoggio alla Berté... Ho cercato la clip. Non ho simpatia per la Berté, ma proprio zero, ehm. Non la considero un pilastro della musica italiana: era la sorella di Mia Martini, con la fortuna di incontri professionalmente "giusti", look trasgressivo e fidanzati famosi. Di lei, come persona, ovviamente, non so nulla. E non credo nell'intoccabilità delle opere d'arte. Andy Warhol, giocando con le icone di ogni tempo,  ne ha fatto la propria originale opera d'arte.
La Gioconda - porella - credo sia la più famosa e la più "toccata" delle opere d'arte.

Diciamo che la Berté ha fatto bene a sparare, ma ha mancato il bersaglio di un metro. Andando con ordine. Ha accusato di "paraculismo" il futuro pizzettaro di Marì e poi Emma, la sua coach (che si è assunta le proprie responsabilità), nonché protagonista di parte della colonna sonora di U&D. Ora, io penso, credo e ritengo che pochi tra coloro che si rivolgono ad un pubblico nazional-popolare, essendo il loro specchio fedele, riescano a sottrarsi alla tentazione di arruffianarselo mirando alla parte pensante e pulsante del suddetto pubblico: la panza. E Marì, gli Amici di Marì, il pubblico di Marì sono in prima fila. Amorazzi, buonismi a iosa, "temi profondi" trattati come se fossero gossip sentimentale e gossip sentimentale trattato come se fosse Shakespeare. Vanno moltissimo gli orfanelli, e chi non ha un caro estinto in famiglia lo prende in prestito dagli amici degli Amici. Va così, e si sa. La Berté lo sapeva. Sapeva benissimo chi e cosa avrebbe trovato in quel programma. Renga, pur sconcertato dall'insulto alla memoria di Lennon, non ha toccato il tasto "paraculismo" perché, diciamolo, neanche i testi delle sue canzoni si allontanano troppo dal rassicurante praticello dove corre la Vispa Teresa... Non è "paraculismo", non sanno andare oltre la propria banalità.
Doverosamente, tocchiamo il tema rapper. Non mi piace il genere, e i rapper italiani mi fanno sorridere. Attenzione, non voglio dire che per cantare il Rhythm and blues sia necessario essere neri, in catene e lavorare in una piantagione di cotone, ma la maggior parte dei rapper americani realmente racconta ciò che è ed è ciò che racconta. Non arrivano ai venticinque anni, si sparano tra loro o finiscono in una resa dei conti tra gang rivali, la Chiesa tenta di esorcizzarli, i genitori si rifiutano di capire perché bravi ragazzetti bianchi e rosa ne siano attratti, i media insistono sul lato trucido... Insomma, un rapper si farebbe castrare con un paio di forbicine per le unghie piuttosto che metter piede ad Amici. O ci andrebbe per far saltare tutti i giochi. Da noi, basta essere tamarro, tatuato, possibilmente stonato e con un filo di voce, e rigorosamente scorbutico e cafone per avere buone speranze di inserirsi nel filone. Ecco, direi che lo "scandalo" sta in questo. E sarebbe bastato che la Berté, con meno livore, avesse detto:"Caro Tizio, se Andy Warhol tocca la Gioconda fa un'opera d'arte di un'opera d'arte, tu, se tocchi la Gioconda, sei un vandalo con la bomboletta spray al Louvre."



E, se fossi stata al posto della Berté, io avrei semplicemente chiesto al futuro pizzettaro di definirmi in una parola i contenuti di Imagine.
Poiché la mente vaga, mi "sovvengo" di J-Ax, che, dopo la bella esecuzione di Perfect Day ( Lou Reed ) a The Voice, confessa che è una delle sue canzoni dell'anima e che gode come un criceto all'idea dei Papaboys e degli scout che la cantano tenendosi per mano, senza avere la più pallida idea che trattasi di un inno all'eroina. Basta così poco per far sentire stupidi gli stupidi. Se può fffa'.

Con immutato affetto,

Mab


domenica 22 marzo 2015

Dalla Pagina Facebook di Andrea Cerioli

ISTRUZIONI per l'USO:
Come sempre, ho cancellato i nick, anche se non sono tenuta a farlo. Ho usato i COLORI per individuare le intellettuali di turno. Non ho riportato nessun esempio degli insulti, offese, parolacce, ecc. Andate sulla fiducia.
Mi ha ricordato i cari tempi andati. Da "L'invidia è una brutta bestia", a "Fatti una vita", "Fatti una sco*ata"....  Il mio grande snobismo perché mi rifiuto di scrivere "ho stata", segno indiscusso di umiltà e di democrazia.
Piccolo dettaglio: io ero nella pagina dov'era ovvio e logico che fossi, apprezzando la coppia. Poi, ovviamente, scatta l'ipotesi Complotto.



Stamp n.2. Il Complotto arriva al Delirio (non che, prima, i commenti fossero da meno): io sarei la stessa Valentina o Giada (Detta "Dada"), sorella di Andrea.




Stamp n.3: Interviene un "amico di famiglia". Intervengono tutti tranne le Admin (che sarebbe cosa buona e giusta. Ma quando mai? Altro déjà vu).




Stamp n.4 e n.5: Dopo aver esaurito il solito repertorio, dopo aver delirato sull'ipotesi complottistica, si buttano sull'appiglio etnico-razzista (Lacrime Napulitane) A me! Ciliegina: All'epoca, ci fu chi avanzò l'ipotesi che io fossi pagata dal facoltoso daddy di Margherita per difenderla. Continuo a credere che su certo web circoli un neurone solo e che se lo passino, come le Parche.






Naturalmente, gli stamp sono presi da: https://www.facebook.com/AndreaCerioli.it